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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 50000 del 30 dicembre 2009
«La disciplina dettata dall’art. 297, comma 3, c.p.p. per il caso di c.d. “contestazione a catena” può trovare applicazione solo con riguardo alla fase delle indagini preliminari e non già nel corso del dibattimento ovvero quando sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6841 del 18 febbraio 2004
«...legge (in motivazione, la Corte ha chiarito che l'«omissione» legislativa si giustifica, in quanto solo nella fase delle indagini preliminari si pone la concreta esigenza di evitare possibili elusioni dei termini di durata delle misure cautelari).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42271 del 17 dicembre 2002
«...atti» e della conseguente retrodatazione di efficacia dell'ulteriore provvedimento, la rilevanza delle sole acquisizioni precedenti alla prima ordinanza, qualora quella successiva sia emanata in pendenza della fase delle indagini preliminari.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8631 del 1 marzo 2001
«L'ordinanza che dispone una misura cautelare personale, per fatti diversi e anteriori a quelli oggetto di altro provvedimento restrittivo, viola il divieto delle «contestazioni a catena» solo se tra i fatti sia stata accertata in concreto la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3268 del 15 giugno 1999
«L'art. 390, comma 1, c.p.p., che prevede per la convalida dell'arresto o del fermo la competenza del giudice per le indagini preliminari del luogo dove l'arresto o il fermo è stato eseguito e l'art. 391, comma 5, stesso codice, che prevede la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5901 del 23 dicembre 1996
«La norma contenuta nell'ultima parte dell'art. 297, comma terzo, c.p.p., secondo la quale «la disposizione non si applica relativamente alle ordinanze per fatti non desumibili dagli atti prima del rinvio a giudizio disposto per il fatto con il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 481 del 14 marzo 1995
«...già di decisione né esplicita né implicita, su cui fonda la richiesta di revoca. Ne consegue che l'istante non può dolersi se il giudice per le indagini preliminari si sia limitato a decidere soltanto sul fatto addotto nella richiesta di revoca.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 456 del 21 marzo 1992
«Con la conseguenza che è illegittima l'iniziativa officiosa del giudice per le indagini preliminari il quale, in mancanza di una richiesta del pubblico ministero, disponga modalità più gravose di applicazione della misura. (Nella specie, il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40917 del 31 ottobre 2008
«...misura, qualora nelle more il giudice delle indagini preliminari, ai sensi dell'art. 299 c.p.p., abbia ulteriormente disposto la sostituzione dell'originaria misura cautelare con quella degli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 235 del 23 febbraio 1993
«Le condizioni processuali, espressamente previste dalla legge, che legittimano il giudice per le indagini preliminari alla emissione dei provvedimenti in materia di misure cautelari, nello stesso momento in cui il provvedimento viene emesso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3631 del 16 settembre 1994
«Il conflitto (negativo) insorto tra il giudice delle indagini preliminari, che abbia già emesso il decreto che dispone il giudizio ma sia ancora nel possesso degli atti (per gli adempimenti successivi), e il giudice del dibattimento, che non abbia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8 del 23 febbraio 2000
«...non può essere applicata una misura cautelare, per lo stesso fatto, nei confronti dell'imputato prosciolto prima che, emerse nuove fonti di prova, sia pronunciata dal giudice per le indagini preliminari la revoca della sentenza medesima.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4722 del 24 ottobre 1995
«Ne consegue che tale nullità non può essere fatta valere con ricorso diretto per cassazione, ma deve essere dedotta davanti al giudice per le indagini preliminari e, in caso di rigetto dell'istanza di scarcerazione, la relativa ordinanza deve...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9037 del 7 settembre 1991
«...la cessazione dell'efficacia della custodia cautelare — disposta nella fase delle indagini preliminari a norma dell'art. 302 nuovo c.p.p. — per omesso interrogatorio dell'imputato nei termini di cui all'art. 294, comma primo stesso codice.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 146 del 28 febbraio 1992
«La misura cautelare della custodia in carcere, divenuta inefficace per omesso interrogatorio della persona sottoposta alle indagini nel termine previsto dall'art. 294 c.p.p., può essere nuovamente adottata, su richiesta del pubblico ministero,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31338 del 19 agosto 2005
«...in senso favorevole all'imputato, del termine di durata massima della custodia cautelare calcolato, per la precedente fase delle indagini preliminari, sulla base della pena prevista dalla legge per il reato per cui si procedeva. (Mass. redaz.).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21914 del 30 maggio 2001
«...non rientra fra le ipotesi di regressione del procedimento ad altra fase previste dall'art. 303, comma 2, c.p.p. e non dà luogo, quindi, a decorrenza ex novo dei termini di custodia cautelare previsti per la fase delle indagini preliminari.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3521 del 21 giugno 1999
«Nel caso di regressione del procedimento ad una fase diversa, con conseguente decorso ex novo dei termini di durata massima della custodia cautelare previsti per quella fase, ai sensi dell'art. 302, comma 2, c.p.p., deve tenersi conto, qualora...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 465 del 21 marzo 1995
«Ne consegue che, verificandosi la regressione del procedimento alla fase delle indagini preliminari in conseguenza della declaratoria di nullità del decreto che dispone il giudizio, i termini di durata della custodia cautelare relativi alla detta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3525 del 23 marzo 1994
«...locuzione «per altra causa» è compresa anche l'ipotesi che il procedimento regredisca dalla fase del giudizio dinanzi al tribunale a quella degli atti preliminari dinanzi al Gip, non escluse le indagini di competenza del pubblico ministero).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 352 del 14 marzo 1994
«Verificatosi, a seguito di declaratoria di nullità dell'udienza preliminare, il regresso del procedimento alla fase delle indagini preliminari, i termini di durata della custodia cautelare relativi a detta ultima fase iniziano nuovamente a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4597 del 5 maggio 1993
«...a quella degli atti preliminari dinanzi al Gip, da cui non sono escluse le indagini di competenza del pubblico ministero, posto che il termine di durata massima della custodia cautelare è fatto decorrere dall'inizio della custodia della misura.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 149 del 17 febbraio 2000
«Invero, anche in tal caso, conserva piena autonomia la separazione delle fasi, i cui termini di custodia cautelare vanno calcolati, per ciascuna di esse, sommando tra di loro i periodi di carcerazione sofferti nella medesima fase. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5057 del 14 gennaio 1997
«Peraltro, quando per dichiarazione d'incompetenza gli atti regrediscono alla fase delle indagini preliminari, i termini di durata massima della custodia cautelare decorrono nuovamente dalla data di emissione della misura, disposta in sostituzione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2284 del 18 luglio 1995
«...la scadenza suddetta, rientra viceversa nella competenza funzionale del giudice per le indagini preliminari, davanti al quale le relative questioni devono essere dedotte ed il cui provvedimento è soggetto all'appello di cui all'art. 310 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29059 del 18 luglio 2001
«Qualora, nel corso delle indagini preliminari, il giudice disponga la trasmissine degli atti al pubblico ministero presso altro giudice, ritenuto competente, si dà luogo ad una situazione inquadrabile nelle previsioni di cui all'art. 303, comma 2,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41269 del 20 novembre 2001
«Ai fini del computo dei termini di durata della custodia cautelare, nella determinazione della pena prevista per il reato per cui si procede si tiene conto anche delle circostanze attenuanti ad effetto speciale, purché esse figurino ab initio nel...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1246 del 6 giugno 1997
«Ai fini del computo dei termini di durata massima della custodia cautelare nella fase delle indagini preliminari, allorquando il pubblico ministero, nell'esercitare l'azione penale con la richiesta di rinvio a giudizio, muta l'originaria...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1886 del 4 giugno 1997
«Ai fini del computo dei termini di durata massima della custodia cautelare deve farsi riferimento ai reati per i quali si procede nella fase presa in considerazione, perciò il proscioglimento con la sentenza di primo grado per alcune delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4290 del 25 gennaio 1993
«La derubricazione del reato intervenuta con la sentenza di condanna di primo grado non può retroagire operando sui termini massimi di custodia cautelare relativi alla fase delle indagini preliminari, ma opera sui termini relativi alle fasi...»