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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4705 del 25 novembre 1996
«Quando, a seguito del proscioglimento all'udienza preliminare per una parte delle contestazioni mosse, i reati per i quali deve essere disposto il rinvio a giudizio sono di competenza di un giudice inferiore, il Gip presso il tribunale deve...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1760 del 11 maggio 1996
«Poiché le regole sulla competenza risultano tassativamente preordinate anche per il processum libertatis, qualora il giudice del dibattimento dichiari la propria incompetenza, ordinando la trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 781 del 27 agosto 1991
«Il giudice che emetta un provvedimento di custodia cautelare deve procedere all'interrogatorio ancorché per gli stessi fatti altro giudice lo abbia effettuato a seguito di propria ordinanza di custodia. Infatti, l'interrogatorio, quando è condotto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10947 del 16 marzo 2011
«Non è abnorme e non è, pertanto, ricorribile per cassazione l'ordinanza dettata a verbale con la quale il giudice di pace trasmetta gli atti al P.M. dichiarando la propria incompetenza per materia, trattandosi di provvedimento che riveste,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 925 del 25 gennaio 1999
«Il pubblico ministero presso il giudice competente, cui sono stati trasmessi gli atti a seguito della dichiarata incompetenza, può compiere nuovi accertamenti, emettere una richiesta di rinvio a giudizio anche con una descrizione dei fatti diversa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 609 del 22 gennaio 1998
«L'ordinanza di condanna al pagamento di somme non contestate (art. 186 bis c.p.c.) — il cui presupposto di emissione è da escludere nel caso la parte, dichiaratasi disponibile stragiudizialmente al pagamento di una certa somma, in giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2253 del 31 maggio 1995
«Poiché, ai fini della validità degli atti e provvedimenti del giudice, occorre aver riguardo alla loro sostanza ed agli effetti che essi sono idonei a produrre, in linea con la funzione pratica ad essi assegnata, esplicitamente o implicitamente,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42794 del 28 novembre 2001
«In tema di termini di custodia cautelare, qualora il giudice del dibattimento dichiari la propria incompetenza, per materia o per territorio, così determinando la necessaria regressione del procedimento alla fase delle indagini preliminari (posto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1018 del 6 maggio 1999
«Nel caso in cui l'udienza di convalida dell'arresto o del fermo sia tenuta da un giudice incompetente ratione loci, ai sensi dell'art. 390, primo comma, c.p.p., non solo l'eventuale ordinanza di convalida costituisce un provvedimento nullo, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35772 del 28 settembre 2007
«In tema di provvedimenti applicativi di misure cautelari personali, l'omessa traduzione, nella lingua madre dell'imputato alloglotta, dell'ordinanza con la quale il G.i.p. dispone la custodia cautelare in carcere ex art. 27 c.p.p., non determina...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20122 del 23 maggio 2002
«Il tribunale del riesame, qualora, ritenendo che l'ordinanza cautelare sia stata emessa da giudice incompetente, provveda ai sensi dell'art. 27 c.p.p., non può comunque esimersi dal prendere in esame le eccezioni procedurali (nella specie,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15144 del 22 aprile 2002
«La disciplina dettata dall'art. 27 c.p.p. in materia di ordinanze cautelari emesse da giudice incompetente opera anche nel caso di ordinanza emessa all'esito del giudizio di convalida del fermo o dell'arresto, cui abbia fatto seguito la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2467 del 16 settembre 1998
«Dall'accertamento dell'incompetenza del giudice che ha emesso una misura cautelare non deriva la nullità del provvedimento, bensì la sua inefficacia differita ex art. 27 c.p.p. con correlativa temporanea protrazione della sua efficacia, fermo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17 del 15 ottobre 1999
«Alla stregua delle modifiche dell'art. 274 c.p.p. apportate con la L. 8 agosto 1995, n. 332, la pericolosità sociale che giustifica l'adozione di una misura cautelare va desunta sia dalle specifiche modalità e dalle circostanze del fatto sia dalla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4045 del 25 gennaio 2013
«Il termine di venti giorni, previsto dall'art. 27 c.p.p., costituisce il limite temporale dell'efficacia della misura cautelare disposta dal giudice incompetente, ma il suo decorso non comporta alcuna preclusione per il giudice competente di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1529 del 4 luglio 1992
«In caso di trasmissione degli atti di un procedimento in fase di indagini preliminari da un ufficio del pubblico ministero a un altro, per competenza territoriale, non trova applicazione il disposto dell'art. 27 c.p.p. che impone, a pena di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4758 del 9 dicembre 1998
«Ai fini della caducazione automatica delle misure cautelari disposte da giudice dichiaratosi incompetente a norma dell'art. 27 c.p.p., il termine di venti giorni ivi previsto decorre dalla data dell'ordinanza di trasmissione degli atti, e non già...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2515 del 31 luglio 1991
«Nell'ipotesi di istituzione di nuovi uffici giudiziari o casi a questo assimilabili il provvedimento cautelare emesso dal giudice originariamente competente, secondo le nome del codice di rito che disciplinano la competenza, mantiene la sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5896 del 15 febbraio 2012
«Il provvedimento di custodia cautelare disposto dal giudice che, contestualmente, si dichiari incompetente, viene, a tutti gli effetti, sostituito dalla ordinanza pronunciata nei termini di legge dal giudice competente, sicché i termini di durata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19529 del 7 giugno 2006
«Se la dichiarazione di incompetenza viene pronunciata con sentenza, l'ordinanza di trasmissione degli atti dalla quale decorre il termine di venti giorni per l'emissione di una nuova misura da parte del giudice competente è provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 37694 del 8 novembre 2002
«L'ordinanza di trasmissione degli atti, cui l'art. 27 c.p.p. connette la decorrenza del termine di venti giorni entro il quale deve essere rinnovata la misura cautelare disposta dal giudice dichiaratosi incompetente, è provvedimento accessorio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3752 del 24 agosto 2000
«Il termine di venti giorni entro il quale, ai sensi dell'art. 27 c.p.p., dev'essere emessa la nuova ordinanza cautelare in sostituzione di quella emessa dal giudice dichiaratosi incompetente decorre, in base al testuale tenore di detta norma, dal...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1379 del 19 aprile 1994
«Il provvedimento di custodia cautelare disposto dal Gip che contestualmente si dichiari incompetente risulta a tutti gli effetti sostituito dalla ordinanza di custodia cautelare pronunciata dal Gip competente tempestivamente entro i 20 giorni di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3053 del 4 febbraio 1994
«L'inefficacia della misura coercitiva disposta dal giudice dichiaratosi incompetente è la sola conseguenza che la legge fa discendere dall'inutile decorso del termine di venti giorni di cui all'art. 27 c.p.p., ma tale inefficacia non impedisce al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3712 del 5 dicembre 1996
«Il delitto di evasione ha natura di reato istantaneo ad effetti permanenti. L'art. 385 prevede, infatti, come circostanza attenuante la costituzione in carcere dell'evaso prima della condanna. Il comportamento de quo coincide con il venire meno...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 5 aprile 2001
«Il termine di venti giorni, entro il quale la misura cautelare personale, disposta dal giudice contestualmente o successivamente dichiaratosi incompetente, perde efficacia se il giudice competente non provveda ad emettere provvedimento coercitivo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 936 del 4 giugno 1997
«Il termine di venti giorni entro il quale il giudice competente può riemettere la misura dopo la dichiarazione di incompetenza di un altro ufficio decorre tassativamente ed esclusivamente dal momento in cui il giudice dichiara formalmente, con...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2042 del 27 agosto 1996
«Il termine di venti giorni fissato dall'art. 27 c.p.p. per l'emissione della nuova ordinanza cautelare da parte del giudice competente, decorre dal momento in cui il fascicolo con l'ordinanza originaria perviene al giudice competente e il P.M....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43281 del 19 novembre 2008
«L'inefficacia della misura cautelare disposta da un giudice incompetente, dovuta ad omesso rispetto del termine imposta dall'art. 27 c.p.p., non impedisce al giudice competente di emettere una nuova misura cautelare sulla base degli stessi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 39618 del 8 novembre 2001
«Le misure cautelari disposte, a norma dell'art. 27 c.p.p., da un giudice, dichiaratosi contestualmente o successivamente incompetente, non perdono efficacia per il mancato espletamento di un nuovo interrogatorio di garanzia da parte del giudice...»