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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 2428 del 9 luglio 1997
«Ai sensi dell'art. 355, comma 3, c.p.p., la richiesta di riesame del decreto di convalida del sequestro probatorio deve essere proposta entro dieci giorni dalla data di notifica del provvedimento ovvero dalla diversa data in cui l'interessato ha...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2768 del 31 luglio 1997
«In tema di correzione degli errori materiali, l'omissione di una statuizione prevista dalla legge che non discenda da una dimenticanza, ma sia ricollegabile a una determinata, anche se errata, interpretazione della norma, ha la stessa portata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6898 del 25 gennaio 1997
«In tema di patteggiamento, una volta esclusa con adeguato apparato argomentativo la sussistenza di ipotesi di proscioglimento ex art. 129 c.p.p., tutte le statuizioni non illegittime, concordate dalle parti e recepite dal giudice precludono la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7901 del 12 agosto 1997
«In tema di impugnazioni, l'art. 571 comma terzo del codice di rito attualmente in vigore riconosce al difensore al momento del deposito del provvedimento, senza specificarne la qualità, a differenza dell'art. 192 del codice abrogato, la facoltà di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8576 del 24 settembre 1997
«Il giudice dell'impugnazione, allorché accolga l'appello dell'imputato relativamente a circostanze o a reati concorrenti, anche se unificati dalla continuazione, ha il solo obbligo di diminuire corrispondentemente la pena complessiva irrogata e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12184 del 23 novembre 1998
«In materia di termini per l'impugnazione, allorché nel dispositivo della sentenza letto in udienza venga espressamente richiamata la disposizione dell'art. 544 comma 3 c.p.p. e, tuttavia, manchi l'indicazione del termine, superiore a quello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1379 del 19 maggio 1998
«In tema di ricusazione, qualora il giudice di merito abbia ritenuto la manifesta infondatezza dell'istanza ed abbia, conseguentemente, dichiarato l'inammissibilità con provvedimento adottato de plano, non sussiste l'interesse a proporre ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1544 del 2 giugno 1998
«In tema di delitto di associazione mafiosa strettamente connesso con l'attività politica e/o con l'utilizzazione di cariche amministrative di vertice o, comunque, di rilievo in enti pubblici, il giudice, ai fini della emissione di una misura...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1602 del 4 giugno 1998
«A norma dell'art. 666, comma 6, c.p.p. al procedimento di esecuzione sono applicabili le disposizioni sull'impugnazione, ed in particolare quella di cui all'art. 597, comma primo, in tema di appello, ripetuta al comma primo dell'art. 609 per il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1668 del 20 maggio 1998
«In sede di impugnativa dell'ordinanza di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare per ritenuta particolare complessità del dibattimento, ex art. 304, comma secondo, c.p.p., non è consentita la proposizione di questioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2631 del 27 febbraio 1998
«Nel caso di impugnazione dell'imputato su punti della decisione diversi da quello concernente l'affermazione di responsabilità non si forma, con riguardo a quest'ultimo, il giudicato (come invece avviene nel caso di annullamento con rinvio sempre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2788 del 4 marzo 1998
«La procedura della definizione concordata della pena, di cui all'art. 599, comma quarto, c.p.p. presuppone che l'imputato, nel concordare con il pubblico ministero la nuova determinazione della pena, rinunzi contestualmente a tutti gli altri...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4171 del 6 aprile 1998
«La mancanza, nell'atto di impugnazione, dei requisiti prescritti dall'art. 581 c.p.p., compreso quello della specificità dei motivi, rende l'atto medesimo inidoneo ad introdurre il nuovo grado di giudizio ed a produrre, quindi, quegli effetti cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4467 del 9 dicembre 1998
«La decisione del giudice di merito che abbia applicato in sentenza il condono al di fuori dei casi consentiti dalla legge può essere emendata in sede di cognizione solo attraverso il giudizio di impugnazione, attivabile dal P.M. che abbia proposto...»
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Cassazione penale, Sez. VII, sentenza n. 563 del 3 aprile 1998
«L'operatività di preclusioni processuali quali previste, in materia di impugnazioni, dagli artt. 597, comma 1, 606, comma 3, e 609, comma 1, c.p.p., a differenza di quanto si verifica con riguardo alla formazione progressiva del giudicato,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5764 del 15 maggio 1998
«La maggiorazione, da parte del giudice dell'impugnazione, della percentuale di aumento per la continuazione applicata dal giudice di primo grado, non costituisce violazione del divieto di reformatio in pejus, qualora la pena complessiva irrogata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6558 del 4 giugno 1998
«Nel caso in cui, nel procedimento di appello, uno dei coimputati scelga il rito cui all'art. 599, comma quarto (cosiddetto patteggiamento in appello), raggiungendo l'accordo sull'accoglimento in tutto o in parte dei motivi di ricorso, con rinuncia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8418 del 17 luglio 1998
«Poiché l'art. 597, comma 5, c.p.p. consente al giudice d'appello di applicare d'ufficio le attenuanti generiche, l'omessa deduzione con i motivi di impugnazione di specifiche doglianze circa la mancata concessione in primo grado delle attenuanti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12356 del 30 ottobre 1999
«La disposizione della confisca da parte del giudice di appello in assenza di una precedente statuizione al riguardo da parte del giudice di primo grado e di una impugnazione del pubblico ministero, costituisce reformatio in pejus della decisione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13263 del 17 novembre 1999
«In sede di impugnazione l'immediata declaratoria delle cause contemplate dall'art. 129 c.p.p. presuppone che il giudice sia investito della cognizione del processo, il che non si verifica nel caso di gravame originariamente inammissibile: questo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2925 del 20 maggio 1999
«L'inosservanza del termine di cinque giorni previsto dall'art. 309, comma quinto, c.p.p., e decorrente dal giorno di presentazione dell'istanza di riesame al tribunale, comporta la perdita di efficacia dell'ordinanza che dispone la misura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 365 del 8 marzo 1999
«In tema di riesame del sequestro preventivo, va riconosciuta la legittimazione all'impugnazione in favore dell'indagato che, sebbene non sia proprietario del bene, ne abbia comunque la disponibilità. Ed invero, l'interesse diretto ed attuale ai...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6514 del 25 maggio 1999
«La sospensione condizionale non può risolversi in un pregiudizio per l'imputato in termini di compromissione del carattere personalistico e rieducativo della pena; l'interesse all'impugnazione, condizionante l'ammissibilità del ricorso, si...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7018 del 3 giugno 1999
«Nel giudizio di legittimità non può essere dichiarata la prescrizione di un reato laddove in punto di responsabilità, ritenuta ed accertata, si sia determinato il giudicato prima del maturarsi del termine di prescrizione, sussistendo il limite del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 727 del 7 aprile 1999
«Atteso il principio secondo cui deve riguardarsi come inammissibile per mancanza di attuale interesse qualsiasi impugnazione che non si collochi nella prospettiva dell'eliminazione di un effetto primario e diretto del provvedimento impugnato, deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 728 del 27 aprile 1999
«In tema di misure interdittive, non sussiste interesse alla impugnazione avverso il provvedimento applicativo qualora la misura, per qualunque ragione, abbia perso medio tempore efficacia. L'interesse a impugnare, di cui all'art. 568, comma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 850 del 7 aprile 1999
«Qualora sia proposto ricorso per cassazione da parte dell'imputato avverso ordinanza del tribunale, quale giudice del dibattimento, di rigetto di istanza di scarcerazione per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare con riserva dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8676 del 7 luglio 1999
«L'interesse all'impugnazione del provvedimento di concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena — condizionante l'ammissibilità del ricorso — si configura tutte le volte in cui detto provvedimento sia idoneo a produrre in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12369 del 30 novembre 2000
«La prescrizione del reato, maturatasi nel corso del giudizio di secondo grado promosso da uno degli imputati, può operare, in virtù dell'effetto estensivo dell'impugnazione, anche a favore di altro imputato non appellante, solo a condizione che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12505 del 1 dicembre 2000
«In tema di risarcimento dei danni derivanti da reato, è irrilevante la mancata citazione di uno tra i responsabili civili, atteso che la scelta del soggetto al quale richiedere il predetto risarcimento spetta alla parte danneggiata e che,...»