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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4474 del 9 settembre 2013
«Nel giudizio elettorale il principio della specificità dei motivi di censura e dell'onere della prova è da considerarsi attenuato in considerazione della situazione di obiettiva difficoltà in cui si trova il soggetto che ha interesse a contestare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 505 del 12 gennaio 2011
«L'art. 3, comma 2 bis, D.L. 30 novembre 2005, n. 245, inserito dalla legge di conversione 27 gennaio 2006, n. 21 - in base al quale la competenza a conoscere della legittimità delle ordinanze adottate e dei conseguenti provvedimenti commissariali...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24795 del 1 giugno 2018
«L'imputato straniero resosi responsabile di un delitto politico commesso in danno di cittadini in un Paese extraeuropeo può essere tratto a giudizio dinanzi all'autorità giudiziaria italiana anche qualora, per lo stesso fatto, sia già stato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40983 del 24 settembre 2018
«La continuazione, quale istituto di carattere generale, è applicabile in ogni caso in cui più reati siano stati commessi in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e puniti con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47741 del 19 ottobre 2018
«In tema di associazione per delinquere, la qualifica di organizzatore spetta a colui il quale riveste il ruolo – anche non dall'inizio dell'associazione ed anche in unione ad altri – di coordinare ed assicurare la funzionalità delle strutture di...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 100 del 20 aprile 2016
«.... Ciò esclude la necessità di fare applicazione, nel caso in esame, della norma sospettata di incostituzionalità. Sull'inammissibilità dell'intervento nel giudizio incidentale di legittimità costituzionale di soggetti che non hanno la qualità...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 244 del 4 ottobre 2016
«La ridondanza della ipotizzata violazione del principio del legittimo affidamento dei destinatari dei provvedimenti sulla sfera delle competenze regionali non è adeguatamente argomentata dalla Regione Lombardia, mentre la doglianza della Regione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19809 del 4 ottobre 2016
«Non si configura un'ipotesi di reiterazione di un vincolo espropriativo nel caso in cui un vincolo preordinato all'esproprio per la realizzazione di strutture universitarie sia stato apposto molti anni prima (nella specie con d.a. del 21 febbraio...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 179 del 20 maggio 1999
«La reiterazione in via amministrativa di vincoli decaduti (preordinati all'espropriazione o con carattere sostanzialmente espropriativo), ovvero la proroga in via legislativa o la particolare durata dei vincoli stessi prevista in alcune regioni a...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 116 del 7 aprile 2011
«In caso di parto prematuro con ricovero del neonato, la madre lavoratrice può usufruire - se lo vuole e compatibilmente con le sue condizioni di salute - del congedo obbligatorio dalla data di ingresso del bambino nella casa familiare. È...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2603 del 2 marzo 2018
«In tale ambito le norme contenute nel D.lgs. n. 165 del 2001, art. 19, obbligano l'Amministrazione datrice di lavoro al rispetto dei criteri di massima in esse indicati, anche per il tramite delle clausole generali di correttezza e buona fede di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5609 del 8 giugno 1998
«Con riguardo ad espropriazione per pubblica utilità regolata dalla L. n. 2359 del 1865, l'art. 27, comma 3, della legge medesima (prevedente che il conduttore del fondo espropriato è fatto indenne dal proprietario "o può esperire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4270 del 22 giugno 1983
«In tema d'espropriazione per pubblica utilità, l'affittuario del fondo espropriato ha non solo il diritto di pretendere dal proprietario già indennizzato la corresponsione della parte d'indennità che gli spetta, ma anche quello di agire...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8421 del 26 febbraio 2019
«In tema di delitti contro l'onore, perché possa ricorrere la scriminante prevista dall'art. 598 cod. pen. (relativa alle offese eventualmente contenute in scritti presentati o discorsi pronunciati dalle parti o dai loro difensori in procedimenti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1643 del 23 gennaio 2017
«Il deprezzamento che abbiano subito le parti residue del bene espropriato rientra nell'unica indennità di espropriazione, che, per definizione, riguarda l'intera diminuzione patrimoniale subita dal soggetto passivo del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8489 del 14 aprile 2011
«È rilevante e non manifestamente infondata la q.l.c. del D.Lgs. 30 dicembre 1992 n. 504, art. 16, comma 1, oggi D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, art. 37, comma 7, nella parte in cui, in caso di omessa dichiarazione/denuncia I.C.I. o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1774 del 13 marzo 1999
«In tema di espropriazione, l'indennità aggiuntiva riconosciuta in favore del fittavolo, del colono, del mezzadro o compartecipe dall'art. 17, comma 2, della L. n. 865 del 1971 (dalla funzione evidentemente compensativa dal...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2779 del 29 maggio 2014
«In tema di acquisizione sanante, nel caso in cui l'indennità dovuta al proprietario coltivatore è calcolata, ai sensi dell'art. 42-bis T.U. 8 giugno 2001 n. 327, in base al valore venale dei terreni agricoli - che è...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 2 del 29 aprile 2005
«L'istituto dell'acquisizione c.d. sanante di cui all'art. 43, commi 1 e 2, del D.P.R. n. 327 del 2001 rispetta i parametri imposti dalla Corte europea dei diritti dell'uomo e dai principi costituzionali, perché: a)...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5902 del 14 marzo 2003
«L'istituto dell'occupazione appropriativa - da non confondere con la generica ed indeterminata apprensione "sine titulo" da parte di un ente pubblico, per qualsivoglia ragione e fine, di un bene immobile del privato - si colloca,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 24234 del 4 ottobre 2018
«Infatti, qualora egli si limiti a negare il diritto di comproprietà degli attori, non si richiede la citazione in giudizio di altri soggetti, non essendo in discussione la comunione del bene; qualora, al contrario, eccepisca di esserne il...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 20718 del 13 agosto 2018
«L'interpretazione della domanda spetta al giudice del merito, per cui, ove questi abbia espressamente ritenuto che una certa domanda era stata avanzata ed era compresa nel "thema decidendum", tale statuizione, ancorché erronea, non può essere...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 25933 del 16 ottobre 2018
«Se una sentenza di condanna al risarcimento del danno viene impugnata dal soccombente soltanto nella parte in cui se ne afferma sussistere la responsabilità, incorre nel vizio di ultrapetizione il giudice del gravame il quale, senza modificare le...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 912 del 7 febbraio 2019
«La qualificazione giuridica della domanda, e quindi l'accertamento della causa petendi in rapporto alla natura delle situazioni soggettive dedotte, spetta al giudice il quale, a tal fine, non è vincolato dalle prospettazioni e/o...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2113 del 4 aprile 2011
«Spetta al giudice amministrativo la controversia per il risarcimento dei danni conseguenti all'annullamento giurisdizionale di un provvedimento amministrativo in tema di espropriazione per pubblica utilità. E infatti, mentre le domande...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 154 del 24 giugno 2016
«È costituzionalmente illegittimo, per violazione dell'art. 117, comma terzo, Cost., l'art. 29 della legge della Regione Basilicata 27 gennaio 2015, n. 4, che regola il procedimento per il rilascio dell'intesa o per il suo diniego,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 30607 del 27 novembre 2018
«In virtù del principio "iura novit curia" di cui all'art. 113, comma 1, c.p.c., il giudice ha il potere-dovere di assegnare una diversa qualificazione giuridica ai fatti e ai rapporti dedotti in giudizio, nonché all'azione esercitata in causa,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 28139 del 5 novembre 2018
«La sentenza d'appello può essere motivata "per relationem", purché il giudice del gravame dia conto, sia pur sinteticamente, delle ragioni della conferma in relazione ai motivi di impugnazione ovvero della identità delle questioni prospettate in...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 259 del 20 novembre 2014
«Non è fondata, nei sensi di cui in motivazione, la q.l.c. dell'art. 11, commi 1 e 2, L. Reg. Veneto 29 novembre 2013 n. 32, censurato, in riferimento all'art. 117, comma 2, lett. s), Cost., nella parte in cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 18522 del 13 luglio 2018
«In tema di consulenza tecnica d'ufficio, poiché lo svolgimento delle relative operazioni inerisce ad attività processuale, il giudice non può fissare i termini di cui all'art. 195, comma 3, c.p.c. in modo che ricadano durante il periodo di...»