-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6727 del 5 agosto 1987
«Perché possa parlarsi di legato alimentare, come tale subordinato, per l'an e per il quantum , salvo diversa volontà del testatore, allo stato di bisogno del legatario, stante il richiamo fatto dall'art. 660 c.c. all'art. 438 dello stesso codice,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20509 del 30 settembre 2010
«L'obbligo di mantenimento dei figli minori ex art. 148 c.c. spetta primariamente e integralmente ai loro genitori sicché, se uno dei due non possa o non voglia adempiere al proprio dovere, l'altro, nel preminente interesse dei figli, deve far...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9326 del 16 dicembre 1987
«In applicazione del principio stabilito nell'art. 445 c.c., in materia di alimenti l'assegno di mantenimento è dovuto al coniuge separato a norma dell'art. 156 c.c. dalla data in cui i coniugi sono autorizzati a vivere separatamente dal presidente...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3202 del 15 maggio 1986
«In tema di assegno di mantenimento, nel rapporto fra coniugi separati, il principio, secondo il quale il relativo obbligo insorge dalla data della domanda dell'avente diritto (in applicazione della regola fissata per gli alimenti dall'art. 445...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2128 del 3 marzo 1994
«Nel procedimento per la separazione personale dei coniugi la richiesta di alimenti costituisce un «minus» necessariamente ricompreso in quella di mantenimento e pertanto il riconoscimento al coniuge separato di un assegno alimentare in luogo del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1272 del 14 marzo 1978
«Il riconoscimento del diritto agli alimenti, in favore del coniuge a cui sia stata addebitata la separazione personale (art. 156 c.c., nel testo fissato dall'art. 37 della L. 19 maggio 1975, n. 151 sulla riforma del diritto di famiglia), postula...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 556 del 8 febbraio 1977
«Il coniuge separato, che venga mantenuto da chi convive con lui more uxorio con corresponsioni spontanee e continue e non elargizioni saltuarie, non ha diritto di percepire gli alimenti dall'altro coniuge, difettando il suo stato di bisogno; il...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3940 del 5 luglio 1984
«Poiché ciascuno dei coniugi ha il diritto di condizionare il proprio consenso alla separazione personale ad un soddisfacente assetto dei propri interessi economici, sempre che in tal modo non si realizzi una lesione di diritti inderogabili, è...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6365 del 1 aprile 2004
«Nel quadro dell'art. 279 c.c. ed ai fini di far valere i diritti (al mantenimento, all'istruzione e all'educazione, ovvero agli alimenti) attribuiti al figlio naturale da tale norma, l'impossibilità di proporre l'azione, di cui all'art. 269 c.c.,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3641 del 9 agosto 1977
«A norma dell'art. 232 della L. 19 maggio 1975, n. 151, la nuova disciplina in materia di dichiarazione giudiziale di paternità o maternità naturale nonché il nuovo testo dell'art. 279 c.c., in materia di azione proposta dal figlio naturale per...»