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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1032 del 6 febbraio 1997
«In tema di sottrazione consensuale di minorenni, il dissenso degli esercenti la potestà genitoriale, soprattutto quando non sia espresso, non può presumersi, ma deve formare oggetto di un accertamento «in concreto», con riferimento ad inequivoci...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28553 del 13 luglio 2009
«La condotta vessatoria integrante "mobbing" non è esclusa dalla formale legittimità delle iniziative disciplinari assunte nei confronti dei dipendenti mobbizzati. (Fattispecie nella quale, in fase cautelare, l'indagato, direttore generale di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1857 del 10 febbraio 1990
«La cessazione del rapporto di convivenza non influisce sulla configurabilità del delitto di maltrattamenti in famiglia, la cui consumazione può aver luogo anche nei confronti di persona non convivente con l'imputato quando essa sia unita...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39927 del 3 novembre 2005
«Per la configurabilità del reato di maltrattamenti l'art. 572 c.p. richiede il dolo generico, consistente nella coscienza e volontà di sottoporre la vittima ad una serie di sofferenze fisiche e morali in modo abituale, instaurando un sistema di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3536 del 16 aprile 1997
«In materia di delitti contro la persona, pur essendo richiesto per la sussistenza della aggravante di cui all'art. 576 n. 5 c.p. il requisito della contestualità nel senso che gli atti di violenza sessuale devono essere contemporanei alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 714 del 19 gennaio 1999
«...postumi di alcun genere, mentre il delitto di cui all'art. 582 c.p., che può essere commesso con qualsiasi mezzo, sussiste quando il soggetto attivo cagioni al soggetto passivo una lesione dalla quale derivi una malattia nel corpo o nella mente.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4669 del 27 aprile 1995
«Non è configurabile il concorso formale tra i delitti di cui agli artt. 610 e 581 c.p., dal momento che la violenza privata assorbe la materialità delle percosse, che consistono in atti di violenza alla persona di qualsiasi genere, che non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1367 del 6 febbraio 1987
«Un ago innestato in una siringa, usato in un contesto aggressivo, è arma impropria poiché presenta chiare caratteristiche che lo rendono utilizzabile per l'offesa alla persona. (Fattispecie relativa a ritenuta applicabilità dell'aggravante di cui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40045 del 12 novembre 2010
«Ai fini della configurabilità del delitto di tratta di persone (art. 601 c.p.), non è richiesto che il soggetto passivo si trovi già in schiavitù o condizione analoga, con la conseguenza che il delitto in questione si ravvisa anche se una persona...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4852 del 4 aprile 1990
«Pertanto, condizione analoga alla schiavitù deve interpretarsi come condizione in cui sia socialmente possibile, per prassi, tradizioni, circostanze ambientali, costringere una persona al proprio esclusivo servizio. (Fattispecie relativa a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11293 del 30 dicembre 1996
«L'art. 609 bis c.p. (violenza sessuale), introdotto dall'art. 3 legge 15 febbraio 1996, n. 66, così come l'art. 519 c.p. (della violenza carnale), equipara la minaccia alla violenza fisica. (Fattispecie relativa a rigetto di ricorso con il quale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14141 del 5 aprile 2007
«L'abuso, a sua volta, si verifica quando le condizioni di menomazione sono strumentalizzate per accedere alla sfera intima della persona che, versando in situazione di difficoltà, viene ad essere ridotta al rango di un mezzo per il soddisfacimento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32513 del 30 settembre 2002
«La figura di violenza sessuale delineata al comma 2 n. 1 dell'art. 609 bis c.p., centrata sull'induzione all'atto sessuale di persona in condizioni di inferiorità fisica o psichica, si distingue sia dalla fattispecie di costrizione mediante abuso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8564 del 20 luglio 1996
«...unificati in un'unica figura di reato: più precisamente detta fattispecie è regolata dal combinato disposto di cui agli artt. 609 bis e 609 ter n. 1 (violenza sessuale aggravata nei confronti di persona che non ha compiuto gli anni quattordici).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23093 del 8 giugno 2011
«...della pena all'esigenza di adeguamento alla colpevolezza del reo e alle circostanze attinenti alla sua persona ma alla minore lesività del fatto, da rapportare al grado di violazione del bene giuridico della libertà sessuale della vittima.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5646 del 16 maggio 2000
«...e mentali di quest'ultima, le caratteristiche psicologiche valutate in relazione all'età, l'entità della compressione della libertà sessuale ed il danno arrecato alla vittima anche in termini psichici più che l'avvenuta penetrazione corporale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1040 del 6 febbraio 1997
«La condotta vietata dall'art. 609 bis c.p. (Violenza sessuale), introdotto dall'art. 3 della legge 15 febbraio 1996, n. 66 (Norme contro la violenza sessuale), ricomprende — se connotata da costrizione (violenza, minaccia o abuso di autorità),...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1818 del 20 gennaio 2011
«La dichiarazioni della persona offesa, vittima del reato di violenza sessuale, possono essere assunte, anche da sole, come prova della responsabilità dell'imputato, non necessitando le stesse di riscontri esterni. (In motivazione la Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12446 del 1 dicembre 2000
«La condotta vietata dall'art. 609 bis c.p. (violenza sessuale) ricomprende, se connotata da costrizione (violenza, minaccia o abuso di autorità), sostituzione ingannevole di persona ovvero abuso di condizione di inferiorità fisica o psichica,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29603 del 25 luglio 2011
«Il delitto di violenza sessuale, aggravato dalla circostanza speciale dell'uso di sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti gravemente lesive della salute della persona offesa assorbe quello di procurata incapacità mediante somministrazione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45645 del 25 novembre 2003
«Il delitto di sequestro di persona, qualora ne ricorrano gli estremi, non è assorbito da quello di violenza sessuale di gruppo, esulando in tale ipotesi la figura del reato complesso di cui all'art. 84 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5081 del 28 ottobre 1999
«...di sequestro di persona di cui all'art. 605 c.p. e tentativo di violenza sessuale aggravata previsto dagli artt. 56, 609 bis e 609 ter c.p., in ordine alla quale è stato ritenuto più grave, ai fini della competenza per territorio, il sequestro).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4761 del 20 maggio 1997
«In conseguenza, più che l'abolizione della norma di cui all'art. 530 c.p., si è verificata una novazione legislativa, la quale ha ridisegnato i confini del delitto di «Corruzione di minorenni», sicché l'abrogazione di cui alla legge n. 66 del 1996...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30570 del 1 luglio 2011
«Il reato di violenza o minaccia per costringere a commettere un reato, commesso in danno di persona in condizione analoga alla schiavitù per indurla a perpetrare furti, concorre con i reati di riduzione in schiavitù e di alienazione e acquisto di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3909 del 20 marzo 1990
«Il reato di violenza o minaccia per costringere a commettere un reato, di cui all'art. 611 c.p., commesso in danno di persona in condizione analoga alla schiavitù per indurla a perpetrare furti, concorre con i reati di riduzione in schiavitù e di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8490 del 17 ottobre 1983
«...stessa, poiché l'aggravante, pur non potendo influire sulla misura della pena, conserva ogni altro suo effetto ai fini della configurazione del reato. (Fattispecie in tema di violazione di domicilio aggravata dalla violenza alla persona).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41045 del 11 novembre 2005
«Poiché, a seguito delle modifiche introdotte dalla legge 7 marzo 1996 n. 108, si deve ritenere che il reato di usura sia annoverabile tra i delitti a «condotta frazionata» o a «consumazione prolungata», concorre nel reato previsto dall'art. 644...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20110 del 22 maggio 2002
«L'art. 649, comma 3, c.p., nella parte in cui esclude l'operatività delle disposizioni di favore contenute nei commi precedenti in materia di reati contro il patrimonio commessi in danno di prossimi congiunti quando trattasi di delitti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3542 del 4 aprile 1995
«La disposizione di cui all'ultimo comma dell'art. 649 c.p., che esclude l'operatività della causa di non punibilità prevista per i reati contro il patrimonio commessi fra determinate categorie di familiari quando vi sia stato impiego di violenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8428 del 28 luglio 1988
«L'espressa esclusione della rapina, dell'estorsione e del sequestro di persona è poi giustificata dalla necessità di reprimere l'impiego della violenza fisica o psichica contro le persone; l'esclusione deve comprendere anche il tentativo di questi...»