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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 19984 del 7 ottobre 2004
«Anche a seguito del D.L.vo 19 febbraio 1998, n. 51, istitutivo del giudice unico di primo grado, il quale ha novellato (con l'art. 14) l'art. 48 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12 e introdotto (con l'art. 56) nel codice di procedura civile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3287 del 17 marzo 1992
«La richiesta di ufficio del regolamento di competenza prevista dall'art. 45 c.p.c. presuppone che la competenza sia stata declinata da un primo giudice e che la causa sia stata tempestivamente riassunta, ai sensi dell'art. 50 c.p.c., dinnanzi al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 728 del 4 ottobre 1996
«Il regolamento di competenza d'ufficio di cui all'art. 45 c.p.c. può essere chiesto dal giudice ad quem, dichiarato competente per materia dal giudice preventivamente adito, quando, investito della causa con atto di riassunzione, ritenga che la...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 19167 del 6 novembre 2012
«Qualora il giudice di pace, investito di due opposizioni a decreti ingiuntivi ottenuti dallo stesso creditore contro lo stesso debitore, riunite le due cause di opposizione, declini la competenza a favore del tribunale, reputando che vi sia stato,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10580 del 25 ottobre 1993
«In caso di sentenza dichiarativa di incompetenza seguita da tempestiva riassunzione della causa davanti al giudice indicato come competente, quest'ultimo, ove si ritenga, a sua volta, incompetente, ma in relazione a disposizione, regolatrice della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 461 del 1 giugno 1993
«La richiesta di regolamento di competenza di ufficio è ammissibile solo se le decisioni in conflitto siano state adottate in riferimento al medesimo quadro normativo, mentre, quando si tratti di incompetenza sopravvenuta a causa dell'entrata in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3378 del 7 marzo 2002
«Il principio secondo il quale il conflitto di competenza previsto dall'art. 45 c.p.c. postula che, a seguito della pronuncia di incompetenza da parte del primo giudice, la causa venga riassunta nel termine di cui al successivo art. 50 stesso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2765 del 26 febbraio 2002
«È ammissibile la richiesta d'ufficio del regolamento di competenza, ancorché in difetto di riassunzione nei modi e nei termini previsti dall'art. 50 c.p.c., e dunque sulla base della semplice trasmissione officiosa degli atti dall'uno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2152 del 26 marzo 1986
«Non è configurabile un conflitto (negativo) di competenza nei confronti di domanda proposta dalla parte dopo la riassunzione davanti al giudice ad quem ed in ordine alla quale, pertanto, non si è attuata una translatio iudicii.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3862 del 6 giugno 1983
«La richiesta d'ufficio del regolamento di competenza, secondo la previsione dell'art. 45 c.p.c., postula l'unicità del processo per effetto della rituale riassunzione, davanti al giudice ad quem, della causa originariamente promossa davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2911 del 26 aprile 1986
«Qualora avverso la sentenza declinatoria della competenza del tribunale a favore di quella della corte d'appello, la parte, con un solo atto proponga innanzi a quest'ultima gravame contro quella pronuncia e, subordinatamente alla reiezione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9310 del 4 settembre 1995
«La disposizione di cui all'art. 45 c.p.c., che limita le ipotesi di conflitto all'incompetenza per materia ed a quella inderogabile per territorio, escludendolo quindi in relazione alla competenza per valore ed alla competenza per territorio...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 4206 del 21 marzo 2003
«In tema di procedura per la dichiarazione di fallimento, una volta dichiarata l'incompetenza territoriale da parte di un primo tribunale, anche la sola formulazione di una nuova istanza di fallimento dinanzi ad altro tribunale è sufficiente a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7149 del 1 agosto 1994
«La dichiarazione, da parte di un primo tribunale, dell'incompetenza per territorio a pronunciare il fallimento di un imprenditore, quand'anche non seguita da riassunzione del processo, nei modi e nei tempi previsti dall'art. 50 c.p.c., davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8024 del 21 maggio 2003
«La sentenza non va comunicata alla parte non costituita e pertanto, nel caso di sentenza emessa a definizione del giudizio per regolamento di competenza il termine per la riassunzione decorre, per la parte contumace, dalla pubblicazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12839 del 15 dicembre 1995
«Considerato che, in materia di dichiarazione di fallimento, a seguito della pronuncia di sentenza di incompetenza per territorio da parte del tribunale investito del relativo procedimento, svolge un ruolo centrale la trasmissione d'ufficio degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2204 del 28 marzo 1986
«Stante il carattere incidentale del giudizio per regolamento di competenza rispetto a quello di merito, la necessaria sospensione di quest'ultimo in attesa della pronuncia della Corte costituzionale non comporta che debba essere sospeso anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 29577 del 18 dicembre 2008
«Qualora la pronuncia declinatoria della competenza venga impugnata col relativo regolamento, senza che il processo sia nel frattempo riassunto davanti al giudice indicato come competente, l'omissione, da parte dell'impugnante, della richiesta di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18795 del 6 settembre 2007
«L'art. 47, comma quarto, c.p.c. dispone che il regolamento di competenza d'ufficio sia richiesto con ordinanza, senza dettare alcuna precisazione sui requisiti di contenuto che tale provvedimento deve avere. Ne discende che tali requisiti vanno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19411 del 28 settembre 2004
«La dichiarazione, da parte di un primo tribunale, dell'incompetenza per territorio a pronunciare il fallimento di un imprenditore, quand'anche non seguita da riassunzione del processo, nei modi e nei tempi previsti dall'art. 50 c.p.c., davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8018 del 26 giugno 1992
«Anche nel processo fallimentare la richiesta di regolamento d'ufficio, a norma dell'art. 45 c.p.c., per la soluzione di un conflitto negativo di competenza è ammissibile solo quando, dopo la declaratoria di incompetenza del tribunale adito, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 315 del 9 gennaio 2013
«Qualora il giudice ordini l'intervento di un terzo a seguito delle difese svolte dal convenuto, il quale, contestando la propria legittimazione passiva, indichi quello come responsabile della pretesa fatta valere in giudizio, ricorre un'ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22419 del 5 settembre 2008
«La chiamata in causa di un terzo ai sensi dell'art. 107 c.p.c. è sempre rimessa alla discrezionalità del giudice di primo grado, involgendo valutazioni circa l'opportunità di estendere il processo ad altro soggetto, onde l'esercizio del relativo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13571 del 12 giugno 2006
«Nella ipotesi di morte di una delle parti in corso di giudizio, la relativa legitimatio ad causam si trasmette (salvo i casi di cui agli artt. 460 e 486 c.c.) non al semplice chiamato all'eredità bensì (in via esclusiva) all'erede, tale per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8452 del 2 agosto 1995
«Per il disposto dell'art. 110 c.p.c. gli eredi della parte deceduta nel corso del processo debbono tutti partecipare al giudizio, quali litisconsorti necessari, essendo irrilevante la trasmissione all'uno o all'altro di essi per effetto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28409 del 28 novembre 2008
«In tema di integrazione del contraddittorio nei confronti di un litisconsorte necessario, a seguito della dichiarazione di interruzione del processo nella specie, per fallimento dell'opponente agli atti esecutivi la mancata riassunzione nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4208 del 16 marzo 2012
«La successione nel diritto controverso non determina una questione di legittimazione attiva o di "legitimatio ad processum", ma una questione di merito, attinente alla titolarità del diritto, da esaminare con la decisione sulla fondatezza della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 258 del 12 gennaio 1999
«Il vizio di ultra o extra petizione ricorre soltanto quando il giudice, interferendo nel potere dispositivo delle parti, alteri qualcuno degli elementi obiettivi dell'azione (petitum o causa petendi), attribuendo o negando a taluna delle parti un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2848 del 17 marzo 1998
«Il giudice competente a sospendere l'esecuzione non è il giudice dell'opposizione ad essa, bensì quello dell'esecuzione (art. 624 c.p.c.), e l'ordinanza è da questi revocabile e modificabile pur dopo la riassunzione del processo dinanzi al giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9231 del 1 settembre 1993
«L'art. 125, secondo comma, c.p.c., il quale, fino al momento della costituzione, consente alla parte attrice di rilasciare procura al difensore, in via di ratifica con effetti retroattivi dell'atto in precedenza notificato dal difensore stesso in...»