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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11835 del 5 agosto 2003
«L'azione generale di arricchimento non può essere proposta quando il soggetto che si è arricchito è diverso da quello con il quale chi compie la prestazione ha un rapporto diretto, in quanto in questo caso l'eventuale arricchimento costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7373 del 14 maggio 2003
«La locupletazione ingiustificata che, ai sensi dell'art. 2041 c.c., dà luogo all'azione generale di arricchimento ai fini dell'indennizzo della diminuzione patrimoniale correlata alla locupletazione medesima non sussiste allorché lo squilibrio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14215 del 3 ottobre 2002
«L'azione generale di arricchimento ha come presupposto che la locupletazione di un soggetto a danno dell'altro sia avvenuta senza giusta causa, per cui, quando questa sia invece la conseguenza di un contratto o comunque di un altro rapporto, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11656 del 3 agosto 2002
«In tema di «arricchimento indiretto», l'azione ex art. 2041 c.c. è esperibile contro il terzo che abbia conseguito l'indebita locupletazione in danno dell'istante, quando l'arricchimento sia stato conseguito dal terzo in via meramente di fatto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8481 del 22 giugno 2000
«L'azione generale di arricchimento postula ai sensi dell'art. 2041 c.c. il carattere indebito dell'arricchimento di un soggetto a danno di un altro, sicché non è proponibile nel caso di attribuzione patrimoniale avvenuta in base ad una specifica...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9441 del 28 aprile 2011
«In tema di impugnazioni, nella ipotesi di cumulo di domande tra gli stessi soggetti, è da considerare non definitiva, agli effetti della riserva di impugnazione differita, la sentenza con la quale il giudice si pronunci su una (o più) di dette...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3322 del 12 febbraio 2010
«L'azione generale di arricchimento senza causa nei confronti della P.A. presuppone, oltre al fatto materiale dell'esecuzione di una prestazione economicamente vantaggiosa per l'ente pubblico, anche il riconoscimento dell'utilità della stessa da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25156 del 14 ottobre 2008
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. differisce da quella ordinaria, in quanto presuppone non solo il fatto materiale dell'esecuzione di un'opera o di una prestazione vantaggiosa per l'Amministrazione stessa, ma anche il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19572 del 24 settembre 2007
«In tema di azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. (per prestazioni eseguite prima dell'entrata in vigore del decreto legge n. 66 del 1989) il riconoscimento dell'utilità dell'opera o della prestazione, presupposto per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11461 del 17 maggio 2007
«Sussistono i presupposti dell'azione per indebito arricchimento nel caso di prestazione professionale eseguita sulla base di un contratto invalidato a seguito dell'annullamento, da parte dell'ente di controllo, delle delibere consortili precedenti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11368 del 16 maggio 2006
«Nell'azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A., ai fini dell'utilità della prestazione non è richiesto che il riconoscimento, quando non sia esplicito, provenga formalmente da organi qualificati della P.A., restando altrimenti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21079 del 28 ottobre 2005
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. differisce da quella ordinaria, in quanto presuppone non solo il fatto materiale dell'esecuzione di un'opera o di una prestazione vantaggiosa per l'ente pubblico, ma anche il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3811 del 25 febbraio 2004
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. differisce da quella ordinaria, in quanto presuppone non solo il fatto materiale dell'esecuzione di un'opera o di una prestazione vantaggiosa per l'Amministrazione stessa, ma anche il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11454 del 23 luglio 2003
«In caso di chiamata in garanzia impropria, essendo l'azione principale e quella di garanzia fondate su titoli diversi, le due cause benché proposte all'interno di uno stesso giudizio rimangono distinte e scindibili; ne consegue che, se manchi da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9348 del 27 giugno 2002
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della pubblica amministrazione differisce da quella ordinaria in quanto non è sufficiente il fatto materiale dell'esecuzione di un'opera o di una prestazione vantaggiosa per l'ente pubblico, che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1884 del 11 febbraio 2002
«Ai fini dell'utile versum dell'azione di arricchimento senza causa, proposta, ai sensi dell'art. 2041 c.c., nei confronti della pubblica amministrazione, non rileva l'utilità che l'ente confidava di realizzare, bensì quella che ha in effetti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8285 del 19 giugno 2000
«In tema di indebito arricchimento della P.A., il riconoscimento, da parte di enti pubblici, dell'utilità di una prestazione professionale (nella specie, attività di consulenza legale da parte di un avvocato nei confronti di una Usl, concretatasi,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3222 del 2 aprile 1999
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della pubblica amministrazione presuppone non solo il fatto materiale dell'esecuzione dell'opera o della prestazione vantaggiosa per l'ente pubblico, ma anche il riconoscimento da parte di questo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10576 del 28 ottobre 1997
«Il riconoscimento dell'utilità dell'opera o della prestazione eseguita dal terzo, che costituisce requisito per l'esperibilità dell'azione di ingiustificato arricchimento nei confronti della pubblica amministrazione (e che, in ragione dei limiti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1025 del 10 febbraio 1996
«In tema di azione d'indebito arricchimento nei confronti della P.A., il riconoscimento, da parte di enti pubblici, dell'utilità di una prestazione professionale (nella specie, redazione di un progetto di massima, da parte di un ingegnere e di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12880 del 26 maggio 2010
«In tema di contratti degli enti pubblici territoriali, l'art. 23, comma 3, del d.l. 28 aprile 1989, n. 66, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 1989, n. 144, subordinando la validità del contratto all'esistenza di una deliberazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9447 del 21 aprile 2010
«Il funzionario o l'amministratore pubblici che abbiano attivato un impegno di spesa per l'ente locale senza l'osservanza dei controlli contabili relativi alla gestione degli enti medesimi, rispondono - in base alla disciplina recata dai commi 3 e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25439 del 6 dicembre 2007
«In tema di azione di arricchimento senza causa, proposta nei confronti di un ente pubblico territoriale, l'esistenza di una delibera di spesa giustificativa del contratto di fornitura di servizi (rilevabile d'ufficio dal giudice) determina, nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15296 del 6 luglio 2007
«In tema di spese degli enti locali effettuate senza il rispetto delle condizioni di cui all'art. 23, commi 3 e 4, D.L. 2 marzo 1989, n. 66, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 1989, n. 144, applicabile ratione temporis e riprodotto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10884 del 11 maggio 2007
«Non potendosi, in difetto di espressa previsione normativa, affermare la retroattività del D.L. n. 66 del 1989 (convertito in legge n. 144 del 1989 e riprodotto senza sostanziali modifiche dall'art. 35 D.L.vo n. 77 del 1995), deve ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6292 del 16 marzo 2007
«Allorquando trovi applicazione l'art. 23 del D.L. n. 66 del 1989, che disciplina la procedura d'impegno di spesa per le amministrazioni locali, deve escludersi la proponibilità dell'azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A., salvo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7508 del 30 marzo 2006
«Ai sensi dell'art. 23, terzo e quarto comma D.L. 2 marzo 1989 n. 66 (conv. in legge 24 aprile 1989 n. 144), applicabile ratione temporis al quale si uniforma la legge reg. Sicilia n. 21 del 1985, nelle ipotesi di fornitura di beni o servizi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15096 del 22 novembre 2000
«Ai fini della esperibilità dell'azione di indebito arricchimento nei confronti di un ente pubblico locale, se per la somma urgenza dei lavori occorrenti al medesimo non è stato possibile autorizzarli prima della loro esecuzione, e la delibera...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13296 del 5 ottobre 2000
«Se un contratto di fornitura tra un privato e un comune viola le disposizioni contenute nell'art. 23, terzo comma, della legge 24 aprile 1989, n. 144, secondo l'interpretazione avallata dalla Corte costituzionale con le sentenze 24 ottobre 1995,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10199 del 3 agosto 2000
«L'azione di responsabilità che, a norma dell'art. 23, D.L. n. 66 del 1989 (conv. in legge n. 144 del 1989 e riprodotto senza sostanziali modifiche dall'art. 35, D.L.vo n. 77 del 1995), è esperibile dai privati contro gli amministratori e i...»