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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2733 del 25 giugno 1977
«La trascrizione del sequestro-pignoramento di autoveicoli - che, pur non essendo menzionata dall'art. 7 del R.D.L. 15 marzo 1927, n. 436, deve essere eseguita a norma degli artt. 2693 e 2694 c.c. - ha anch'essa, come la trascrizione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4926 del 4 maggio 1991
«Il credito dell'amministrazione finanziaria, avente ad oggetto l'Invim, relativa ad un immobile venduto in sede esecutiva in danno del debitore proprietario dell'immobile stesso e, come tale, soggetto passivo dell'imposta ai sensi dell'art. 4 del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17644 del 10 agosto 2007
«In tema di negozi dispositivi dell'ipoteca (presi in considerazione dal primo comma dell'art. 2843 c.c.) l'annotazione nei registri immobiliari del trasferimento, da farsi a margine dell'iscrizione ipotecaria, ha carattere necessario e, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3146 del 25 ottobre 1974
«A ciò non costituisce ostacolo la norma contenuta nell'art. 2916 n. 1 c.c. la quale stabilisce che nella distribuzione della somma ricavata dalla esecuzione non si tiene conto delle ipoteche, anche se giudiziali, iscritte dopo il pignoramento,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7707 del 2 aprile 2014
«Nell'espropriazione immobiliare, conclusa la fase della vendita con il decreto di trasferimento, le doglianze per vizi ad esso anteriori, non fatte valere utilmente con i rimedi allo scopo apprestati, quale, in particolare, l'opposizione agli atti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8603 del 17 dicembre 1984
«Pertanto, nel processo esecutivo per espropriazione forzata immobiliare, devoluto al tribunale, l'intervento del creditore, per partecipare alla distribuzione della somma ricavata, ovvero anche, se munito di titolo esecutivo, per compiere o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2329 del 2 febbraio 2006
«La sospensione feriale dei termini processuali non si applica al procedimento di reclamo avverso i provvedimenti del giudice delegato in materia di liquidazione dell'attivo fallimentare, considerata la funzione di tale reclamo sostitutiva delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26185 del 6 dicembre 2011
«...chiude il processo di espropriazione presso terzi, mentre la disposizione in esame presuppone che vi sia una "somma ricavata" da distribuire, e che l'estinzione sopravvenuta ne impedisca la distribuzione, comportandone la restituzione al debitore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18538 del 3 settembre 2007
«In materia di esecuzione, la determinazione della somma di denaro da versare in sostituzione delle cose pignorate, che il giudice opera ai sensi dell'art. 495 c.p.c., comporta una valutazione sommaria delle pretese del creditore pignorante e dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15219 del 19 luglio 2005
«Ai fini dell'intervento nel processo esecutivo e della partecipazione alla distribuzione della somma ricavata, è sufficiente la titolarità di un credito liquido, cioè determinato nel suo ammontare, esigibile, ossia non soggetto a termine o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15932 del 20 settembre 2012
«Quando il debitore esecutato vanti a sua volta un credito nei confronti del creditore procedente, non può chiedere di sostituirsi a questi nella distribuzione della somma ricavata, ai sensi dell'art. 511 c.p.c., ma può soltanto opporsi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22409 del 19 ottobre 2006
«La domanda di sostituzione esecutiva ai sensi dell'art. 511 c.p.c. realizza il subingresso di uno o più creditori del creditore dell'esecutato nella sua posizione processuale e nel diritto al riparto della somma ricavata dall'esecuzione; le...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10617 del 3 maggio 2010
«La sospensione feriale dei termini processuali, prevista dall'art. 1 della legge n. 742 del 1969, non si applica alle opposizioni relative alla distribuzione della somma ricavata in sede di esecuzione forzata, proposte ai sensi dell'art. 512...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5006 del 26 febbraio 2008
«In sede di distribuzione della somma ricavata dall'espropriazione forzata, la contestazione della sussistenza di uno o più crediti vantati dal creditore procedente, o dai creditori intervenuti, può essere proposta anche solo verbalmente davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5961 del 23 aprile 2001
«Quanto più non occorre stabilire, mediante l'opposizione di merito ex art. 615 c.p.c., se l'intero processo esecutivo debba in modo irreversibile venire meno per effetto di preclusioni o decadenze ricollegabili alla pretesa d'invalidità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1082 del 5 febbraio 1997
«Proposto da un creditore intervenuto nel procedimento di espropriazione forzata, qualora né il giudice abbia esaminato di ufficio l'ammissibilità dell'intervento con riferimento ai requisiti della certezza, esigibilità o liquidità del credito, né...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8845 del 14 agosto 1991
«L'ordinanza con la quale, nel procedimento previsto dall'art. 512 c.p.c. per la risoluzione delle controversie sulla distribuzione della somma ricavata, il giudice dell'esecuzione rimette le parti davanti al giudice competente per valore ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 789 del 11 ottobre 1994
«Poiché ne procedimento esecutivo l'onere delle spese processuali non segue il principio della soccombenza, come nel giudizio di cognizione, ma quello della soggezione del debitore all'esecuzione, il provvedimento di liquidazione delle spese,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1292 del 27 febbraio 1979
«Il requisito della certezza, liquidità ed esigibilità del credito costituisce una condizione di ammissibilità, in rito, dell'intervento nel processo esecutivo del creditore non munito di titolo esecutivo al fine della sua partecipazione alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2114 del 23 giugno 1972
«L'intervento del creditore nel processo di esecuzione è atto esecutivo prodromico al provvedimento di distribuzione della somma ricavata dalla vendita, a sua volta, anch'esso atto esecutivo. Il requisito della certezza, liquidità ed esigibilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15184 del 10 ottobre 2003
«Qualora l'intervento di un creditore nel processo esecutivo venga effettuato da un difensore che non sia munito dello ius postulandi, e, quindi, privo della capacità di compiere atti del processo, il ricorso per intervento deve ritenersi non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1954 del 14 maggio 1977
«Nel processo di esecuzione mobiliare, la distribuzione della somma ricavata dalla vendita dei beni pignorati secondo un piano concordato fra tutti i creditori aventi diritto alla partecipazione ed approvato dal pretore a norma dell'art. 541 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1929 del 25 febbraio 1994
«...del procedimento, derivando, peraltro, dall'eventuale accoglimento dell'opposizione, non già l'effetto di infirmare l'avvenuto trasferimento del bene, ma solo quello di paralizzare il procedimento di distribuzione della somma ricavata.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3465 del 27 maggio 1980
«A norma dell'art. 597 c.p.c. — secondo cui «la mancata comparizione alla prima udienza e in quella fissata a norma dell'art. 485 ultimo comma importa approvazione del progetto per gli effetti di cui all'articolo seguente» — l'assenza dei soggetti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2534 del 23 aprile 1982
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'ordinanza, con la quale il giudice dell'esecuzione, dopo che il tribunale abbia deciso eventuali contestazioni ed opposizioni avverso il progetto di distribuzione della somma ricavata dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2396 del 14 aprile 1980
«...in sede di distribuzione, a norma dell'art. 512 c.p.c., ma tende all'esclusione della distribuzione fra i creditori della somma ricavata dalla vendita di un bene costituente accessione dell'immobile aggiudicato a seguito della vendita forzata.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2135 del 17 luglio 1974
«Qualora nell'udienza fissata per l'esame del progetto di distribuzione della somma ricavata — depositato ai sensi dell'art. 596 c.p.c. — il giudice dell'esecuzione immobiliare, di fronte alla controversia insorta sull'ammissione di crediti...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 22310 del 26 ottobre 2011
«Pertanto, quando non occorra più stabilire, mediante l'opposizione di merito ex art. 615 c.p.c., se l'intero processo esecutivo debba venir meno in modo irreversibile per effetto di preclusioni o decadenze ricollegabili alla pretesa d'invalidità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1331 del 24 gennaio 2006
«La sospensione feriale dei termini processuali, prevista dall'art. 1 della legge n. 742 del 1969, non si applica ai giudizi in materia di opposizione all'esecuzione forzata, nozione da intendere nel senso più ampio, come categoria nella quale sono...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2664 del 26 maggio 1978
«L'opposizione tardiva di terzo con cui all'art. 620 c.p.c. può essere proposta finché non sia stato compiuto l'atto di distribuzione della somma ricavata dalla vendita. Conseguentemente, essendo tale atto compiuto soltanto con l'esecuzione...»