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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5394 del 12 maggio 1993
«Il principio secondo cui l'art. 346 c.p.c. (decadenza dalle domande e dalle eccezioni non riproposte in appello) non si applica con riferimento alle questioni rilevabili d'ufficio deve coordinarsi con il sistema delle preclusioni e con l'art. 342...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6776 del 17 giugno 1993
«La richiesta di ufficio del regolamento di competenza, ex art. 45 c.p.c., presuppone un conflitto virtuale negativo, in tema di competenza inderogabile, tra il giudice originariamente investito, che abbia dichiarato la propria incompetenza,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 703 del 21 gennaio 1993
«...che la sua erronea proposizione davanti a quest'ultimo implica la necessità di rilievo, anche di ufficio, da parte del medesimo, della propria incompetenza in favore di quella del primo giudice e non già l'inammissibilità della revocazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9401 del 7 settembre 1993
«Tra le questioni rilevabili d'ufficio non può esser compresa quella relativa alla inosservanza da parte del giudice di rinvio del regime delle preclusioni nascenti dalla pronuncia di cassazione, atteso che queste, a differenza di quella derivante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1187 del 5 febbraio 1994
«...di regolamento, atteso che non inerisce alla ripartizione della funzione giurisdizionale fra uffici giudiziari distinti, secondo criteri di materia, valore o territorio, ma attiene alla suddivisione di compiti fra componenti del medesimo ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1887 del 25 febbraio 1994
«Il riesame di ufficio, da parte del giudice dell'impugnazione, della questione di giurisdizione risolta sfavorevolmente alla parte vittoriosa è consentito solo quando non si sia formato il giudicato sul punto, come nel caso in cui essendo stata la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2707 del 22 marzo 1994
«...ereditario, tra le azioni relative all'ufficio dell'esecutore testamentario, accanto a quelle dirette ad accertare i diritti successori delle parti e ad individuare le persone alle quali l'esecutore deve consegnare i beni e rendere i conti.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2796 del 23 luglio 1994
«Per soddisfare il requisito («esposizione sommaria dei fatti di causa») prescritto, a pena d'inammissibilità (rilevabile d'ufficio), dall'art. 366, primo comma, n. 3, c.p.c., mentre non è necessario che l'esposizione dei fatti costituisca una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 32 del 5 gennaio 1994
«Né l'esame di tale questione può essere compiuto dal giudice di appello ai sensi dell'art. 1421 c.c., in base al principio della rilevabilità d'ufficio della nullità in ogni stato e grado del giudizio, ove detto giudice non abbia la possibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3795 del 21 aprile 1994
«Nel giudizio di rinvio dalla Cassazione non può essere eccepita o rilevata di ufficio la non integrità del contraddittorio a causa di una esigenza originaria di litisconsorzio (art. 102 c.p.c.) quando tale questione non sia stata dedotta con il...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 51 del 20 gennaio 1994
«Il deposito presso la Corte di cassazione della richiesta, ex art. 369, ultimo comma c.p.c., al giudice a quo di trasmissione alla Corte stessa del fascicolo di ufficio relativo alla controversia conclusasi con la sentenza impugnata, non deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5666 del 10 giugno 1994
«L'eccezione di tardività del disconoscimento della scrittura privata, avendo natura sostanziale e non essendo, di conseguenza, suscettibile di rilievo di ufficio, deve essere sollevata, ove il disconoscimento sia avvenuto in sede di precisazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6416 del 7 luglio 1994
«Il secondo comma dell'art. 416 c.p.c., disponendo che il convenuto in una controversia di lavoro deve, a pena di decadenza, proporre nella memoria di costituzione (anche tardiva) le eccezioni processuali e di merito (oltre che le eventuali domande...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7213 del 3 agosto 1994
«...ricavato dell'esecuzione, con la conseguenza che la questione della non integrità del contraddittorio, per la mancata evocazione del debitore (e la conseguente nullità della sentenza), può essere rilevata d'ufficio anche in sede di legittimità.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9929 del 23 novembre 1994
«In tema di invalidità pensionabile, il consulente tecnico di ufficio non ha l'obbligo di procedere a riscontri strumentali quando l'esame clinico abbia chiaramente escluso l'attuale persistenza della patologia attestata da pregressi accertamenti,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1075 del 28 gennaio 1995
«Il ricorso per cassazione con il quale la parte, senza dolersi della mancanza di un'esauriente e pertinente risposta, ad opera del giudice di secondo grado, alle deduzioni proposte con l'atto di appello, censuri la motivazione della sentenza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1131 del 1 febbraio 1995
«Il principio che nega alla morte o alla perdita della capacità della parte o del difensore effetti giuridici nel giudizio in cassazione, caratterizzato dall'impulso di ufficio e, perciò, sottratto alle disposizioni degli artt. 299 e 300 c.p.c., è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 115 del 4 gennaio 1995
«Tale controllo, riguardando l'ordine del processo, rientra tra i poteri ufficiosi del giudice, esercitabili in ogni stato e grado del processo e, nel giudizio di cassazione, può essere effettuato mediante l'esame diretto degli atti processuali, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11555 del 6 novembre 1995
«L'eccezione di illegittimità costituzionale, se può essere proposta per la prima volta in sede di legittimità (e quivi essere sollevata d'ufficio) deve essere rilevante agli effetti della decisione della causa, e cioè deve avere una portata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1222 del 2 febbraio 1995
«Il giudice del merito ha il potere-dovere di qualificare giuridicamente la domanda sulla base dei fatti dedotti dalla parte, indipendentemente dall'esattezza del nomen iuris attribuitole nell'atto introduttivo e in genere delle prospettazioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1791 del 18 febbraio 1995
«...della controversia solo se il documento sia stato ritualmente prodotto in giudicato e cioè posto nella reale disponibilità dell'ufficio per essere inserito nel fascicolo di parte con l'adempimento delle formalità previste dall'art. 74 att. c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1803 del 18 febbraio 1995
«...giudiziale, e che siano stati da lui trascurati sulla base dell'erroneo presupposto che da altri atti del processo (nella specie dalla relazione del consulente tecnico d'ufficio) risultasse una certa rappresentazione dello stesso fatto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2431 del 2 marzo 1995
«...diversa composizione dell'organo decidente può dar luogo a nullità della sentenza, risolvendosi eventuali contrasti ed omissioni con la necessaria prevalenza delle risultanze del fascicolo d'ufficio riguardanti la pronunzia del dispositivo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2877 del 13 marzo 1995
«Conseguentemente, una volta che siano stati indicati come causa della malattia specifici fattori patogeni connessi alle caratteristiche dell'attività lavorativa, e sull'effettività e incidenza di tali caratteristiche si sia esercitato il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 301 del 12 gennaio 1995
«I principi generali dell'ordinamento in materia di processo per cassazione, soprattutto quello che impone che la funzione giurisdizionale di legittimità sia esercitata attraverso l'individuazione delle censure espresse nei motivi di ricorso e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3073 del 16 marzo 1995
«Nei casi di cassazione per error in judicando in jus (art. 360 n. 3 c.p.c.), il giudice del rinvio deve uniformarsi al principio di diritto indicato (art. 384 c.p.c.) e, nell'applicarlo, deve attenersi agli accertamenti di fatto già compiuti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 398 del 13 gennaio 1995
«Il principio generale secondo cui lo ius superveniens che introduca una nuova disciplina del rapporto in contestazione è rilevabile, anche d'ufficio, in ogni stato e grado del processo incontra nel giudizio di legittimità le limitazioni connesse...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 552 del 19 gennaio 1995
«Tale eccezione — che configura un'eccezione in senso stretto non perfettamente coincidente con quella (avente anch'essa natura di eccezione in senso stretto) di decadenza del lavoratore dal diritto d'impugnare la rinuncia e la transazione — va...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5624 del 23 maggio 1995
«Allorquando l'inesistenza giuridica dell'atto esecutivo non è dichiarata d'ufficio del giudice dell'esecuzione, è necessario, perché possa avvenire tale dichiarazione, che sia proposta un'opposizione, la quale, poiché non investe il diritto a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5748 del 25 maggio 1995
«Al fine di far valere, ex art. 360, n. 5, c.p.c., il vizio di omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione su punti decisivi della controversia prospettati dalle parti o rilevabili d'ufficio, è necessario che il ricorrente indichi...»