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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3296 del 29 novembre 1973
«La facoltà concessa all'assicurato dall'art. 75 del T.U. 13 febbraio 1959, n. 449 di recedere dal contratto nelle ipotesi in cui l'impresa assicuratrice abbia operato in violazione delle disposizioni di cui allo stesso testo unico o abbia ricevuto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 371 del 8 febbraio 1974
«Il creditore sequestrante, al quale non sia stato dato avviso del pignoramento ai sensi dell'art. 498 c.p.c., è legittimato a proporre opposizione di terzo all'esecuzione, al fine di lamentare le specifiche violazioni che concernono la tutela dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1665 del 29 aprile 1975
«Gli artt. 2931 e 2932 c.c. non attribuiscono al giudice, che emette una sentenza di condanna del convenuto all'adempimento di un obbligo di fare o di non fare, il potere di autorizzare l'attore a provvedere egli stesso all'esecuzione di tale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2552 del 28 giugno 1975
«I vincoli per la tutela delle bellezze naturali ed artistiche, gravanti sul proprietario di un immobile in edificio condominiale, incidono, in ordine alle opere che comportino modifica della situazione preesistente, solo nei rapporti fra il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2654 del 7 luglio 1975
«La disposizione dell'art. 291 c.p.c., la quale dispone che, nel caso di nullità della notificazione della citazione, la rinnovazione di essa al convenuto impedisce ogni decadenza, non intacca il principio fondamentale del contraddittorio e non può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1750 del 18 maggio 1976
«Lo stato di insolvenza che, a norma dell'art. 1186 c.c., faculta il creditore ad esigere immediatamente la prestazione, è costituito da una situazione di dissesto economico, sia pure temporaneo, in cui il debitore venga a trovarsi, e la quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22 del 4 gennaio 1977
«L'azione promossa dai parenti di una persona deceduta, contro il terzo responsabile, per conseguire il risarcimento del danno loro derivante da quel decesso, è rivolta alla tutela di un diritto proprio dei parenti medesimi, non di un diritto del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3174 del 27 giugno 1978
«Nel procedimento possessorio, l'esame dei titoli costitutivi dei diritti fatti valere dalle parti, ove mantenuto nei limiti imposti dalla natura del procedimento stesso, e, cioè, compiuto al solo fine di dedurre elementi sulla sussistenza e le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4340 del 27 settembre 1978
«Ai sensi dell'art. 4 della legge n. 756 del 1964, quando, nel rapporto mezzadrile, i prodotti sono conferiti in comune ad aziende di trasformazione o conservazione o a esercizi di vendita, i relativi accrediti sono fatti separatamente alle parti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3478 del 21 giugno 1979
«Le notificazioni alle amministrazioni dello Stato (nella specie, procuratore generale di corte d'appello) si fanno secondo l'art. 144 c.p.c. e negli orari previsti nel successivo art. 147, senza che essi debbano limitarsi al solo tempo in cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1068 del 23 febbraio 1981
«La pronuncia affermativa della giurisdizione del giudice ordinario, resa dalle Sezioni Unite della Suprema Corte in forza della qualificazione come diritto soggettivo della posizione dedotta in giudizio, è vincolante su tale qualificazione, ma non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2326 del 17 aprile 1981
«Nel caso di morte o perdita della capacità di stare in giudizio della parte rimasta contumace, l'evento interruttivo del processo va considerato come non avvenuto, qualora non sia stato portato a conoscenza nei modi stabiliti dall'art. 300, quarto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 178 del 13 gennaio 1982
«Poiché gli artt. 1341 e 1342 c.c., che disciplinano le condizioni generali del contratto predisposte da uno dei contraenti e le pattuizioni concluse mediante moduli e formulari, in quanto preordinati alla tutela del contraente più debole, non sono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 352 del 20 gennaio 1982
«L'art. 82 comma terzo c.p.c. nella parte in cui nel richiedere l'assistenza tecnica della parte nei procedimenti davanti al tribunale ed alle corti d'appello — e quindi anche nei procedimenti camerali contenziosi — fa salvi i casi in cui la legge...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3234 del 11 maggio 1983
«L'art. 41 secondo comma c.p.c., il quale conferisce alla pubblica amministrazione, che non sia parte in causa, il potere di chiedere che sia dichiarato dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione il difetto di giurisdizione del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4030 del 11 giugno 1983
«Nel processo esecutivo, mancando il contraddittorio, non vi è la presenza di «parti» in contrapposizione dialettica tra loro, bensì di soggetti partecipanti al processo che sono non soltanto il creditore pignorante, i creditori intervenuti ed il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 766 del 28 gennaio 1983
«L'onere di depositare, assieme al ricorso per cassazione, «gli atti ed i documenti sui quali si fonda», ai sensi ed agli effetti dell'art. 369 secondo comma n. 4 c.p.c., si riferisce agli atti e documenti indispensabili per giudicare della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2199 del 5 aprile 1984
«L'art. 320 c.c. richiede l'autorizzazione del giudice tutelare nei confronti del genitore solo per «promuovere» giudizi, nell'interesse del minore, relativi ad atti eccedenti l'ordinaria amministrazione, vale a dire per la proposizione iniziale di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2456 del 16 aprile 1984
«Nel giudizio di rinvio, che è giudizio a cognizione limitata il cui thema decidendum è insuperabilmente fissato, sia sul piano oggettivo che su quello soggettivo, dalla sentenza di cassazione che lo dispone, non è consentito l'intervento di terzi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5125 del 18 ottobre 1985
«I termini per la produzione di documenti, sia nelle controversie individuali di lavoro che in quelle in materia di previdenza ed assistenza obbligatorie, sono stabiliti esclusivamente a tutela degli interessi delle parti, ai sensi degli artt. 415,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5546 del 12 novembre 1985
«A differenza delle preclusioni stabilite dagli artt. 183 e 184 c.p.c., le quali sono poste soltanto a tutela dell'interesse privato delle parti, onde la tardività di una domanda nuova, proposta nel corso del giudizio di primo grado, è sanata dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6192 del 9 dicembre 1985
«Gli artt. 700 e ss. c.p.c., nel conferire al giudice ordinario il potere di adottare provvedimenti d'urgenza con funzione cautelare e strumentale, non introducono deroghe ai principi generali sul riparto della giurisdizione, e non consentono...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 671 del 1 febbraio 1985
«Nel rito del lavoro, la indebita assunzione della prova testimoniale ammessa in appello ad opera del giudice relatore all'uopo delegato dal collegio, pur integrando violazione dell'art. 437 comma terzo c.p.c., tuttavia dà luogo ad una nullità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2145 del 1 marzo 1988
«L'opposizione di terzo presuppone la sussistenza in capo all'opponente di un diritto autonomo, la cui tutela sia però incompatibile con la situazione giuridica risultante dalla sentenza che abbia efficacia di giudicato tra le parti, sì che la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2472 del 16 marzo 1988
«Il risarcimento del danno mediante reintegrazione in forma specifica può esplicarsi nella eliminazione di quanto illecitamente fatto e che risulti identificato con la fonte esclusiva o concorrente di un danno attuale, continuo e destinato a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5625 del 17 ottobre 1988
«Gli artt. 140 e 141 del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 (testo unico sulle acque e gli impianti elettrici); i quali espressamente vietano la proposizione di azioni di nunciazione (e possessorie) nei confronti della pubblica amministrazione, ove...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1446 del 22 marzo 1989
«Il principio secondo cui, qualora il ricorrente per cassazione abbia eletto domicilio presso il difensore ma non in Roma, la notificazione del controricorso e dell'eventuale ricorso incidentale è fatta presso la cancelleria della Corte di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3659 del 8 agosto 1989
«Con riguardo ad un provvedimento contingibile ed urgente, reso dal sindaco del comune ai sensi dell'art. 153 del R.D. 4 febbraio 1915, n. 148 (nella specie, chiusura di un bar-discoteca per ragioni di sicurezza e d'igiene), le posizioni del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3986 del 4 ottobre 1989
«Costituisce controversia individuale di lavoro (ai sensi dell'art. 409, n. 1, c.p.c.), come tale devoluta alla competenza del pretore in funzione di giudice del lavoro (ai sensi dell'art. 413 c.p.c.), non solo quella in cui si discuta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4342 del 25 ottobre 1989
«Con riguardo ad ingiunzione fiscale emessa per il pagamento di una delle imposte contemplate dall'art. 1 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 636, (nella specie Iva), mentre deve essere affermata la giurisdizione delle commissioni tributarie...»