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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8249 del 5 settembre 1996
«Nel caso in cui il fatto addebitato integri gli estremi della violazione amministrativa di cui all'art. 15 T.U.L.P.S. (inottemperanza all'invito a presentarsi all'autorità di P.S.), deve essere esclusa la sussistenza del reato — contestato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11113 del 3 dicembre 1997
«...situazione considerata dalla menzionata norma del codice penale e di quella di contenuto più ampio sanzionata solo in via amministrativa in forza dell'art. 10, comma secondo, L. 26 ottobre 1995, n. 447 (legge quadro sull'inquinamento acustico).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1965 del 3 giugno 1997
«...di pragmatica conformità della sua futura condotta di vita al quadro di riferimento normativo ordinamentale con cui il soggetto medesimo entrò in conflitto all'atto della commissione dell'illecito per il quale ebbe a subire la sanzione penale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4199 del 8 settembre 1997
«Poiché l'art. 10, comma secondo, della legge n. 447 del 1995 (c.d. legge quadro sull'inquinamento acustico) punisce con sanzione amministrativa «chiunque, nell'esercizio o nell'impiego di una sorgente fissa o mobile di emissione sonore, supera i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 724 del 3 febbraio 1997
«I provvedimenti caratteristici del giudice (sentenze, ordinanze, decreti) riguardano sempre un interesse particolare e non possono trovare sanzione nell'art. 650 c.p., che ha come oggetto specifico della tutela penale l'interesse generale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8589 del 21 settembre 1997
«La norma di cui all'art. 10 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (c.d. legge quadro sull'inquinamento acustico) non può considerarsi abrogatrice dell'art. 659, comma secondo, c.p., che conserva comunque un ambito di applicazione più ristretto, nel...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9479 del 22 ottobre 1997
«Non esiste rapporto di specialità tra la norma incriminatrice di cui all'art. 633 c.p. (invasione di terreni ed edifici) e l'illecito amministrativo previsto dall'art. 20 del D.L.vo 30 aprile 1992, n. 285 (occupazione della sede stradale), essendo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9486 del 22 ottobre 1997
«Tale disposizione, infatti, vale a colmare gli spazi non coperti dall'art. 648 c.p., prevedendo come autonome figure di reato — limitatamente alle carte di credito ed altri documenti similari — situazioni che altrimenti sarebbero rimaste indenni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11204 del 29 gennaio 1998
«... Ne consegue che è stata espunta dall'area della rilevanza penale ogni ipotesi di abuso di poteri o di funzioni non concretantesi nella formale violazione di norme legislative o regolamentari o del dovere di astensione. Non è quindi più...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1192 del 29 gennaio 1998
«Al riguardo, non vi è dubbio che la nuova formulazione normativa sia più favorevole al reo, in quanto, a parte il più mite trattamento sanzionatorio, essa riduce grandemente l'area dell'illecito penale rispetto al passato, sia perché l'abuso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1295 del 8 aprile 1998
«...valori limite in tema di inquinamento acustico, come disposizione speciale che, ai sensi dell'art. 9 della L. n. 689/1981, in concorrenza con altra norma penale regolatrice del medesimo fatto, deve essere applicata a preferenza di quest'ultima.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1668 del 20 maggio 1998
«...ad impugnazione — neppure sotto il profilo che la complessità del procedimento è stata determinata dalle scelte del pubblico ministero nel momento in cui esercita l'azione penale o successivamente dal giudice a norma degli artt. 17, 18 e 19 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30 del 30 gennaio 1998
«La norma di cui all'art. 12 D.L. 3 maggio 1991, n. 143, convertito in L. 5 luglio 1991, n. 197, che punisce chiunque, al fine di trarne profitto, acquisisce carte di credito o di pagamento di provenienza illecita, si pone in rapporto di specialità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3759 del 25 marzo 1998
«In tema di inosservanza di provvedimento dell'autorità, la disposizione di cui all'art. 650 c.p. è norma di natura sussidiaria, che trova applicazione solo quando l'inosservanza del provvedimento dell'autorità non sia sanzionata da alcuna norma,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 706 del 21 gennaio 1998
«...siccome tardiva, a decreto penale di condanna: nel provvedimento di declaratoria di inammissibilità la data di notificazione del decreto penale, opposto in data 24 dicembre 1996, risultava indicata come quella del 30 novembre 1997.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 852 del 4 aprile 1998
«Il pubblico ministero, nell'ambito delle sue autonome ed esclusive attribuzioni di organo che cura l'esecuzione in materia penale, è tenuto a compiere una sommaria delibazione dell'ammissibilità della domanda, al fine di evitare che la legalità ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 737 del 1 giugno 1999
«Il delitto di cui all'art. 270 bis c.p. è un reato contro la personalità internazionale dello Stato, collocato nel Libro II, Titolo I, Capo I del codice penale; detta personalità riguarda lo Stato italiano, in quanto i beni giuridici attinenti gli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10150 del 26 settembre 2000
«Ne deriva che, escluso il dolo nell'autore della calunnia, il fatto non può ritenersi offensivo dell'interesse tutelato dalla norma penale, atteso che il nocumento di tale interesse, attinente al pericolo di deviazioni nell'amministrazione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12048 del 23 novembre 2000
«Nel caso in cui venga pronunciata sentenza di non doversi procedere per estinzione del reato, a norma dell'articolo 531 c.p.p., al giudice non è consentito inserire nel dispositivo alcuna indicazione assertiva della responsabilità penale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4695 del 17 aprile 2000
«...il primo termine si indica l'inoltro dell'atto a mezzo di un incaricato tramite spedizione, senza alcuna certificazione della provenienza dello stesso e della identità del proponente, ha ritenuto sussistente la improcedibilità dell'azione penale).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12924 del 2 aprile 2001
«Ai fini della sussistenza della contravvenzione di cui all'art. 650 c.p., è necessario che il provvedimento, emesso per ragioni di giustizia e di sicurezza, di ordine pubblico o di igiene, sia adottato nell'interesse della collettività e non di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1229 del 14 gennaio 2002
«Il reato di abuso di ufficio connotato da violazione di norme di legge o di regolamento è configurabile non solo allorché la condotta tenuta dall'agente sia in contrasto con il significato letterale, logico o sistematico della disposizione di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32157 del 26 settembre 2002
«In tema di violenza sessuale, la norma di cui al comma 4 n. 2 dell'art. 609 septies c.p. — nello stabilire la perseguibilità d'ufficio dei fatti commessi dal genitore o dagli altri soggetti indicati nella norma stessa — si riferisce a tutte le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3882 del 1 febbraio 2002
«Commette il delitto di abuso di ufficio il sindaco che, quale ufficiale del Governo e come tale investito di un'autonoma potestà pubblica rispetto alla ordinaria competenza statale e regionale, ordini ex art. 12 D.P.R. 10 settembre 1982, n. 915...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43202 del 19 dicembre 2002
«Il superamento dei valori-limite di rumorosità prodotto nell'attività di esercizio di un autodromo non integra la fattispecie prevista dal primo comma dell'art. 659 c.p., ma quella indicata nel secondo comma dello stesso articolo, che è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10656 del 7 marzo 2003
«Nell'abuso di ufficio connesso a una violazione di legge, questa si pone come mero presupposto di fatto per l'integrazione del delitto, e lo specifico contenuto della regola violata non si incorpora nella norma penale e non va ad integrare la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25098 del 10 giugno 2003
«...sicurezza quando detto invito non contenga la specifica indicazione del motivo che autorizza l'emanazione rientrante tra le ragioni indicate nella norma penale cioè le ragioni di giustizia, di sicurezza pubblica, di ordine pubblico, di igiene.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1739 del 21 gennaio 2004
«...dell'indulto che ha dato luogo al superamento del limite sia successiva di diversi anni a quella precedente, ove non risulti certo che all'atto di detta successiva pronuncia il giudice disponesse di un certificato penale debitamente aggiornato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21090 del 5 maggio 2004
«La persona offesa dal reato titolare del diritto di querela a norma dell'art. 120 c.p. deve essere individuata nel soggetto titolare dell'interesse direttamente protetto dalla norma penale e la cui lesione o esposizione a pericolo costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37515 del 23 settembre 2004
«Ne consegue che è stata espunta dall'area della rilevanza penale ogni ipotesi di abuso di poteri o di funzioni non concretantesi nella formale violazione di norme legislative o regolamentari o del dovere di astensione, negandosi al giudice penale...»