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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10386 del 18 maggio 2005
«In tema di giudizio di rinvio, la domanda di risarcimento del danno conseguente alla privazione del bene, dal cui godimento la parte è stata estromessa per effetto dell'esecuzione forzata o coattiva della sentenza cassata, si fonda sul criterio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 88 del 8 gennaio 2004
«In tema di impugnazioni civili ed in ipotesi di giudizio di rinvio, la parte può proporre a norma dell'art. 389 c.p.c. la domanda di restituzione delle somme che ha versato in esecuzione della sentenza di condanna alle spese processuali poi...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 18707 del 6 agosto 2013
«In tema di ricorso per cassazione, qualora intervenga rituale dichiarazione di rinuncia al ricorso principale ed il difensore del resistente, ricorrente incidentale tardivo, la sottoscriva "per accettazione", deve ritenersi che tale sottoscrizione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 13715 del 30 maggio 2013
«La necessità di assicurare l'economia dei giudizi e di interpretare le norme processali - in conformità con l'art. 111 Cost. - nel senso di garantire la ragionevole durata del processo comporta ce, anche nel giudizio di cassazione, nell'ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2259 del 31 gennaio 2013
«L'atto di rinuncia al ricorso per cassazione, in assenza dei requisiti di cui all'art. 390, ultimo comma, c.p.c. (notifica alle parti costituite o comunicazione agli avvocati delle stesse per l'apposizione del visto), sebbene non idoneo a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21894 del 15 ottobre 2009
«La rinuncia al ricorso per cassazione produce l'estinzione del processo anche in assenza di accettazione, in quanto tale atto non ha carattere "accettizio" (non richiede cioè l'accettazione di controparte per essere produttivo di effetti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16341 del 13 luglio 2009
«La produzione, nel corso del giudizio di cassazione, del verbale di conciliazione tra le parti, dimostra che è venuto meno l'interesse del ricorrente all'impugnazione, con la conseguenza che il ricorso va dichiarato inammissibile per essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23840 del 18 settembre 2008
«L'atto di rinuncia al ricorso per cassazione produce l'estinzione del processo anche in assenza di accettazione della parte cui sia stato notificato, determinando il passaggio in giudicato della sentenza impugnata ed il conseguente venir meno...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21876 del 19 ottobre 2007
«In tema di giudizio di cassazione e di procedimento per la decisione in camera di consiglio, il difetto di coordinamento tra la disposizione dell'art. 390, primo comma, c.p.c., secondo cui la parte può rinunziare al ricorso per cassazione «finchè...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19255 del 14 settembre 2007
«Nel regime processuale conseguente all'entrata in vigore del D.L.vo n. 40 del 2006, la previsione dell'art. 390 c.p.c. — che esclude che il ricorso per cassazione possa essere rinunciato dopo la notifica delle richieste del P.M. — si deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5679 del 15 marzo 2006
«Qualora nel giudizio di cassazione venga prodotto un atto di rinuncia non sottoscritto da tutti i litisconsorti, non può essere dichiarata l'estinzione del giudizio, ma, ove sia allegato un atto di trasmissione della lite sottoscritto anche da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19968 del 14 ottobre 2005
«In tema di ricorso per Cassazione, la rinuncia nei confronti di uno solo degli intimati (rinuncia «parziale“) è inefficace allorquando si versi in ipotesi di litisconsorzio necessario.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3129 del 17 febbraio 2005
«Ove la parte che ha proposto ricorso per cassazione vi rinunci, alla manifestazione di detta volontà abdicativa segue sempre la declaratoria di estinzione, anche qualora sussista una causa di inammissibilità dell'impugnazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 53 del 5 gennaio 2000
«Poiché non si può rinunciare ad un diritto processuale se non esistono le condizioni per il suo esercizio, non è possibile una rinuncia all'impugnazione quando il contraddittorio in ordine alla sua introduzione non sia stato instaurato, anche a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15758 del 8 novembre 2002
«L'intervenuta accettazione della rinunzia al ricorso per regolamento di competenza determina la estinzione del giudizio pure nella ipotesi di originaria proposizione anche di questione di giurisdizione, escludendo la persistenza dell'interesse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19800 del 15 settembre 2009
«La dichiarazione di rinunzia al ricorso per cassazione sottoscritta dal ricorrente e non dal suo difensore, pur non essendo idonea a produrre gli effetti dell'estinzione del processo, ancorché vi sia contestuale adesione del controricorrente e del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22806 del 6 dicembre 2004
«Ove la dichiarazione di rinunzia al ricorso per cassazione non sia stata sottoscritta dalla parte di persona, ma esclusivamente dal suo difensore nominato, senza che quest'ultimo risulti munito di mandato speciale a rinunziare, l'atto, siccome...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10809 del 7 giugno 2004
«In tema di rinuncia al ricorso per cassazione, è rituale e comporta l'estinzione del procedimento di Cassazione quella inviata a mezzo fax e nella quale si evidenzia che la lite è stata transatta, quandanche vi sia solo la sottoscrizione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2103 del 27 febbraio 1988
«La rinuncia al ricorso per cassazione, che non sia formalmente perfezionata per il difetto della sottoscrizione dell'avvocato del rinunciante, richiesta dal secondo comma dell'art. 390 c.p.c., può tuttavia rivelare l'intervenuta cessazione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6147 del 6 dicembre 1985
«L'atto di transazione della lite dopo la proposizione del ricorso per cassazione, qualora, pur contenendo la rinuncia all'impugnazione, non sia idoneo a determinare l'estinzione del processo ai sensi degli artt. 390 e 391 c.p.c. (nella specie...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4871 del 25 ottobre 1978
«Qualora il ricorrente per cassazione abbia rinunciato al ricorso davanti al notaio ed il resistente abbia accettato la rinuncia la Suprema Corte deve dichiarare l'estinzione del processo, anche se non siano state osservate le forme di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1844 del 21 maggio 1976
«L'atto di rinuncia al ricorso per cassazione è invalido e, quindi, inidoneo a produrre gli effetti suoi propri, ove non sia sottoscritto congiuntamente dalla parte e dal suo avvocato, dovendosi tale formalità, cioè la duplice sottoscrizione,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11154 del 15 maggio 2006
«A differenza della rinuncia al ricorso per cassazione, la rinuncia ad uno o più motivi di ricorso non esige un ulteriore speciale mandato o, in mancanza di esso, la sottoscrizione anche della parte, ma è rimessa alla discrezionalità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3941 del 6 maggio 1997
«La «specialità» della procura richiesta per la proposizione del ricorso per Cassazione — volta a tutelare la specifica consapevolezza del conferente in ordine all'oggetto e al contenuto dell'impugnazione — rende indisponibili da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19648 del 7 ottobre 2005
«Qualora nel giudizio di cassazione venga prodotta una dichiarazione di rinuncia al ricorso ritualmente sottoscritta dal difensore del ricorrente munito del relativo potere (ovvero di mandato speciale a tale effetto) e la stessa venga validamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 279 del 8 aprile 1997
«La rinunzia al ricorso sottoscritta solo dal difensore del ricorrente e non anche da quest'ultimo, produce tutti gli effetti di cui all'art. 391 c.p.c., in quanto il difensore — ove la procura rilasciatagli preveda la facoltà di transigere e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 892 del 13 febbraio 1989
«La dichiarazione, resa nell'udienza davanti alla Corte di cassazione dal procuratore della parte ricorrente non provvisto di procura ad hoc, di non voler insistere nel ricorso, non esonera la corte dal decidere il ricorso stesso, dovendo la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1922 del 9 marzo 1985
«La rinuncia del difensore contenuta nel controricorso ed avente ad oggetto un credito riconosciuto dalla sentenza impugnata, gravata di ricorso per cassazione proposto dalla controparte, è inefficace e quindi è inidonea a far cessare la materia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7834 del 22 dicembre 1986
«A differenza della rinuncia al ricorso per cassazione (artt. 390 e 391 c.p.c.) — che la parte, o il suo difensore munito di procura ad hoc, possono proporre per conseguire l'effetto estintivo del processo — la pur concorde affermazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1978 del 23 marzo 1984
«L'accettazione della rinuncia al ricorso per cassazione non ha effetto ove provenga dal difensore della parte munito soltanto della procura ad litem che non lo legittima al compimento di questo atto.»