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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1163 del 22 aprile 1971
«Non possono validamente essere comminati termini perentori non previsti espressamente dalla legge od alla cui fissazione il giudice non sia espressamente autorizzato dalla legge, tuttavia la previsione di un termine perentorio può risultare da una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5108 del 24 novembre 1977
«Il principio, enunciato nell'art. 300 c.p.c., secondo cui gli eventi relativi alla modificazione della capacità processuale della parte costituita hanno rilevanza processuale solo se dichiarati in udienza o notificati alle altre parti dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1606 del 19 marzo 1979
«Le tre forme di comunicazione degli atti processuali previste dall'art. 136 c.p.c. — consistenti nella consegna al destinatario che ne rilascia ricevuta, ovvero nella spedizione per posta in piego raccomandato, ovvero ancora nella consegna per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3859 del 18 giugno 1980
«Il provvedimento del giudice dell'esecuzione emesso in violazione del principio del contraddittorio (nella specie, ordinanza in tema di conversione dei pignoramenti pronunciata in un'udienza diversa da quella fissata) non è inficiato da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2326 del 17 aprile 1981
«Nel caso di morte o perdita della capacità di stare in giudizio della parte rimasta contumace, l'evento interruttivo del processo va considerato come non avvenuto, qualora non sia stato portato a conoscenza nei modi stabiliti dall'art. 300, quarto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6914 del 15 dicembre 1982
«La norma contenuta nell'art. 348, primo comma, c.p.c., che, in caso di mancata costituzione o di mancata comparizione dell'appellante alla prima udienza, dispone che la causa sia rinviata ad altra udienza con la relativa comunicazione del rinvio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3189 del 9 maggio 1983
«Qualora la citazione sia stata regolarmente notificata, la mancata costituzione del convenuto dà luogo alla dichiarazione della sua contumacia, non impedita né dal fatto che la data dell'udienza indicata in citazione sia diversa da quella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6857 del 17 novembre 1983
«L'individuazione della data di notificazione o comunicazione di un atto processuale, per quanto riguarda gli effetti a carico del destinatario (nella specie, decorso del termine d'impugnazione, a norma dell'art. 11 della L. 8 luglio 1980, n. 319,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2275 del 9 aprile 1984
«A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 152 del 1980, la quale ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 99 quinto comma della legge fallimentare, in tema di opposizione avverso lo stato passivo, nella parte in cui fa decorrere i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 332 del 18 gennaio 1986
«Il termine di un anno per proporre l'impugnazione ex art. 327, primo comma, c.p.c. decorre dalla pubblicazione della sentenza, e quindi dal suo deposito in cancelleria, e non già dalla comunicazione che di tale deposito dà il cancelliere alle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 98 del 18 febbraio 1986
«Ove il processo sia rimasto di fatto sospeso, a seguito della mancata nuova fissazione di un'udienza non tenutasi o della quale manchi comunque il relativo verbale, la parte che faccia istanza per la fissazione di una nuova udienza, deve – anche...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 172 del 17 gennaio 1989
«L'indicazione della prova relativa al giorno del rinvenimento del documento decisivo, necessaria, ai sensi dell'art. 398, secondo comma, c.p.c., ai fini dell'ammissibilità dell'istanza di revocazione ex art. 395 n. 3 stesso codice, è adempiuta –...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3948 del 30 settembre 1989
«Dopo la fissazione dell'udienza per la discussione del ricorso per cassazione, con comunicazione agli avvocati effettuata nel rispetto del termine contemplato dall'art. 377, secondo comma, c.p.c., il provvedimento presidenziale, che decida su...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 739 del 1 dicembre 1989
«Nel procedimento davanti alla Suprema Corte la notificazione delle conclusioni del procuratore generale (art. 375 secondo comma c.p.c.), ovvero della comunicazione dell'udienza o della adunanza in Camera di consiglio (art. 377 secondo comma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2471 del 27 marzo 1990
«Qualora il giudizio di appello si sia svolto nei confronti di una determinata società di persone ma il ricorso per cassazione sia stato proposto da una società di capitali ancorché avente la stessa denominazione sociale, è necessario, ove la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5391 del 5 giugno 1990
«L'incidenza dell'evento morte di una parte costituita con procuratore verificatosi durante il giudizio di merito è regolata dall'art. 300 c.p.c. in base al quale è indispensabile ed insostituibile la comunicazione formale dell'evento da eseguirsi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5620 del 9 giugno 1990
«In tema di condominio negli edifici, l'attività dell'amministratore, nell'esercizio del suo potere - dovere (art. 1130 c.c.) di curare l'osservanza delle norme del regolamento di condominio concernenti l'uso delle parti comuni, che sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6543 del 27 giugno 1990
«Poiché nelle esecuzioni per consegna e rilascio, disciplinate dagli artt. 605-611 c.p.c., il procedimento esecutivo deve considerarsi iniziato con un atto dell'ufficio esecutivo avente natura giurisdizionale e non con un atto di parte qual è la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11313 del 24 ottobre 1991
«In tema di liquidazione coatta amministrativa, il principio della momentanea improponibilità dell'azione individuale del creditore fino al termine della procedura amministrativa di accertamento dei crediti da parte del commissario giudiziale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1891 del 16 febbraio 1993
«Nel rito del lavoro la mancanza di comunicazione all'appellante dell'avvenuto deposito del decreto di fissazione dell'udienza di discussione, escludendo l'insorgere dell'onere di quest'ultimo di provvedere alla notificazione dell'atto di gravame e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5792 del 22 maggio 1993
«La proposizione del ricorso per cassazione avverso sentenza che sia stata impugnata anche con revocazione, qualora sia anteriore alla comunicazione della sentenza definitiva del giudizio revocatorio, non comporta, per effetto di tale circostanza,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9727 del 27 settembre 1993
«L'arbitrato libero non postula necessariamente che la composizione della lite abbia natura transattiva con reciproche concessioni, atteso che l'intento delle parti può essere quello di eliminare l'incertezza in ordine alle contestazioni fra loro...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10124 del 28 novembre 1994
«A differenza degli atti e provvedimenti amministrativi generali – che sono espressione di una semplice potestà amministrativa e sono rivolti alla cura concreta d'interessi pubblici, con effetti diretti nei confronti di una pluralità di destinatari...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3476 del 14 aprile 1994
«Il preventivo esperimento del procedimento amministrativo per la composizione delle controversie in materia di lavoro, ai sensi del combinato disposto degli artt. 443 c.p.c. e 148 att. stesso codice — nel testo introdotto dalla L. n. 533 del 1973...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6579 del 13 luglio 1994
«Quando le parti compromittenti non hanno fissato regole procedimentali, gli arbitri del giudizio arbitrale possono regolare il procedimento nel modo ritenuto più opportuno purché, come è espressamente stabilito dall'art. 816 c.p.c., sia rispettato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1958 del 22 febbraio 1995
«Il decreto del pretore che dichiara, ai sensi dell'art. 2 del D.L. 30 dicembre 1988, n. 551 (convertito con la legge 21 febbraio 1989, n. 61), l'inapplicabilità della sospensione dell'esecuzione delle sentenze di condanna al rilascio di immobili...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2735 del 9 marzo 1995
«In caso di nullità intervenuta nel giudizio di primo grado per la mancata comunicazione ad una delle parti costituite di un'ordinanza emanata fuori udienza, il dovere del giudice di appello di decidere il merito (art. 354 c.p.c.), previa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1742 del 6 marzo 1996
«Il diritto del difensore non residente in Roma, che ne abbia fatto richiesta, di ricevere con lettera raccomandata l'avviso dell'udienza di discussione innanzi alla Corte di cassazione, ai sensi dell'art. 135 disp. att. c.p.c. presuppone una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8191 del 29 agosto 1997
«Il termine semestrale per la riassunzione del giudizio, in caso di sentenza di appello che disponga la rimessione al primo giudice per l'integrazione del contraddittorio nei confronti di un litisconsorte necessario, decorre dalla notificazione (e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8437 del 3 settembre 1997
«In caso di morte della parte nel corso del processo la legittimazione attiva o passiva si trasmette ai suoi eredi con la conseguenza che il rapporto processuale deve proseguire nei confronti di tutti costoro, ricorrendo un'ipotesi di...»