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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8777 del 10 agosto 1995
«La nullità della notificazione della citazione è sanabile con effetto ex tunc dalla costituzione della parte in giudizio o dalla sua rinnovazione, disposta ex art. 291 c.p.c., ma non dalla conoscenza extraprocessuale dell'atto da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4052 del 28 aprile 1994
«Qualora in appello non sia stata ordinata, in contrasto col disposto dell'art. 291 c.p.c., la rinnovazione dell'atto introduttivo del giudizio di gravame — nullo perché eseguito in luogo diverso da quello prescritto dall'art. 330 c.p.c. — la Corte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4105 del 6 aprile 1993
«L'art. 291, primo comma, c.p.c. autorizza il giudice a disporre la rinnovazione della notifica della citazione quando il convenuto non si sia costituito in giudizio ed esista un vizio che importi nullità della notifica della citazione. Ne consegue...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5167 del 4 maggio 1994
«Anche in tema di rinnovazione dell'istruzione dibattimentale in sede di appello ex art. 603 c.p.p., analogamente a quel che avviene in materia di revisione, nel concetto di prova «nuova» deve comprendersi pure quella esistente al momento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10411 del 18 luglio 2002
«La previsione di una serie di atti che devono essere obbligatoriamente notificati al contumace a pena di nullità, inserita nell'art. 292 c.p.c., è dettata nell'esclusivo interesse del contumace stesso, con la conseguenza che l'omessa notifica di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1515 del 11 febbraio 1992
«Ai fini del decorso del termine per l'impugnazione avverso la sentenza nella parte in cui sia stato accertato il diritto di rappresentanza processuale dell'ente costituito in giudizio, non può tenersi conto della notifica effettuata direttamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7436 del 10 agosto 1996
«Nel caso di intervento iussu iudicis ex art. 107 c.p.c., nell'ipotesi in cui avendo l'originario convenuto negato di essere titolare dell'obbligazione dedotta in giudizio ed abbia indicato un terzo come titolare di tale obbligazione, l'intervento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10044 del 25 novembre 1994
«In caso di proposizione di domanda nuova nel corso del giudizio di primo grado, la parte costituita che su di essa abbia accettato il contraddittorio non è legittimata a far valere la nullità dipendente dalla sua mancata notificazione a parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7980 del 25 luglio 1997
«Nel caso di contumacia del convenuto, affinché la scrittura privata prodotta dall'attore a sostegno della domanda possa considerarsi riconosciuta ai sensi dell'art. 215, n. 1 c.p.c., è necessario che la scrittura sia indicata nell'atto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30576 del 30 dicembre 2011
«L'ordinanza che dispone il tentativo di conciliazione, emessa dal giudice onorario aggregato a norma dell'art. 13, comma 2, della legge 22 luglio 1997, n. 276, deve essere comunicata alla parte contumace, non ostandovi la mancata inclusione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13981 del 24 giugno 2011
«In tema di notificazione dell'atto di riassunzione alla parte contumace, in base al combinato disposto degli artt. 292 c.p.c. e 125 disp. att. c.p.c., le ipotesi di riassunzione senza mutamenti sostanziali degli elementi costitutivi del processo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7790 del 31 marzo 2010
«L'atto di intervento volontario in giudizio, che contenga la formulazione di una domanda diretta nei confronti della parte rimasta contumace, deve essere notificato anche a quest'ultima parte; tuttavia, ove siffatta notifica sia stata omessa, la...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 16413 del 26 settembre 2012
«L'ordinanza ammissiva della consulenza tecnica d'ufficio (nella specie, ematologica) non ampia l'oggetto del giudizio e, pertanto, non deve essere notificata alla parte contumace, ai sensi dell'art. 292 c.p.c., sussistendo esclusivamente l'obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4523 del 10 aprile 2000
«Dal combinato disposto degli artt. 292 c.p.c. e 125 disp. att. c.p.c. si desume che, mentre nei casi in cui l'atto riassuntivo del processo importa un radicale mutamento della preesistente situazione processuale il contumace deve di esso essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11877 del 26 novembre 1997
«La fissazione di una udienza successiva a quella indicata nell'atto introduttivo del giudizio costituisce esplicazione di un potere dell'ufficio ed è onere del convenuto, che deve costituirsi in giudizio almeno cinque giorni prima dell'udienza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1720 del 7 febbraio 2001
«La cassazione, anche se con rinvio, della sentenza non definitiva, che abbia pronunziato positivamente sull'an debeatur, comporta la caducazione della sentenza sul quantum, dipendendo quest'ultima totalmente dalla prima e tenendo conto che essa,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2965 del 29 marzo 1999
«La parte rimasta contumace nel giudizio di primo grado può disconoscere con l'atto di appello la scrittura privata contro di lui prodotta nella precedente fase di giudizio ed utilizzata dalla sentenza impugnata ai fini della decisione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5648 del 10 giugno 1994
«La preclusione posta dall'art. 293 c.p.c., alla costituzione del contumace in un momento successivo all'udienza di rimessione della causa al collegio risponde ad inderogabili esigenze di coordinamento tra l'attività difensiva delle parti e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8512 del 2 agosto 1991
«La preclusione posta dall'art. 293 c.p.c. alla costituzione del contumace, in un momento successivo all'udienza di rimessione della causa al collegio, non viene meno per effetto del consenso della controparte alla costituzione tardiva, atteso che...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3399 del 21 dicembre 1962
«Nello svolgimento del processo civile possono ricadere a beneficio o a danno delle parti solo quegli effetti che la legge assegna all'esatto o al mancato esercizio delle attività che incombono a carico delle parti stesse, e non anche delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7580 del 26 marzo 2013
«Ai fini della tempestiva prosecuzione del processo, sospeso per la pendenza di un giudizio di legittimità costituzionale sulla disciplina applicabile nella causa a seguito di questione sollevata da altro giudice, il termine per la riassunzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2616 del 7 febbraio 2006
«Anche nel vigore della nuova disciplina della Gazzetta Ufficiale, che prevede la pubblicazione, in essa, del testo integrale di tutti i provvedimenti della Corte costituzionale, la pubblicità legale, così migliorativamente attuata, resta comunque...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8388 del 27 maggio 2003
«Qualora un giudizio sia stato sospeso, in attesa della definizione di altra controversia, ai sensi dell'art. 295 c.p.c., il giudizio deve essere riassunto, in base alla previsione dell'art. 297 dello stesso codice, entro il termine perentorio di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10780 del 23 luglio 2002
«In tema di sospensione e riassunzione del processo, deve ritenersi che il procedimento di ricusazione, determinando un incidente di sospensione impropria e non traslativa, consente alla parte la riassunzione con ricorso e non con citazione, atteso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4394 del 10 maggio 1996
«Nessuna disposizione di legge prevede la nullità dell'atto di riassunzione di un giudizio sospeso, con ordinanza collegiale, per il solo fatto che esso sia diretto all'istruttore anziché al collegio, trattandosi di una mera violazione di norma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11556 del 6 novembre 1995
«Nell'ipotesi di sospensione necessaria del giudizio in relazione alla pendenza di controversia prevista dall'art. 295 c.p.c. dinanzi allo stesso o ad altro giudice, qualora la suddetta controversia sia venuta ad estinguersi, la riassunzione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5779 del 14 giugno 1990
«Ove il giudizio, instaurato dal lavoratore avverso il provvedimento di licenziamento, sia sospeso per la pendenza di un procedimento penale, il divieto sancito dall'art. 298 c.p.c. di compiere, durante la sospensione, atti del procedimento non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15735 del 13 agosto 2004
«I «rappresentanti legali» la cui morte, per il disposto degli artt. 299 e 300 c.p.c., è causa di interruzione del processo, sono soltanto coloro che stanno in giudizio in luogo degli incapaci, non anche le persone che svolgono la funzione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10569 del 19 luglio 2002
«La consegna al destinatario della notificazione di copia della sentenza in forma esecutiva priva della relazione peritale richiamata in dispositivo, quale parte integrante del provvedimento stesso per l'individuazione dell'oggetto della decisione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 842 del 28 gennaio 1998
«La morte della parte prima della sua costituzione in giudizio produce ai sensi dell'art. 299 c.p.c. (applicabile anche in appello ex art. 359 stesso codice) l'automatica interruzione del processo indipendentemente dalla conoscenza che di tale...»