-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10174 del 10 maggio 2011
«In tema di giurisdizione, sulle domande di restituzione delle somme corrisposte in esecuzione di sentenza cassata per difetto di giurisdizione, con rimessione delle parti al giudice amministrativo, sussiste la giurisdizione di quest'ultimo,...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 9480 del 21 aprile 2010
«L'azione di restituzione che venga proposta, ai sensi dell'art. 389 c.p.c., dalla parte vittoriosa nel giudizio di cassazione, in relazione alle prestazioni eseguite in base alla sentenza d'appello poi annullata, non va ricondotta allo schema...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10386 del 18 maggio 2005
«In tema di giudizio di rinvio, la domanda di risarcimento del danno conseguente alla privazione del bene, dal cui godimento la parte è stata estromessa per effetto dell'esecuzione forzata o coattiva della sentenza cassata, si fonda sul criterio...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13736 del 22 luglio 2004
«In caso di cassazione con rinvio della sentenza d'appello che abbia condannato la parte soccombente nel grado al pagamento delle spese processuali in favore della parte vittoriosa, la prima può proporre a norma dell'art. 389 c.p.c. la domanda di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9917 del 24 maggio 2004
«In caso di cassazione con rinvio la domanda di restituzione delle somme pagate in esecuzione della sentenza di appello, successivamente cassata, non costituisce domanda nuova in quanto la ripetizione — che non è inquadrabile nell'istituto della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 88 del 8 gennaio 2004
«In tema di impugnazioni civili ed in ipotesi di giudizio di rinvio, la parte può proporre a norma dell'art. 389 c.p.c. la domanda di restituzione delle somme che ha versato in esecuzione della sentenza di condanna alle spese processuali poi...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2841 del 13 giugno 1989
«L'azione di restituzione o riduzione in ripristino, che venga proposta, a norma dell'art. 389 c.p.c., dalla parte vittoriosa nel giudizio di cassazione, in relazione alle prestazioni eseguite in base alla sentenza d'appello poi annullata, non è...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2612 del 30 maggio 1989
«Nel caso di riforma od annullamento della sentenza, costituente titolo esecutivo, di condanna al pagamento delle spese e degli onorari in favore del difensore della parte già vittoriosa, il quale abbia reso la dichiarazione di cui all'art. 83...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19153 del 6 novembre 2012
«In ipotesi di cassazione con rinvio il giudizio di rinvio e quello avente ad oggetto la restituzione dei beni consegnati o delle somme pagate in virtù della sentenza cassata sono tra loro autonomi, onde possono essere celebrati separatamente e non...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13461 del 9 giugno 2006
«Le domande di restituzione o di riduzione in pristino, in caso di cassazione senza rinvio, rientrano, ex art. 389 c.p.c., nella competenza funzionale del giudice che ha pronunciato la sentenza cassata o che, come nella specie, si è pronunciato sul...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2130 del 3 febbraio 2005
«La disposizione recata dall'art. 389 c.p.c., secondo cui in caso di cassazione senza rinvio la domanda di restituzione o di riduzione in pristino ed ogni altra conseguente alla sentenza di cassazione si propongono al giudice che ha pronunciato la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11490 del 21 giugno 2004
«In caso di cassazione con rinvio, la domanda di restituzione di quanto prestato in esecuzione della sentenza d'appello poi cassata può essere proposta non solo introducendo con atto di citazione un nuovo, distinto giudizio ma anche in sede di atto...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11261 del 28 agosto 2000
«La proposizione davanti al giudice di rinvio delle domande conseguenti alla sentenza di cassazione è prevista dall'art. 389 c.p.c. soltanto per il caso in cui il giudizio di rinvio sia stato validamente instaurato. La predetta norma non ha,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15031 del 27 novembre 2001
«La cassazione della sentenza impugnata, per inammissibilità di una domanda nuova in appello integra un'ipotesi di cassazione senza rinvio e, pertanto, la competenza a conoscere delle domande di restituzione e di ogni altra conseguente alla...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 49 del 7 gennaio 1999
«Anche quando la Corte di cassazione, annullando la sentenza impugnata, decide la causa nel merito, ai sensi dell'art. 384 c.p.p. così come modificato dalla L. n. 353 del 1990, non è ammissibile nella stessa sede di legittimità, la domanda di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4268 del 27 giugno 1986
«La competenza funzionale del giudice di rinvio sulle domande di restituzione in pristino e di risarcimento danni conseguenti alla cassazione della sentenza viene meno quando il giudizio di rinvio si sia estinto per mancata riassunzione in termini,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7048 del 20 dicembre 1982
«La domanda di restituzione di somme pagate in forza di una sentenza d'appello cassata può proporsi davanti al giudice di rinvio, la cui competenza è stabilita dall'art. 389 c.p.c., e dinanzi al quale, pertanto, non può farsi questione né di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1210 del 13 febbraio 1999
«La pronuncia di restituzione della somma che una parte abbia pagato in forza di una sentenza poi cassata, può essere omessa dal giudice di rinvio quando questi, con la sentenza che conclude il relativo giudizio, ponga nuovamente in essere il...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6077 del 16 giugno 1990
«Il giudice di rinvio, il quale ritenga definitivamente soccombente la parte vittoriosa in cassazione, non può condannare la controparte alla restituzione delle somme riscosse a titolo di spesa, in forza della sentenza cassata, ma deve detrarre...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6421 del 6 dicembre 1984
«La pronuncia di restituzione della somma, che una parte abbia pagato in forza della sentenza cassata, può essere omessa dal giudice di rinvio, quando, con la sentenza che conclude il relativo giudizio, ponga nuovamente in essere il titolo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4275 del 4 luglio 1980
«Il giudizio che attiene alle domande di restituzione conseguenti alla sentenza di cassazione, e che va proposto al giudice di rinvio a norma dell'art. 389 c.p.c., non può essere espletato autonomamente e non deve essere necessariamente riunito al...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5766 del 8 novembre 1979
«A norma dell'art. 389 c.p.c., la domanda di restituzione delle spese giudiziali pagate alla controparte in adempimento della sentenza d'appello successivamente cassata è, ancorché nuova, ammissibile in sede di rinvio; pertanto, il giudice di tale...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 259 del 6 febbraio 1970
«Cassata con rinvio la sentenza del giudice di appello che, confermando quella di primo grado, aveva disposto il rilascio, successivamente eseguito, di un immobile a favore dell'attore, non può il giudice del rinvio omettere di ordinare la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21894 del 15 ottobre 2009
«La rinuncia al ricorso per cassazione produce l'estinzione del processo anche in assenza di accettazione, in quanto tale atto non ha carattere "accettizio" (non richiede cioè l'accettazione di controparte per essere produttivo di effetti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 460 del 13 gennaio 2009
«La rinuncia ad un diritto, se pure non può essere presunta, può tuttavia desumersi da un comportamento concludente, che manifesti, in quanto incompatibile con l'intenzione di avvalersi del diritto, la volontà di rinunciare. La valutazione in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23840 del 18 settembre 2008
«L'atto di rinuncia al ricorso per cassazione produce l'estinzione del processo anche in assenza di accettazione della parte cui sia stato notificato, determinando il passaggio in giudicato della sentenza impugnata ed il conseguente venir meno...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1922 del 9 marzo 1985
«La rinuncia del difensore contenuta nel controricorso ed avente ad oggetto un credito riconosciuto dalla sentenza impugnata, gravata di ricorso per cassazione proposto dalla controparte, è inefficace e quindi è inidonea a far cessare la materia...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7834 del 22 dicembre 1986
«A differenza della rinuncia al ricorso per cassazione (artt. 390 e 391 c.p.c.) — che la parte, o il suo difensore munito di procura ad hoc, possono proporre per conseguire l'effetto estintivo del processo — la pur concorde affermazione dei...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7094 del 29 maggio 2000
«L'indicazione dei motivi di appello richiesta dall'art. 342 c.p.c. e, nel rito del lavoro, dall'art. 434 c.p.c., non deve necessariamente consistere in una rigorosa e formalistica enunciazione delle ragioni invocate a sostegno dell'appello,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1093 del 19 gennaio 2005
«Nelle controversie aventi ad oggetto l'opposizione alla ordinanza-ingiunzione irrogativa di sanzione amministrativa, la riassunzione della causa a seguito di rinvio disposto dalla sentenza della Cassazione va effettuata nelle forme del rito...»