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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6500 del 9 dicembre 1981
«Ai sensi dell'art. 2933 c.c. l'inadempimento dell'obbligo di non fare può dare luogo ad esecuzione forzata in danno dell'obbligato solo qualora la condotta del trasgressore siasi concretizzata in un quid novi, suscettibile di essere posto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 407 del 12 gennaio 2006
«I provvedimenti interinali di reintegrazione hanno il carattere della esecutività, ma non danno luogo ad esecuzione forzata, atteso che, con essi, non si realizza ad un'alternativa tra adempimento spontaneo ed esecuzione forzata, ma un fenomeno...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10109 del 19 novembre 1996
«Il principio per cui l'ordine di reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro non è suscettibile di esecuzione in forma specifica può applicarsi anche nel caso di sospensione in via giudiziaria del provvedimento di trasferimento del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8729 del 25 novembre 1987
«In sede di esecuzione forzata di una sentenza di condanna alla demolizione di edificio, passata in giudicato, le questioni attinenti alla compatibilità di detta condanna con i poteri dell'autorità municipale in materia urbanistica restano precluse...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6421 del 29 ottobre 1983
«A seguito del passaggio in giudicato della sentenza del giudice ordinario recante condanna del privato ad un fare, la giurisdizione dello stesso giudice ordinario, con riguardo al procedimento di esecuzione di tale sentenza, ai sensi degli artt....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13914 del 28 giugno 2005
«In caso di compravendita di bene immobile stipulata (e trascritta nei registri immobiliari) in pendenza di giudizio di cognizione avente il medesimo ad oggetto ed al cui esito sia stato imposto un obbligo di fare mediante esecuzione di determinate...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4656 del 17 dicembre 1976
«In tema di esecuzione forzata di obblighi di fare o di non fare, l'ordinanza con la quale il pretore, anziché determinare le modalità dell'esecuzione (art. 612 secondo comma c.p.c.), risolva il contrasto insorto fra le parti sulla ricorrenza o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3722 del 9 marzo 2012
«In tema di esecuzione forzata, l'ordinanza, con la quale il giudice dell'esecuzione, ai sensi dell'art. 612 c.p.c., determina le modalità dell'esecuzione forzata di una sentenza per violazione di un obbligo di fare o di non fare, si caratterizza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19605 del 16 settembre 2010
«Il provvedimento giudiziale assunto, in forma d'ordinanza ai sensi dell'art. 612 c.p.c.. al fine di determinare le modalità di esecuzione degli obblighi di fare, nel sistema delle opposizioni esecutive introdotto dalla legge 50 del 2006 ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4698 del 21 luglio 1981
«Qualora, proposta dinanzi al tribunale opposizione all'esecuzione immobiliare promossa in forza di sentenza di condanna per credito di lavoro, le parti siano state rimesse dinanzi al pretore quale giudice competente per materia a norma dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18761 del 7 agosto 2013
«Nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi si ha "mutatio libelli" quando si avanzi un motivo di contestazione della regolarità formale di un atto del processo esecutivo diverso da quello posto a fondamento dell'atto introduttivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4190 del 22 febbraio 2010
«In tema di opposizione agli atti esecutivi, qualora l'opponente non compaia all'udienza di comparizione fissata ex art. 618, primo comma, c.p.c., è applicabile l'art. 181, primo comma, c.p.c., e, conseguentemente, il giudice dell'esecuzione deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17452 del 31 luglio 2006
«Anche nel vigore del testo dell'art. 618 c.p.c. anteriore alla novella di cui alla legge n. 52 del 2006, il giudice dell'esecuzione, investito dell'opposizione agli atti esecutivi, aveva il potere, oltre che di emettere i provvedimenti «opportuni»...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7575 del 20 aprile 2004
«I provvedimenti del giudice dell'esecuzione, emessi al di fuori di un procedimento di opposizione agli atti esecutivi, con i quali si dichiari la tardività delle contestazioni svolte dal debitore in ordine all'ammontare dei crediti fatti valere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 967 del 22 gennaio 2003
«La proposizione di un'opposizione agli atti esecutivi apre un procedimento che deve essere necessariamente svolto in forma contenziosa e deve altresì concludersi con sentenza, sicché l'interprete non può mai discostarsi dal modello così delineato,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8523 del 2 agosto 1993
«Il decreto con cui il giudice della esecuzione, in calce al ricorso proposto per l'opposizione agli atti esecutivi, dichiari «non luogo a provvedere», va ritenuto abnorme, non essendo riconducibile alla tipologia degli atti del giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 711 del 18 gennaio 2003
«In tema di opposizione agli atti esecutivi, qualora l'opponente non compaia all'udienza di comparizione fissata ex art. 618, primo comma, c.p.c., e applicabile l'art. 181, primo comma, c.p.c., e, conseguentemente, il giudice dell'esecuzione deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 568 del 16 gennaio 2003
«Quando contro una sentenza non impugnabile — come quella così definita dall'articolo 618 c.p.c. — è proposto appello, questo è inammissibile e il giudice deve dichiararlo d'ufficio; se peraltro il giudice di appello non definisce il giudizio in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17636 del 11 dicembre 2002
«In tema di esecuzione per il rilascio di cui agli artt. 605 ss. c.p.c., la decisione sull'opposizione agli atti esecutivi (che costituisce il rimedio accordato sia per far valere le irregolarità formali dell'atto di precetto sia per denunciare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8597 del 22 giugno 2001
«In materia di esecuzione forzata, la decisione sulla opposizione relativa alla regolarità formale del titolo esecutivo e alla notificazione dello stesso e del precetto (nella specie, nullità del precetto per mancanza, nella copia notificata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6968 del 6 luglio 1999
«La sentenza pronunciata all'esito del giudizio di opposizione agli atti esecutivi (dovendosi qualificare come tale l'opposizione concernente la regolarità formale dei singoli atti di esecuzione) è inappellabile ai sensi dell'art. 618 c.p.c. e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3773 del 7 novembre 1975
«Il terzo (il quale assuma di essere proprietario del bene pignorato) è il presso di lui e, nel contempo, eccepisca vizi formali del pignoramento, propone in un unico atto sia opposizione di terzo ex art. 619 c.p.c., sia opposizione agli atti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11776 del 29 ottobre 1992
«La dichiarazione di pubblica utilità, mentre rende legittimo l'esercizio del potere espropriativo da parte della competente autorità, non conferisce a chi l'ha richiesta alcun diritto sugli immobili (necessari per l'esecuzione dei lavori) prima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 217 del 23 gennaio 1976
«Il terzo opponente a norma dell'art. 619 c.p.c. non può provare mediante testimoni l'anteriorità, rispetto al pignoramento, di una fattura comprovante l'acquisto da parte sua del bene mobile pignorato nell'azienda del debitore esecutato....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2459 del 16 aprile 1984
«L'opposizione, rivolta a far valere la proprietà od altro diritto reale sui beni mobili pignorati nella casa del debitore, è soggetta alle limitazioni probatorie di cui all'art. 621 c.p.c. anche quando venga proposta da familiare conviventi, ivi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 405 del 12 gennaio 2006
«La sospensione dell'esecuzione, quando non è disposta dalla legge, costituisce espressione della rilevanza conferita dal sistema normativo, in funzione cautelare, ai gravi motivi dedotti da parte dell'interessato, nel cui concorso può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7413 del 9 agosto 1997
«La sospensione dell'esecuzione prevista dalla norma di cui all'art. 624 c.p.c. (che ne individua i presupposti nella pendenza del relativo giudizio di opposizione, nell'esistenza di gravi motivi, nella proposizione della relativa istanza da parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1874 del 16 febbraio 1993
«Per effetto della parziale riforma in appello di sentenza di condanna di primo grado provvisoriamente esecutiva, verificandosi un accoglimento della domanda in misura inferiore a quella riconosciuta con la pronunzia riformata, il processo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 915 del 30 marzo 1971
«In ipotesi che avverso una sentenza di condanna non munita di clausola di provvisoria esecuzione, ma notificata in forma esecutiva assieme al precetto, la parte intimata proponga per un verso appello, chiedendo al giudice di secondo grado...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4569 del 19 aprile 1993
«Compete al giudice dell'esecuzione, all'esito della definizione del giudizio di opposizione all'esecuzione, provvedere sull'istanza di revoca della sospensione e, quindi, di riassunzione del processo esecutivo, e, nel silenzio del codice, e per...»