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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 670 del 1 dicembre 1989
«Con riguardo a sentenza resa dalla Corte di cassazione, si deve escludere che la parte, la quale deduca il difetto di segretezza della camera di consiglio e la mancata lettura in udienza del dispositivo di decisione in materia di lavoro e veda poi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10585 del 5 novembre 1990
«Nell'ipotesi di annullamento per violazione o falsa applicazione di norme di diritto e per vizi di motivazione, la circostanza che la potestas iudicandi del giudice di rinvio sia limitata — in mancanza di novità derivanti dalla sentenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10632 del 6 novembre 1990
«Il divieto di proporre l'eccezione di prescrizione per la prima volta in sede di rinvio, ai sensi dell'art. 394 terzo comma c.p.c., può trovare deroga quando la sentenza di cassazione abbia dato una diversa definizione del rapporto dedotto in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11678 del 5 dicembre 1990
«Il ricorso incidentale, ancorché l'art. 371, primo comma, c.p.c. prescriva che esso debba essere proposto con l'atto contenente il controricorso, può essere proposto, non essendo detta modalità da considerare essenziale, anche con atto a sé...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12177 del 27 dicembre 1990
«Salva l'ipotesi della concessa rimessione in termini, prevista dall'art. 294 c.p.c., il convenuto contumace che si costituisce dopo che l'altra parte ha ottenuto l'ammissione della prova testimoniale, non può più proporre la prova contraria...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8010 del 8 agosto 1990
«Il lodo per biancosegno configura un arbitrato irrituale, caratterizzato dal fatto che le parti conferiscono ad arbitri l'incarico di determinare il contenuto sostanziale di un accordo per la composizione di una lite tra loro insorta,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8399 del 18 agosto 1990
«La sentenza con cui il giudice dichiara l'improponibilità della domanda per essere stata la controversia deferita in forza di clausola compromissoria ad arbitrato irrituale, è una pronuncia di merito, non sulla competenza, come tale non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 978 del 10 febbraio 1990
«La regola enunciata dall'art. 394, comma terzo, c.p.c., per cui le parti possono prendere nel giudizio di rinvio conclusioni nuove se ne sorge la necessità a seguito della sentenza di cassazione opera quante volte la sentenza della cassazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12249 del 15 novembre 1991
«L'art. 1463 c.c., in base al quale l'impossibilità sopravvenuta (totale) della prestazione non imputabile a una delle parti a norma dell'art. 1256 c.c. opera anche con riguardo al contratto di lavoro, in cui può tradursi nel licenziamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7272 del 3 luglio 1991
«La prevenzione operata con l'impugnazione principale fa sì che ogni altra impugnazione debba essere proposta nelle forme del ricorso incidentale, per cui la parte intimata con il ricorso principale non può più avvalersi a tal fine del termine...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7487 del 6 luglio 1991
«La parte concretamente vittoriosa nel giudizio di appello non ha l'onere di proporre ricorso incidentale per far valere domande o eccezioni non accolte dal giudice del merito, rispetto alle quali siano pregiudiziali o preliminari o alternative le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8821 del 13 agosto 1991
«La mancata dichiarazione di contumacia della parte costituitasi mediante procuratore privo di ius postulandi non esclude la situazione di effettiva contumacia della parte medesima e, quindi, la sua possibilità di chiedere – ove ricorrano le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10975 del 8 ottobre 1992
«Qualora nel giudizio di primo grado sia stata proposta, con la domanda principale, altra domanda in via subordinata, l'appellato vittorioso, in seguito all'accoglimento della prima, è tenuto a riproporre espressamente nel giudizio di impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12200 del 12 novembre 1992
«Il presidente del comitato di gestione di una unità sanitaria locale, al quale tale comitato, con delibera emanata in via d'urgenza e dichiarata immediatamente esecutiva, abbia conferito autorizzazione a proporre opposizione ad un decreto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13444 del 18 dicembre 1992
«La notificazione dell'appello, a titolo di litis denuntiatio, nei confronti della parte di una causa scindibile, consente a questa di proporre gravame incidentale nei modi e nei termini di cui all'art. 343 c.p.c., sempre che non siano scaduti gli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4850 del 22 aprile 1992
«L'obbligo del giudice di appello, nel processo del lavoro, di disporre d'ufficio nuovi mezzi di prova in ossequio al principio di tendenziale ricerca della verità materiale, che impronta tale rito, sussiste solo nel caso in cui il materiale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8537 del 18 giugno 1992
«Qualora la sentenza di primo grado costitutiva a favore del promissario acquirente, ai sensi dell'art. 2932 c.c., del trasferimento della metà della proprietà di un fondo in regime di comunione fra coniugi, sia stata impugnata dal coniuge del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1309 del 3 febbraio 1993
«Il cittadino italiano può sempre essere convenuto, senza alcuna limitazione, davanti al giudice nazionale, da parte dello straniero, senza che tale qualità dell'attore, implichi la restrizione della giurisdizione italiana alle sole domande che il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19525 del 20 dicembre 1993
«Gli accordi collettivi nazionali per l'uniforme trattamento economico e normativo, nell'intero territorio nazionale, del personale sanitario a rapporto convenzionale, stipulati ai sensi dell'art. 48 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 (istitutiva...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2052 del 20 febbraio 1993
«L'art. 389 c.p.c. autorizza a proporre davanti al giudice di rinvio, oltre le domande restitutorie o riparatorie conseguenti alla cassazione della sentenza di merito, ogni altra domanda che, sia pure in modo indiretto, si ricolleghi alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2444 del 26 febbraio 1993
«L'art. 704 c.p.c. nel disporre che le azioni possessorie per fatti che avvengano durante la pendenza del giudizio petitorio devono essere proposte davanti al giudice di quest'ultimo, pone in essere una deroga per ragioni di connessione alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3914 del 1 aprile 1993
«Quando la querela di falso sia stata proposta in corso di causa per contestare che certe dichiarazioni siano state rese dalla parte o che certi fatti siano avvenuti in presenza del pubblico ufficiale, ed, in altri termini, per opporre la falsità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 578 del 18 gennaio 1993
«In base al combinato disposto degli artt. 132, primo comma, n. 4, e 360, primo comma, n. 5, c.p.c., il giudice d'appello, a fronte di una qualsiasi doglianza ritualmente formulata contro la decisione di primo grado, ha il dovere di riesaminare la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9135 del 28 agosto 1993
«La simulazione della quietanza, che è un atto unilaterale recettizio contenente la confessione stragiudiziale del pagamento di una somma determinata, presuppone, ai sensi dell'art. 1414, secondo comma, c.c., un precedente e coevo accordo, tra il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10148 del 28 novembre 1994
«La domanda diretta ad accertare l'avvenuta usucapione di un fondo comune richiede la presenza in causa di tutti i comproprietari in danno dei quali l'usucapione si sarebbe verificata. Pertanto, nel caso di tempestiva impugnazione della sentenza di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1983 del 26 febbraio 1994
«Nell'ipotesi in cui sia stato promosso da una delle parti del rapporto di lavoro il procedimento arbitrale previsto in tema di licenziamenti dal contratto collettivo per i dirigenti di imprese commerciali, l'effettiva volontà dell'altra parte di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2323 del 10 marzo 1994
«Gli aventi causa che, ai sensi del secondo comma dell'art. 404 c.p.c., possono proporre opposizione di terzo alla sentenza pronunciata tra altre parti, quando questa è l'effetto di dolo o collusione a loro danno, sono solo i successori a titolo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2335 del 10 marzo 1994
«Nel giudizio di impugnazione della deliberazione dell'assemblea della società, il socio, che non è stato parte del giudizio di primo grado, non è legittimato né ad impugnare la pronuncia resa inter alios né ad intervenire adesivamente in appello,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 370 del 17 gennaio 1994
«Nel caso in cui l'interesse a proporre l'appello incidentale sorga a seguito della impugnazione incidentale di parte diversa dall'appellante principale, il termine per la proposizione delle ulteriore impugnazione è costituito dalla udienza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3833 del 22 aprile 1994
«Alla parte nei cui confronti venga prodotta una scrittura privata (nella specie, testamento olografo) deve ritenersi consentita oltre la facoltà di disconoscerla, così facendo carico alla controparte di chiederne la verificazione addossandosi il...»