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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14110 del 20 giugno 2006
«Ai fini del rispetto della condizione di procedibilità del ricorso per cassazione, prevista dall'art. 369, secondo comma, n. 2 c.p.c., è necessario il deposito, nel termine perentorio di venti giorni dall'ultima notificazione dell'atto, di una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14456 del 22 giugno 2006
«Il termine, di complessivi quaranta giorni, di cui agli art. 369 e 370 c.p.c., per il deposito del controricorso per cassazione con contestuale ricorso incidentale decorre, nel caso di notifica reiterata nei confronti della medesima parte, dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14742 del 26 giugno 2006
«L'art. 91 c.p.c., secondo cui il giudice con la sentenza che chiude il processo dispone la condanna alle spese giudiziali, intende riferirsi a qualsiasi provvedimento che, nel risolvere contrapposte pretese, definisce il procedimento, e ciò...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15376 del 6 luglio 2006
«Quando le contestazioni della parte si configurino, nello stesso procedimento, tanto come opposizione all'esecuzione quanto come opposizione agli atti esecutivi, si deve ritenere che la sentenza, formalmente unica, contenga due decisioni distinte,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16876 del 24 luglio 2006
«Quando il motivo di ricorso per cassazione si chiuda con la formulazione di un quesito di diritto, la Corte non è vincolata da quella formulazione qualora essa non corrisponda, anche in parte, al vero contenuto del motivo ed alla sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16952 del 25 luglio 2006
«Pertanto, la notificazione del ricorso per cassazione alla parte rimasta contumace in appello, se effettuata presso il procuratore domiciliatario della stessa in primo grado, essendo eseguita in luogo diverso da quello prescritto dall'art. 330,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16993 del 26 luglio 2006
«L'accordo diretto all'immediata impugnazione in sede di legittimità della sentenza di primo grado costituisce un negozio giuridico processuale, quantomeno sotto il profilo della rilevanza della manifestazione di volontà dei dichiaranti, il cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18661 del 29 agosto 2006
«Qualora con il ricorso per cassazione si sollevino censure che comportino l'esame di un regolamento comunale, è necessario – in virtù del principio di autosufficienza del ricorso stesso – che le norme del regolamento invocate siano interamente...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19100 del 22 giugno 2006
«Il principio dell'autosufficienza del ricorso per cassazione, pur non imponendo la ripetizione in forma autonoma di tutte le circostanze di causa, e non escludendo quindi la possibilità di utilizzare la parte espositiva della sentenza impugnata,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19228 del 7 settembre 2006
«La procura rilasciata al difensore nel giudizio concluso con la sentenza da correggere è valida anche per la proposizione del ricorso per la correzione di errore materiale di una sentenza di cassazione ai sensi dell'art. 391 bis c.p.c., in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20251 del 19 settembre 2006
«...– alla revoca del provvedimento, privo di effetti, con cui l'integrazione era stata disposta. Diversamente, la declaratoria d'inammissibilità ciononostante emessa è impugnabile con ricorso per cassazione ex art. 360, primo comma, n. 4, c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20405 del 20 settembre 2006
«...mossa alla sentenza impugnata, indicando anche specificamente i fatti processuali alla base dell'errore denunciato, e tale specificazione deve essere contenuta nello stesso ricorso per cassazione, per il principio di autosufficienza di esso.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21707 del 10 ottobre 2006
«Il provvedimento con cui il giudice, nel pronunciare l'estinzione del giudizio, ai sensi dell'art. 306 c.p.c., per rinuncia di una di esse agli atti, liquida le spese del giudizio in caso di mancato accordo delle parti, attesa l'espressa...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21782 del 11 ottobre 2006
«Qualora un ufficio giudiziario non sia in grado di funzionare regolarmente per eventi di carattere eccezionale, accertati nelle forme previste dal D.L.vo 9 aprile 1948, n. 437, la proroga dei termini di decadenza per il compimento di atti presso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22108 del 16 ottobre 2006
«È manifestamente infondata l'eccezione di illegittimità costituzionale dell'art. 369, secondo comma, n. 2, c.p.c., nella parte in cui stabilisce che il ricorso per cassazione è improcedibile quando il ricorrente non abbia depositato copia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22565 del 20 ottobre 2006
«L'ordinanza del consigliere istruttore che abbia dichiarato l'inammissibilità dell'appello per mancata integrazione del contraddittorio, ai sensi degli articoli 331 e 357 c.p.c. (applicabile nella specie ex art. 90, legge n. 353 del 1990 — come...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22575 del 20 ottobre 2006
«Nel ricorso per cassazione proposto nei confronti di una società in accomandita semplice, l'errata indicazione, nella ragione sociale, del nome del socio accomandatario precedentemente deceduto non determina la nullità dell'atto, ma una mera...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2262 del 2 febbraio 2006
«...di merito, che non è tenuto a specificare le ragioni per le quali egli ritiene di avvalersene. Il mancato esercizio di detta facoltà non può essere pertanto oggetto di ricorso per cassazione, neppure sotto il profilo del difetto di motivazione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23621 del 6 novembre 2006
«La declaratoria di nullità della sentenza non è prevista tra le pronunzie tipiche finali della Corte di cassazione; tuttavia, la richiesta impropria di declaratoria di nullità, nel caso in cui essa segua all'esposizione di motivi comunque...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23673 del 6 novembre 2006
«Il ricorso per cassazione — in ragione del principio di autosufficienza — deve contenere in sè tutti gli elementi necessari a costituire le ragioni per cui si chiede la cassazione della sentenza di merito ed altresì a permettere la valutazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24856 del 22 novembre 2006
«Nel giudizio di cassazione, l'onere di richiedere la trasmissione del fascicolo d'ufficio relativo al procedimento conclusosi con la sentenza impugnata, posto a carico del ricorrente dall'art. 369 c.p.c., trova giustificazione nella necessità di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25011 del 24 novembre 2006
«Nel giudizio di cassazione, le notificazioni di cui all'art. 375, terzo comma, c.p.c. e le comunicazioni di cui all'art. 377, secondo comma, vanno effettuate presso la cancelleria della Corte di Cassazione, ai sensi dell'art. 366, secondo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26319 del 11 dicembre 2006
«...merito) un vizio di motivazione, denunciabile con il ricorso per cassazione: la relativa questione è infatti deducibile e rilevabile nei successivi stati e gradi del giudizio che sia validamente instaurato, ove rilevante ai fini della decisione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26523 del 12 dicembre 2006
«L'accertamento e l'interpretazione del giudicato (cosiddetto esterno) formatosi fra le stesse parti in un giudizio diverso da quello in cui ne è invocata l'efficacia, costituiscono attività istituzionalmente riservate al giudice di merito e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26627 del 13 dicembre 2006
«L'interpretazione di un giudicato esterno può essere effettuata anche direttamente dalla Corte di cassazione con cognizione piena, nei limiti, però, in cui il giudicato sia riprodotto nel ricorso per cassazione, in forza del principio di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 309 del 11 gennaio 2006
«È ammissibile il ricorso per cassazione proposto, con unico atto, avverso una pluralità di sentenze (nella fattispecie, in materia tributaria), emesse tra le medesime parti dallo stesso collegio giudicante ed aventi identità di struttura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3654 del 20 febbraio 2006
«Il ricorso per cassazione deve, a pena di inammissibilità, essere articolato su motivi dotati dei caratteri della specificità, della completezza e della riferibilità alla decisione impugnata, condizioni, queste, che non sussistono se il ricorrente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3656 del 20 febbraio 2006
«Gli errori materiali in cui sia incorso il giudice del merito, suscettibili di correzione con la procedura di cui agli artt. 287 e 288 c.p.c., non possono essere dedotti come motivo di ricorso per cassazione, dando questo origine ad un giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3881 del 22 febbraio 2006
«Conseguentemente, dall'applicazione del principio generale dell'«intangibilità» del decisum statuito in sede di legittimità deriva che il sindacato della Corte di cassazione sulla sentenza del giudice di rinvio, gravata di ricorso per infedele...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4398 del 28 febbraio 2006
«Ove la Corte d'appello, adita in sede di impugnazione del lodo per nullità, abbia pronunciato sul presupposto di un fatto, l'avere le parti attivato un arbitrato regolato dal capitolato generale di appalto delle opere pubbliche (approvato con il...»