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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4667 del 11 ottobre 1996
«Non va pronunciata condanna alle spese del ricorrente il cui ricorso sia stato dichiarato inammissibile per mancata presentazione dei motivi, allorché gli giovi l'accoglimento dell'impugnazione del procuratore generale. (Fattispecie relativa alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19209 del 4 settembre 2009
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto sulla base di una procura alle liti conferita dal procuratore di una società dichiarata fallita successivamente al rilascio della procura in favore del rappresentante, ma anteriormente al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3097 del 10 ottobre 1992
«In tema di estradizione, è ricorribile per cassazione il provvedimento con il quale il presidente della corte d'appello, su richiesta dell'autorità governativa per il tramite del procuratore generale, dispone la proroga del termine di perenzione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1233 del 20 aprile 1995
«Il provvedimento con il quale il magistrato di sorveglianza, a fronte della richiesta, da parte del pubblico ministero, di conversione di pena pecuniaria per insolvibilità di condannato irreperibile, declini la competenza propria e di qualsiasi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1254 del 7 settembre 1970
«Il ricorso per cassazione avverso le sentenze pronunciate dalla corte di appello, a norma dell'art. 144 della legge fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267) in tema di riabilitazione civile del fallito, deve essere notificato a pena di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 51083 del 18 dicembre 2013
«In tema di procedimento di sorveglianza, qualora dopo la presentazione da parte del condannato dell'istanza di accesso ad una misura alternativa alla detenzione, sopraggiungano altre istanze volte ad incidere sulla medesima misura o comunque siano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1715 del 28 aprile 1995
«Davanti al magistrato di sorveglianza le funzioni di pubblico ministero sono esercitate dal procuratore della Repubblica presso il tribunale della sede dell'ufficio di sorveglianza, di guisa che legittimato a proporre impugnazione avverso un suo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2561 del 12 settembre 1992
«La mancanza di una specifica motivazione della richiesta di inammissibilità del ricorso presentata dal procuratore generale è irrilevante, non essendo tale requisito imposto o richiesto dalla normativa vigente.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 389 del 14 gennaio 1998
«In tema di false dichiarazioni a pubblico ufficiale (art. 495 c.p.) è affetta da vizio logico di motivazione la sentenza che escluda l'elemento psicologico del reato per ignoranza da parte dell'imputato di una precedente sentenza dichiarativa di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23185 del 12 maggio 2011
«È irrilevante, e non costituisce causa di nullità, la mancanza, nella requisitoria scritta presentata dal Procuratore Generale ai sensi dell'art. 611 c.p.p., dei motivi posti a fondamento della richiesta di dichiarare inammissibile il ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18046 del 19 aprile 2004
«In tema di patteggiamento, il semplice errore di calcolo nella determinazione finale della pena, sulla quale si forma il consenso delle parti, non può costituire valido motivo di ricorso per cassazione, essendo da escludere, in detta ipotesi, che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6093 del 24 febbraio 2000
«...a suo tempo, proposta dal Procuratore generale presso una Corte di appello, il quale aveva poi, tempestivamente, rinunciato al ricorso, con apposita dichiarazione, che, tuttavia, non era stata inserita nel fascicolo inviato alla Suprema Corte.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15959 del 29 novembre 1990
«Nel caso in cui sia stata processata la persona vera, ma erroneamente generalizzata con le indicazioni personali di altro soggetto e non sia stato sperimentato l'istituto della correzione di errore materiale, tale situazione processuale non può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9015 del 5 marzo 2010
«È inammissibile il ricorso straordinario per errore di fatto proposto dall'imputato avverso l'ordinanza con cui la Corte di cassazione abbia dichiarato l'inammissibilità di un'istanza di rimessione del processo formulata ex art. 45 c.p.p., atteso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20135 del 29 aprile 2004
«...non si possa ovviare neanche con la procedura prevista dall'art. 625 bis c.p.p. in mancanza di ricorso straordinario proposto dal Procuratore generale presso la Corte suprema, unica parte legittimata ad attivarla dopo la morte del condannato).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35186 del 21 ottobre 2002
«La declaratoria di inammissibilità del ricorso straordinario per errore materiale o di fatto previsto dall'art. 625 bis c.p.p. — al pari di quella di inammissibilità della richiesta di revisione, ai sensi dell'art. 634, comma 1, c.p.p. — non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34923 del 17 ottobre 2002
«Il ricorso straordinario per errore materiale o di fatto, previsto dall'art. 625 bis c.p.p., siccome proponibile (oltre che dal procuratore generale) solo dal condannato, è inammissibile qualora venga presentato dal difensore che non sia munito di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7038 del 14 giugno 2000
«Una volta che il P.M. abbia proposto impugnazione avverso una sentenza inappellabile a norma dell'art. 593, comma terzo, c.p.p., la corte di merito deve astenersi dal decidere e limitarsi a qualificare come ricorso l'impugnazione stessa,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5895 del 24 marzo 2004
«Il ricorso per riassunzione del processo interrotto per la morte di una delle parti deve contenere, ai sensi dell'art. 303, secondo comma, c.p.c., gli «estremi della domanda», per esigenze di conoscenza da parte degli eredi (e ciò a differenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11155 del 12 novembre 1997
«Verificatasi l'interruzione del processo per effetto della morte di una parte — costituita a mezzo di procuratore — la notificazione dell'atto riassuntivo, entro l'anno della morte, agli eredi della parte defunta, considerati collettivamente ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14100 del 23 settembre 2003
«In tema di riassunzione del processo interrotto, i soggetti già costituiti nella fase precedente all'interruzione, i quali, a seguito della riassunzione ad opera di altra parte, si presentino all'udienza a mezzo del loro procuratore, non possono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3623 del 24 febbraio 2004
«L'interruzione del processo dovuta alla morte del procuratore costituito di una delle parti si verifica ope legis e, in virtù, del combinato disposto degli artt. 304 e 298, primo comma, c.p.c., comporta la preclusione del compimento di ogni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3279 del 16 aprile 1997
«La morte (come la radiazione o la sospensione) dell'unico procuratore, a mezzo del quale una parte è costituita nel giudizio di merito, (intervenuta nel caso di specie tra l'udienza di precisazione delle conclusioni e quella di discussione)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 773 del 15 gennaio 2013
«La morte o la perdita della capacità processuale della parte costituita, dichiarata in udienza o notificata alle altre parti dal suo procuratore, produce, ai sensi dell'art. 300, comma secondo, c.p.c., l'effetto automatico dell'interruzione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4851 del 26 marzo 2012
«In tema di interruzione del processo per morte del procuratore costituito, non costituisce mezzo di conoscenza legale dell'evento interruttivo per le altre parti il telegramma inviato dalla parte rappresentata all'organo giudiziario per comunicare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14691 del 29 dicembre 1999
«L'art. 305 c.p.c. — a seguito delle sentenze n. 139 del 1967, n. 178 del 1970, n. 159 del 1971 e n. 36 del 1976 della Corte costituzionale — deve essere interpretato nel senso che il termine per la riassunzione o la prosecuzione del processo,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7443 del 20 marzo 2008
«L'evento della morte o della perdita della capacità processuale della parte costituita che sia dichiarato in udienza o notificato alle altre parti dal procuratore della stessa parte colpita da uno di detti eventi produce, ai sensi dell'art. 300,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2340 del 19 marzo 1996
«Mentre l'irritualità della continuazione del processo, nonostante la sua interruzione a seguito della morte del procuratore di una delle parti, può essere fatta valere soltanto dalla parte colpita dall'evento interruttivo, essendo l'interruzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 858 del 26 gennaio 2000
«È nulla per violazione dell'art. 309 c.p.c. la sentenza emessa a seguito di un giudizio di appello nel corso del quale la causa sia stata assegnata a decisione nonostante la comparizione alla prima udienza, per l'appellante, non del procuratore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8194 del 4 aprile 2013
«Qualora uno degli eventi idonei a determinare l'interruzione del processo (nella specie, il raggiungimento della maggiore età da parte di minore costituitosi in giudizio a mezzo dei suoi legali rappresentanti) si verifichi nel corso del giudizio...»