-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6072 del 18 aprile 2012
«In tema di esecuzione forzata, allorché l'esecuzione sia iniziata in base a titolo esecutivo giudiziale non definitivo, cui segua la pronunzia, nello sviluppo dello stesso processo in cui il primo si è formato, di altro titolo, il quale modifichi...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 477 del 15 gennaio 2003
«In materia di r.c.a., la domanda dell'assicurato di essere tenuto indenne anche oltre il limite massimale di polizza, per mala gestio dell'assicuratore, deve essere espressamente formulata, non potendo ritenersi implicita nella chiamata in causa...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12234 del 25 maggio 2007
«In tema di risarcimento di danno extracontrattuale per lesione del diritto alla reputazione conseguente alla pubblicazione di un articolo su stampa periodica, il forum commissi delicti si identifica con il luogo in cui il quotidiano è stampato...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20177 del 12 ottobre 2004
«Sulla determinazione del forum destinatae solutionis a norma degli artt. 1182 c.c. e 20, seconda parte, c.p.c., non può influire l'eccezione del convenuto che neghi l'esistenza dell'obbligazione perché il principio fissato dall'art. 10 c.p.c. per...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6740 del 16 maggio 2001
«Il forum destinatae solutionis di cui alla seconda ipotesi dell'art. 20 c.p.c. (giudice del luogo in cui deve essere eseguita l'obbligazione dedotta in giudizio) non è invocabile quale foro facoltativo in deroga di quelli di cui agli artt. 18 e 19...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 465 del 18 gennaio 1991
«Ai fini della competenza territoriale in ordine alla domanda di riscatto di un fondo agrario ex art. 8 della L. n. 590 del 1965, trattandosi non di un'azione reale ma di un'azione personale ad rem, non può trovare applicazione l'art. 21 c.p.c., ma...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12764 del 26 settembre 2000
«L'applicazione della disposizione dell'art. 19, primo comma, della legge n. 990 del 1969 — secondo il quale il risarcimento dei danni da circolazione stradale è posto a carico del Fondo di garanzia per le vittime della strada, tra l'altro, quando...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 11187 del 7 maggio 2008
«La disposizione di cui all'art. 25 c.p.c. in materia di foro della P.A. tanto nella prima quanto nella seconda parte si applica solo alle amministrazioni dello Stato, istituzionalmente difese dall'Avvocatura dello Stato, ed alle amministrazioni...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12704 del 22 dicembre 1993
«Nel caso in cui venga proposta domanda di pagamento di somme di denaro a carico del comune, al fine della competenza per territorio risulta applicabile il foro previsto nella disposizione di cui all'art. 96 del R.D. 3 marzo 1934, n. 383, tuttora...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4713 del 17 aprile 1992
«Il creditore di un'amministrazione comunale che intenda agire in giudizio per la tutela del suo credito non perde il diritto di scelta, previsto dall'art. 20 c.p.c., tra il forum solutionis, che si radica nel luogo ove si trova la tesoreria...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1202 del 19 gennaio 2007
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore e dei natanti, la tutela del soggetto danneggiato è assicurata, oltre che dall'attribuzione allo stesso dell'azione diretta contro...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2090 del 24 febbraio 2000
«In tema di assicurazione obbligatoria della r.c.a., nell'ipotesi di soddisfacimento del danno con il sistema dell'impresa designata, la norma contenuta nell'art. 23 della legge n. 990 del 1969, secondo la quale dev'essere convenuto in giudizio...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5761 del 10 marzo 2009
«Il principio secondo cui la notificazione della sentenza, effettuata dalla parte vittoriosa nei confronti di quella soccombente, fa decorrere anche nei confronti di tutte le altre il termine breve per impugnare di cui all'art. 325 cod. proc. civ.,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 159 del 16 gennaio 1990
«Il foro stabilito dalle parti dà luogo ad un'ipotesi di competenza derogata per effetto della convenzione, e non già ad una competenza inderogabile, ed anche quando sia stabilito come esclusivo, ai sensi dell'art. 29 cpv. c.p.c., non impedisce, al...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6802 del 20 marzo 2010
«Il consumatore convenuto dinanzi a foro diverso da quello suo proprio, il quale eccepisca l'incompetenza territoriale del giudice davanti al quale è stato tratto, ha l'onere di allegare che trattasi di controversia concernente un contratto cui,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5030 del 18 aprile 2000
«Il principio secondo cui la parte che eccepisce l'incompetenza territoriale del giudice adito, invocando l'operatività di un foro convenzionale esclusivo, non è tenuta altresì a contestare espressamente i vari fori alternativamente concorrenti in...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7896 del 28 settembre 1994
«La deroga convenzionale alla competenza per territorio, ancorché esclusiva, non può riguardare anche un affare diverso da quello per il quale la deroga fu pattuita e non può estendersi anche ad un convenuto diverso dalla persona dell'altro...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11362 del 15 maggio 2009
«In tema di infortuni sul lavoro, va qualificata come domanda di garanzia propria quella proposta dal datore di lavoro, convenuto in sede di regresso dall'INAIL, per essere garantito dal proprio assicuratore o dall'impresa committente i lavori, non...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 12444 del 21 maggio 2013
«In tema di cumulo soggettivo di cause connesse per l'oggetto o per il titolo, deve ritenersi consentito lo spostamento di competenza in favore di fori anche differenti da quelli generali di cui agli artt. 18 e 19 cod. proc. civ. ove il criterio di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5765 del 12 aprile 2012
«L'art. 6, n. 1, della Convenzione di Bruxelles del 27 settembre 1968, secondo il quale, in caso di pluralità di convenuti, il convenuto domiciliato nel territorio di uno Stato contraente può essere citato davanti al giudice nella cui...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 16007 del 21 luglio 2011
«Qualora venga proposto un cumulo di domande ai sensi dell'art. 33 c.p.c., l'eccezione formulata da alcuno o da alcuni dei convenuti, purché abbia contestato l'esistenza della competenza territoriale ai sensi di detta norma riguardo a tutti i...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5090 del 27 febbraio 2008
«Con riferimento alle domande proposte da una società italiana nei confronti di una banca italiana, di una società algerina e di una banca algerina, trattandosi di un'ipotesi di cumulo soggettivo di domande, proposte dallo stesso attore nei...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9277 del 25 giugno 2002
«L'art. 33 c.p.c. — relativo alla modificazione della competenza territoriale per effetto del cumulo soggettivo delle domande contro più convenuti — non legittima uno spostamento della detta competenza attraverso la proposizione maliziosa di una...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11212 del 16 dicembre 1996
«Il foro convenzionale, anche se pattuito come esclusivo, può subire deroga nel caso di connessione oggettiva, ai sensi dell'art. 33 c.p.c.; pertanto in ipotesi di cause contro più convenuti, connesse per l'oggetto o per il titolo (cumulo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2157 del 26 marzo 1986
«L'esplicita domanda di una delle parti, occorrente, ai sensi dell'art. 34 c.p.c., per la trasformazione della questione pregiudiziale in causa pregiudiziale, deve risultare in modo inequivoco dalle deduzioni e conclusioni della parte interessata....»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4233 del 16 marzo 2012
«Mentre con la domanda riconvenzionale il convenuto, traendo occasione dalla domanda contro di lui proposta, oppone una controdomanda e chiede un provvedimento positivo, sfavorevole all'attore, che va oltre il mero rigetto della domanda attrice,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7131 del 28 giugno 1993
«In caso di domanda riconvenzionale proposta dal terzo chiamato in causa dal convenuto, che su di lui intende riversare gli effetti della domanda dell'attore in forza di un distinto rapporto, dipendente da un diverso titolo, la connessione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4295 del 20 febbraio 2008
«Sussiste connessione tra la domanda riconvenzionale proposta dal convenuto per far accertare l'acquisto per usucapione di una servitù di elettrodotto e la domanda di risarcimento del danno proposta dall'attore proprietario dell'immobile divenuto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12475 del 7 luglio 2004
«La domanda riconvenzionale che il convenuto dinanzi al giudice ordinario proponga contestualmente alla formulazione — in via principale — dell'eccezione di compromesso in arbitri della causa — per clausola convenzionale di deroga alla...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12558 del 12 novembre 1999
«La domanda formulata da un convenuto nei confronti di un altro, ed avente ad oggetto l'accertamento della responsabilità esclusiva del secondo rispetto alla domanda risarcitoria formulata dall'attore, va qualificata come domanda riconvenzionale, e...»