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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6169 del 19 giugno 1996
«Ai fini di escludere la punibilità per il reato di falsa testimonianza deve ritenersi che la ritrattazione di quest'ultima, resa in un giudizio civile, possa essere effettuata anche nel processo penale avente ad oggetto l'accertamento del reato in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6916 del 8 luglio 1996
«Nessuna nullità della sentenza è configurabile nel rifiuto del pubblico ministero, presente in udienza, di concludere nel merito; non rileva sul punto, infatti, il disposto di cui all'art. 178, lett. b) c.p.p., che sanziona con la nullità la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8249 del 5 settembre 1996
«Nel caso in cui il fatto addebitato integri gli estremi della violazione amministrativa di cui all'art. 15 T.U.L.P.S. (inottemperanza all'invito a presentarsi all'autorità di P.S.), deve essere esclusa la sussistenza del reato — contestato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11113 del 3 dicembre 1997
«...situazione considerata dalla menzionata norma del codice penale e di quella di contenuto più ampio sanzionata solo in via amministrativa in forza dell'art. 10, comma secondo, L. 26 ottobre 1995, n. 447 (legge quadro sull'inquinamento acustico).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11541 del 15 dicembre 1997
«Invero, fino a quando la sentenza non sia divenuta irrevocabile, il giudice, salvo eventuali preclusioni, deve sempre applicare la legge penale e, nella specie, l'art. 129 c.p.p. impone al giudice il dovere di dichiarare l'estinzione del reato in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1965 del 3 giugno 1997
«...di pragmatica conformità della sua futura condotta di vita al quadro di riferimento normativo ordinamentale con cui il soggetto medesimo entrò in conflitto all'atto della commissione dell'illecito per il quale ebbe a subire la sanzione penale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 207 del 21 marzo 1997
«Con la L.C. 16 gennaio 1989 n. 1, istitutiva del collegio per i reati ministeriali si è inteso costituire un organo di indagine di natura giurisdizionale, a garanzia di quella imparzialità e terzietà richieste dalla delicatezza della materia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4199 del 8 settembre 1997
«Poiché l'art. 10, comma secondo, della legge n. 447 del 1995 (c.d. legge quadro sull'inquinamento acustico) punisce con sanzione amministrativa «chiunque, nell'esercizio o nell'impiego di una sorgente fissa o mobile di emissione sonore, supera i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5642 del 8 gennaio 1997
«...assenza dei quali la domanda non potrebbe mai trovare accoglimento. (Fattispecie nella quale il presidente del tribunale di sorveglianza aveva dichiarato inammissibile l'istanza del condannato, per essere questi sottoposto a procedimento penale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6207 del 5 dicembre 1997
«Ai fini della perseguibilità di ufficio del delitto di invasione di terreni o edifici, devono considerarsi «pubblici» — secondo la nozione che si ricava dagli art. 822 e ss. c.c., mutuata dal legislatore penale — i beni appartenenti a qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 724 del 3 febbraio 1997
«I provvedimenti caratteristici del giudice (sentenze, ordinanze, decreti) riguardano sempre un interesse particolare e non possono trovare sanzione nell'art. 650 c.p., che ha come oggetto specifico della tutela penale l'interesse generale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8589 del 21 settembre 1997
«La norma di cui all'art. 10 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (c.d. legge quadro sull'inquinamento acustico) non può considerarsi abrogatrice dell'art. 659, comma secondo, c.p., che conserva comunque un ambito di applicazione più ristretto, nel...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9479 del 22 ottobre 1997
«Non esiste rapporto di specialità tra la norma incriminatrice di cui all'art. 633 c.p. (invasione di terreni ed edifici) e l'illecito amministrativo previsto dall'art. 20 del D.L.vo 30 aprile 1992, n. 285 (occupazione della sede stradale), essendo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9486 del 22 ottobre 1997
«Tale disposizione, infatti, vale a colmare gli spazi non coperti dall'art. 648 c.p., prevedendo come autonome figure di reato — limitatamente alle carte di credito ed altri documenti similari — situazioni che altrimenti sarebbero rimaste indenni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1035 del 27 gennaio 1998
«...o penale, non impediscono che, in attesa della successiva ammissione di valido sequestro, sulla cosa si realizzi quanto meno uno stato di fermo analogo a quello che l'art. 354 c.p.p. riconosce nei poteri degli agenti di polizia giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11204 del 29 gennaio 1998
«... Ne consegue che è stata espunta dall'area della rilevanza penale ogni ipotesi di abuso di poteri o di funzioni non concretantesi nella formale violazione di norme legislative o regolamentari o del dovere di astensione. Non è quindi più...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1192 del 29 gennaio 1998
«Al riguardo, non vi è dubbio che la nuova formulazione normativa sia più favorevole al reo, in quanto, a parte il più mite trattamento sanzionatorio, essa riduce grandemente l'area dell'illecito penale rispetto al passato, sia perché l'abuso di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11984 del 18 novembre 1998
«...infatti, ciò facendo, si finirebbe per integrare il precetto penale con altre fonti, senza che tale operazione sia stata predefinita dal legislatore quanto alla natura della disciplina richiamata, al suo contenuto e agli ambiti di applicazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12320 del 25 novembre 1998
«In presenza della causa estintiva della prescrizione del reato, l'obbligo del giudice di immediata declaratoria ex art. 129 c.p.p. postula che le circostanze idonee a escludere l'esistenza del fatto, la rilevanza penale di esso e la non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1295 del 8 aprile 1998
«...valori limite in tema di inquinamento acustico, come disposizione speciale che, ai sensi dell'art. 9 della L. n. 689/1981, in concorrenza con altra norma penale regolatrice del medesimo fatto, deve essere applicata a preferenza di quest'ultima.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1379 del 19 maggio 1998
«La sentenza della Corte costituzionale 2 novembre 1996, n. 371, con la quale si è dichiarata l'illegittimità del comma secondo dell'art. 34 c.p.p., nella parte in cui non prevede che non possa partecipare al giudizio nei confronti di un imputato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1668 del 20 maggio 1998
«...ad impugnazione — neppure sotto il profilo che la complessità del procedimento è stata determinata dalle scelte del pubblico ministero nel momento in cui esercita l'azione penale o successivamente dal giudice a norma degli artt. 17, 18 e 19 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2554 del 25 novembre 1998
«Il riconoscimento della possibilità di applicazione di una misura cautelare più grave contrasterebbe infatti con la natura accusatoria del nuovo processo penale, con la configurazione del giudice quale organo super partes, nonché con il principio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30 del 30 gennaio 1998
«La norma di cui all'art. 12 D.L. 3 maggio 1991, n. 143, convertito in L. 5 luglio 1991, n. 197, che punisce chiunque, al fine di trarne profitto, acquisisce carte di credito o di pagamento di provenienza illecita, si pone in rapporto di specialità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3019 del 8 luglio 1998
«Ed invero, il procedimento penale è caratterizzato da una serie di situazioni potenzialmente causa di inutilizzabilità di atti, rispetto alle quali il giudice che nulla di irregolare rilevi ed avanti al quale nessuna eccezione sia sollevata, non è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3759 del 25 marzo 1998
«In tema di inosservanza di provvedimento dell'autorità, la disposizione di cui all'art. 650 c.p. è norma di natura sussidiaria, che trova applicazione solo quando l'inosservanza del provvedimento dell'autorità non sia sanzionata da alcuna norma,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 706 del 21 gennaio 1998
«...siccome tardiva, a decreto penale di condanna: nel provvedimento di declaratoria di inammissibilità la data di notificazione del decreto penale, opposto in data 24 dicembre 1996, risultava indicata come quella del 30 novembre 1997.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 852 del 4 aprile 1998
«Il pubblico ministero, nell'ambito delle sue autonome ed esclusive attribuzioni di organo che cura l'esecuzione in materia penale, è tenuto a compiere una sommaria delibazione dell'ammissibilità della domanda, al fine di evitare che la legalità ed...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13490 del 25 novembre 1999
«La mancata identificazione del proponente da parte dell'autorità che ha ricevuto la querela non genera invalidità dell'atto bensì integra una mera irregolarità di ordine amministrativo, del tutto irrilevante ai fini della procedibilità dell'azione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1687 del 11 febbraio 1999
«Ne consegue che il sindacato penale posto in atto ex art. 323 c.p. deve fondarsi sulla individuazione di un provvedimento incontestabilmente dovuto, rispetto al quale il diverso non conforme provvedimento adottato appaia, altrettanto...»