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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4986 del 18 aprile 2000
«Dichiarata nulla dal giudice di appello la sentenza del giudice di primo grado per difetto di integrità del contraddittorio, all'omissione del contestuale provvedimento di rinvio della causa al primo giudice, che deve esser espresso perché alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5065 del 18 aprile 2000
«L'accoglimento della domanda in base ad una sola delle causae petendi fungibilmente poste a fondamento di essa non implica l'onere, per il vittorioso appellato, di proporre impugnazione incidentale per le causae petendi non esaminate né di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5471 del 2 maggio 2000
«Il caso di erronea dichiarazione da parte del giudice di primo grado della nullità dell'atto introduttivo del giudizio (nella specie per la redazione della procura speciale alle liti su un foglio separato e tuttavia spillato al ricorso) non è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6584 del 20 maggio 2000
«La sentenza del giudice di appello emessa in sede di impugnazione avverso la decisione di primo grado, limitata ad una questione di competenza, è impugnabile con il ricorso ordinario per cassazione e non con l'istanza di regolamento di competenza,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6808 del 24 maggio 2000
«Il vizio di omessa attivazione del contraddittorio è un vizio non formale di attività e la nullità che ne scaturisce prescinde dal principio di tassatività di cui all'art. 156, comma primo c.p.c., soggiace alla regola della sanatoria per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6979 del 26 maggio 2000
«Nelle cause assoggettate al rito del lavoro, il giudice d'appello non può, per il disposto dell'art. 437 c.p.c., pronunciare la sentenza se non sentiti i difensori delle parti, il che implica che detto giudice dopo la relazione, deve ammettere le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 700 del 22 gennaio 2000
«Il procedimento possessorio, sulla cui struttura non hanno inciso le modificazioni introdotte dalla legge n. 353 del 1990 ed, in particolare, la nuova formulazione dell'art. 703 c.p.c., è tuttora caratterizzato da una duplicità di fasi, la prima...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7227 del 30 maggio 2000
«Nel rito del lavoro, la nullità, attinente alla fase della vocatio in ius, prodotta dalla mancata indicazione nella copia notificata del ricorso della data dell'udienza fissata dal giudice per la comparizione delle parti, determina – in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7284 del 1 giugno 2000
«Nel rito del lavoro, la novità dei documenti, che ne consente la produzione in appello quali prove precostituite, senza necessità di una preventiva valutazione di indispensabilità, va apprezzato in relazione alla loro avvenuta o non avvenuta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8523 del 22 giugno 2000
«In caso di proposizione di una domanda giudiziale personalmente nei confronti di persona dichiarata fallita non ricorrono i motivi di nullità (della citazione o della sua notificazione) previsti dall'art. 327, secondo comma, c.p.c., ed inoltre non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8632 del 24 giugno 2000
«Il motivo di ricorso con cui si censuri la sentenza di appello per pretesa omessa motivazione su un punto decisivo della controversia, per non aver motivato su uno dei motivi di gravame, deve reputarsi inammissibile sotto il profilo di omessa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8806 del 28 giugno 2000
«L'impiego della espressione «per il presente giudizio» od altra equivalente nella procura ad litem resa in primo grado vale ad abilitare il difensore alla proposizione dell'appello senza necessità del rilascio di una ulteriore delega, quando dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8995 del 5 luglio 2000
«Nel rito del lavoro la tempestività dell'appello, anche in relazione al termine annuale di cui all'art. 327 c.p.c., va riscontrata con riferimento alla data del deposito del ricorso introduttivo presso la cancelleria del giudice di secondo grado e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9675 del 24 luglio 2000
«Non rientra tra le ipotesi tassative di nullità, previste dagli artt. 353 e 354 c.p.c., nelle quali il giudice di appello è tenuto a rimettere la causa al primo giudice il caso in cui, in un giudizio possessorio, il primo giudice, decidendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9744 del 25 luglio 2000
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il litisconsorzio tra l'assicuratore e il responsabile del danno, a norma dell'art. 23 della legge n. 990 del 1969,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9775 del 26 luglio 2000
«Il ricorso ordinario per cassazione con il quale si impugna la sentenza del giudice di secondo grado che dichiari l'inammissibilità dell'appello per essere stato proposto contro una pronuncia resa dal giudice di primo grado esclusivamente sulla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9867 del 27 luglio 2000
«Qualora il giudice di appello non siasi ancora pronunciato sulla richiesta di sospensione dell'efficacia esecutiva della sentenza di primo grado, l'adeguamento della parte alle statuizioni della decisione, integra un atto dovuto insuscettibile,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10572 del 2 agosto 2001
«In materia di procedimento possessorio, il giudice d'appello, innanzi al quale – cessata l'originaria violazione del possesso – siano dedotti nuovi fatti di spoglio, prima di provvedere sul merito del ricorso, rigettandolo, deve pronunciarsi sulla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12193 del 2 ottobre 2001
«I provvedimenti ex art. 700 c.p.c. hanno natura strumentale e provvisoria, e sono privi dei requisiti propri della sentenza, o, comunque, di un provvedimento decisorio atto a produrre effetti di diritto sostanziale o processuale con autorità di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 122 del 21 marzo 2001
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, il giudice d'appello che rilevi la nullità dell'introduzione del giudizio, determinata dall'inosservanza del termine dilatorio di comparizione stabilito dall'art. 415, quinto comma, c.p.c., non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13427 del 29 ottobre 2001
«È inammissibile, perché tardivo, l'appello incidentale, quando sia stato proposto con comparsa di risposta depositata successivamente all'udienza fissata nell'atto di citazione in appello anche se questa sia stata rinviata d'ufficio ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13697 del 6 novembre 2001
«La domanda di maggior danno per mancata riconsegna dell'immobile locato dalla data giudizialmente fissata e fino all'effettivo rilascio, che trova fondamento sul mancato lucro di corrispettivo maggiore di quello convenzionalmente determinato, è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14167 del 14 novembre 2001
«Nel vigente sistema processuale, l'impugnazione proposta per prima assume la qualifica d'impugnazione principale e determina la pendenza dell'unico processo nel quale sono destinate a confluire tutte le impugnazioni proposte contro la medesima...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14539 del 19 novembre 2001
«La nullità della notificazione del ricorso per cassazione, per essere stata eseguita, in violazione dell'art. 330 c.p.c., direttamente alla parte anziché presso il procuratore costituito nel giudizio di appello, è sanata con efficacia ex tunc...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14725 del 21 novembre 2001
«Il giudice di pace, incompetente nella materia della esecuzione forzata, non può decidere le questioni che involgono la regolarità degli atti del processo esecutivo e cioè le opposizioni proposte ai sensi dell'art. 617 c.p.c. e per le quali, prima...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15666 del 12 dicembre 2001
«Allorquando, in grado d'appello, il soccombente in primo grado chieda la compensazione delle spese di tale giudizio, incorre in vizio di ultrapetizione il giudice che, anziché compensare, riduce le spese determinandole in misura inferiore a quanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2062 del 13 febbraio 2001
«Nel caso di impugnazione parziale, l'acquiescenza alle parti della sentenza non impugnate si verifica solo quando le diverse parti siano del tutto autonome l'una dall'altra e non anche quando la parte non impugnata si ponga in nesso consequenziale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2218 del 15 febbraio 2001
«Quando la procura sia apposta su un atto diverso da quelli previsti dall'art. 83, secondo comma, c.p.c. l'ambito del mandato al difensore va determinato, in mancanza di una diversa manifestazione di volontà, con riferimento all'atto sul quale è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2293 del 16 febbraio 2001
«L'eccesso di potere giurisdizionale in cui siano incorsi gli arbitri, traducendosi in un vizio del lodo che ne comporta la nullità (ex art. 829, primo comma, numero 4, c.p.c.), deve essere dedotto, come motivo di impugnazione, dinanzi alla corte...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 273 del 10 gennaio 2001
«Qualora più cause scindibili siano state definite in primo grado con unica sentenza ed i rispettivi soccombenti abbiano proposto separatamente appello, il fatto che il giudice di secondo grado pronunci soltanto su uno dei gravami, senza osservare...»