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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4899 del 30 luglio 1980
«Il custode dell'immobile pignorato, anche se ne è proprietario, non può, neppure con l'autorizzazione del giudice dell'esecuzione, stipulare un contratto di colonia parziaria in ordine all'immobile in quanto tale contratto non è assimilabile a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5299 del 18 settembre 1980
«...con ricorso al presidente del tribunale o al pretore la sospensione dell'esecuzione e, quindi, del suo stesso inizio, in base all'art. 64 legge cambiaria, salvo riesame del provvedimento nel caso di giudizio, in base all'art. 65 successivo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6245 del 24 novembre 1980
«L'efficacia di titolo esecutivo, nei confronti del terzo, della ordinanza di assegnazione, al creditore procedente o ai creditori intervenuti, della somma pignorata presso di lui e l'impossibilità per quest'ultimo di ottenerne la revoca, con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1225 del 3 marzo 1981
«La competenza del giudice dell'esecuzione in ordine all'opposizione agli atti esecutivi, avendo carattere funzionale, assoluto ed inderogabile, non può subire spostamenti né essere attratta in quella del giudice superiore, e pertanto, qualora...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1882 del 24 marzo 1982
«...non vincolata al termine perentorio fissato all'art. 617 c.p.c. (nella specie, proposta nella udienza fissata per la dichiarazione del terzo), e può essere rilevata d'ufficio dal giudice dell'esecuzione in qualsiasi momento del processo esecutivo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3450 del 7 giugno 1982
«...legge ai sensi dell'art. 111 della Costituzione, rimanendo, in mancanza, preclusa la riproposizione della questione della competenza ai fini dell'esecuzione nel successivo giudizio (incidentale) per la contestazione della dichiarazione del terzo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4030 del 11 giugno 1983
«Nel processo esecutivo, mancando il contraddittorio, non vi è la presenza di «parti» in contrapposizione dialettica tra loro, bensì di soggetti partecipanti al processo che sono non soltanto il creditore pignorante, i creditori intervenuti ed il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1524 del 5 marzo 1984
«...di giudice dell'esecuzione mobiliare, in quanto non è diretta a contestare il diritto del creditore di promuovere l'esecuzione, né la pignorabilità dei beni staggiti, ma si traduce nella denuncia di irregolarità di un atto del processo esecutivo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4703 del 27 agosto 1984
«Il ricorso al giudice dell'esecuzione, diretto a far valere la nullità dell'assegnazione del credito pignorato al creditore procedente (art. 553 c.p.c.) per essere stata disposta a seguito di ripresa di ufficio del processo esecutivo, dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5897 del 19 novembre 1984
«...del pretore in qualità di giudice dell'esecuzione, in quanto investe esclusivamente le modalità attinenti all'esecuzione medesima, senza porre in discussione il titolo, la sua portata precettiva, la sua efficacia soggettiva ed oggettiva.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6151 del 27 novembre 1984
«...integra una opposizione agli atti esecutivi, contestandosi la regolarità formale di atti della procedura esecutiva, con la conseguenza che la relativa controversia resta devoluta ratione materiae al pretore quale giudice dell'esecuzione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6603 del 17 dicembre 1984
«Nell'esecuzione per espropriazione forzata immobiliare, qualora, all'udienza fissata per la vendita con incanto del bene pignorato, non siano presenti soggetti legittimati a promuovere il compimento di atti esecutivi (creditore pignorante e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2744 del 27 aprile 1985
«...pignorato dal debitore esecutato al creditore, e di conseguenza non è reclamabile al giudice dell'esecuzione, né revocabile da questo, restando soggetta soltanto all'opposizione agli atti esecutivi a norma dell'art. 617, secondo comma, c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 291 del 23 gennaio 1985
«Nell'espropriazione forzata immobiliare, dopo che sia stata disposta la vendita con incanto e sia avvenuta l'aggiudicazione definitiva, il provvedimento con il quale il giudice dell'esecuzione dichiari la decadenza dell'aggiudicatario, per non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3518 del 12 giugno 1985
«Qualora, nell'esecuzione forzata promossa dal lavoratore contro il datore di lavoro per il pagamento di spettanze inerenti al rapporto di lavoro, il debitore esecutato ottenga la conversione del pignoramento mediante il versamento di una somma su...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4761 del 1 ottobre 1985
«...agli atti esecutivi, in quanto investe un adempimento attinente alla regolarità del procedimento esecutivo, non al diritto a procedere ad esecuzione, e, pertanto, spetta ratione materiae alla cognizione del pretore, quale giudice dell'esecuzione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6209 del 9 dicembre 1985
«L'opposizione del debitore esecutato al pignoramento per la illegittimità della concessa autorizzazione a procedere in executivis con dispensa dal termine di cui all'art. 482 c.p.c., stante l'insussistenza di pericolo nel ritardo, nonché per...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4342 del 25 ottobre 1989
«Con riguardo ad ingiunzione fiscale emessa per il pagamento di una delle imposte contemplate dall'art. 1 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 636, (nella specie Iva), mentre deve essere affermata la giurisdizione delle commissioni tributarie...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7378 del 19 luglio 1990
«In tema di esecuzione per espropriazione forzata, qualora la facoltà di chiedere la conversione del pignoramento, prima della vendita del bene (art. 495 c.p.c.), venga esercitata dal debitore nella stessa udienza fissata per tale vendita, o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13277 del 10 dicembre 1991
«Le spese processuali necessarie all'attuazione dei provvedimenti di urgenza ex art. 700 c.p.c. – cui è preposto lo stesso giudice di questi ultimi e non quello dell'esecuzione – vanno regolate dalla sentenza che definisce il giudizio di merito e,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7940 del 17 luglio 1991
«Nel giudizio di opposizione avverso l'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione ha dichiarato l'inefficacia dell'offerta di aumento di sesto riveste la qualità di litisconsorte necessario il debitore nei confronti del quale è stato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7971 del 18 luglio 1991
«L'atto con il quale il debitore chiede che sia dichiarata la nullità dell'ordinanza con cui il giudice dell'esecuzione, nell'udienza di comparizione delle parti fissata ai sensi dell'art. 498 c.p.c., dispone, ai sensi del terzo comma del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2072 del 20 febbraio 1993
«Con l'opposizione agli atti esecutivi (art. 617 c.p.c.) possono farsi valere non solo i vizi del procedimento di formazione dell'atto ma anche quelli dipendenti dalla violazione delle norme che ne disciplinano il contenuto sia in relazione alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1884 del 24 febbraio 1994
«L'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione rigetti l'istanza di assegnazione di un credito pignorato integra un atto del procedimento esecutivo contro il quale è reperibile l'opposizione agli atti esecutivi a norma dell'art. 617 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 386 del 18 gennaio 1994
«L'ordinanza con la quale, in sede di conversione del pignoramento, il giudice dell'esecuzione determina, con le modalità di cui all'art. 495 c.p.c., l'entità della somma da versare in sostituzione delle cose pignorate è provvedimento che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4483 del 9 maggio 1994
«...dei successivi atti dell'esecuzione, dovendosi escludere, in questo secondo caso, che l'azione intrapresa possa risultare preclusa dal decorso del termine di cinque giorni per la proposizione dell'opposizione ex art. 617 avverso il solo precetto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5259 del 30 maggio 1994
«In tema di espropriazione di crediti presso terzi, l'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione rigetta l'istanza di assegnazione del credito sottoposto ad espropriazione, perché l'esecuzione forzata non poteva essere attuata nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7889 del 28 settembre 1994
«...di tale titolo a fondare la pretesa esecutiva, integra una opposizione all'esecuzione e non agli atti esecutivi, con la conseguenza che la relativa controversia appartiene al giudice competente ratione valoris e non al giudice dell'esecuzione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5624 del 23 maggio 1995
«Allorquando l'inesistenza giuridica dell'atto esecutivo non è dichiarata d'ufficio del giudice dell'esecuzione, è necessario, perché possa avvenire tale dichiarazione, che sia proposta un'opposizione, la quale, poiché non investe il diritto a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10785 del 3 dicembre 1996
«Ove il pretore quale giudice dell'esecuzione, disposta in favore del creditore l'assegnazione di un credito dell'esecutato a seguito di dichiarazione positiva del terzo ex art. 547 c.p.c., emetta nella successiva esecuzione promossa direttamente...»