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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6074 del 30 maggio 1995
«Il rapporto litisconsortile necessario tra assicuratore e responsabile del danno, ai sensi dell'art. 23 della legge 24 dicembre 1969 n. 990, sussiste nell'ipotesi di esercizio dell'azione diretta nei confronti dell'assicuratore, ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7037 del 28 luglio 1997
«In tema di risarcimento di danno extracontrattuale, per lesione del diritto all'immagine conseguente alla pubblicazione di una fotografia su stampa periodica, territorialmente competente a decidere la causa a norma dell'art. 20 c.p.c. è,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 245 del 10 gennaio 2008
«In caso di azione di risarcimento del danno da inadempimento contrattuale, per obbligazione dedotta in giudizio, ai fini della determinazione del foro facoltativo di cui all'art. 20 c.p.c., deve intendersi quella originaria rimasta inadempiuta e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18855 del 9 luglio 2008
«L'art. 4 del D.L. 23 dicembre 1976, n. 857, come modificato dalla legge di conversione 26 febbraio 1977, n. 39, nel disporre che in caso di danno alle persone, quando agli effetti del risarcimento si debba considerare l'incidenza dell'inabilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6321 del 16 maggio 2000
«Nella liquidazione del danno da invalidità permanente deve aversi riguardo, per la determinazione del pregiudizio patrimoniale subito dal danneggiato, agli emolumenti che a questi spettano in concreto e, perciò, alle competenze effettive al netto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1094 del 5 febbraio 1991
«Con riguardo al risarcimento del danno derivante da responsabilità civile per la circolazione di veicoli a motore, a norma del secondo comma dell'art. 4 del D.L. 23 dicembre 1976 n. 857 (conv., con modifiche, in L. 26 febbraio 1977 n. 39),...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 760 del 24 gennaio 1997
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il termine di cui all'art. 22 della legge n. 990 del 1969, decorrente dalla richiesta di risarcimento, costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15025 del 21 novembre 2000
«L'art. 4, comma primo del decreto legge n. 857 del 1976, conv. nella legge n. 39 del 1977 non costituisce una limitazione, nel minimo o nel massimo, del risarcimento da lucro cessante per invalidità permanente o inabilità temporanea, poiché il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4743 del 30 marzo 2001
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la norma di cui all'art. 4, comma terzo, D.L. n. 857 del 1976, convertito con modificazioni in legge n. 39 del 1977, che prevede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2070 del 13 febbraio 2002
«Il danno patrimoniale per invalidità temporanea non è dovuto se la lesione conseguente all'evento dannoso non ha prodotto una contrazione del reddito del danneggiato, sul quale ultimo incombe in proposito uno specifico onere probatorio; in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5581 del 9 aprile 2003
«Nella liquidazione del danno patrimoniale da decesso di congiunto causato dalla circolazione di veicoli a motore o di natanti, non può essere utilizzato il criterio indicato dall'art. 4 del D.L. 23 dicembre 1976, n. 857, convertito in legge 26...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1801 del 20 febbraio 1991
«In tema di liquidazione di danno da invalidità permanente, con riguardo a soggetto in età che non comporti capacità lavorativa, od, in particolare, che frequenti corsi di studio, il criterio del minimo legale di cui all'art. 4 della L. n. 39 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5271 del 13 maggio 1995
«Nella liquidazione del danno biologico, inteso come menomazione dell'integrità psicofisica della persona in sé considerata, indipendentemente dalle ripercussioni che essa può comportare sulla capacità di lavoro e di guadagno del soggetto, non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4242 del 24 marzo 2003
«Il giudice non può procedere alla liquidazione del danno biologico secondo i principi di cui all'art. 4 del D.L. n. 857 del 1976, conv. nella legge n. 37 del 1977, che si riferisce, nell'ambito dell'azione diretta contro l'assicuratore, al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10022 del 24 giugno 2003
«In tema di risarcimento del danno da fatto illecito, anche se è stato adottato erroneamente dal giudice di primo grado il criterio di liquidazione del danno biologico, utilizzando come parametro di riferimento il criterio di cui all'art. 4 della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12312 del 4 dicembre 1998
«Il danno morale, conseguito a lesioni alla persona, non può essere liquidato facendo applicazione del criterio di cui all'art. 4 L. 26 febbraio 1977, n. 39 (triplo della pensione sociale).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1865 del 3 marzo 1997
«Quando la persona danneggiata muoia nel corso del giudizio di liquidazione del danno per causa sopravvenuta e indipendente dal fatto lesivo di cui il convenuto è chiamato a rispondere, la determinazione dei danni futuri che gli eredi del defunto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4632 del 20 aprile 1993
«In materia di assicurazione della responsabilità civile automobilistica, l'art. 4 comma terzo L. 39 del 1977, il quale dispone che ai fini del risarcimento del danno da invalidità permanente o temporanea il reddito che occorre considerare non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12408 del 7 giugno 2011
«I criteri di liquidazione del danno biologico previsti dall'art. 139 cod. ass., per il caso di danni derivanti da sinistri stradali, costituiscono oggetto di una previsione eccezionale, come tale insuscettibile di applicazione analogica nel caso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18854 del 20 settembre 2004
«L'assicuratore convenuto in giudizio dai vari danneggiati, alcuni dei quali abbiano limitato la domanda alla condanna generica mentre altri abbiano domandato la condanna anche nel quantum ove non richieda espressamente l'estensione della pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1083 del 18 gennaio 2011
«In tema di risarcimento danni (nella specie, danni non patrimoniali per morte di un prossimo congiunto), la circostanza che l'attore, nel domandare il ristoro del danno patito, dopo aver quantificato nell'atto di citazione la propria pretesa,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8544 del 20 novembre 1987
«Al fine di ottenere il rimborso delle prestazioni erogate al danneggiato, l'ente gestore dell'assicurazione sociale può agire, ai sensi dell'art. 1916 cod. civ., nei confronti dei terzi responsabili del fatto illecito — per tali si intendono non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7218 del 27 giugno 1991
«La società assicuratrice privata che, in virtù di polizza contro gli infortuni, ha corrisposto al suo assicurato — danneggiato a seguito di un incidente stradale — l'indennità spettantegli, non ha titolo, né ex art. 1916 c.c. né ex art. 28 della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1137 del 15 febbraio 1990
«Il principio che, in tema di assicurazione della responsabilità civile da circolazione stradale, il limite del massimale non è più operante, quando l'assicuratore ritarda o rifiuta senza giusto motivo di eseguire nei confronti del danneggiato la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8018 del 19 luglio 1993
«Il credito dell'Inps, che agisca in surrogazione del proprio assicurato, rimasto vittima di incidente stradale, per il recupero dell'indennità di malattia erogatagli in virtù del rapporto di assicurazione sociale obbligatoria, ha la stessa natura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2706 del 22 marzo 1994
«Tanto nell'azione surrogatoria esercitata ex art. 1916 c.c., nei confronti dell'autore del fatto illecito dannoso derivante dalla circolazione stradale, che in quella diretta nei confronti della società esercente l'assicurazione per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11277 del 15 novembre 1993
«Nell'ipotesi in cui non tutto il pregiudizio sofferto dal lavoratore infortunato in occasione di un incidente stradale risulti coperto dall'ente gestore dell'assicurazione sociale (Inail), per essere questi tenuto ad avere in effetti, risarcito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5683 del 11 giugno 1994
«In seguito alla pronuncia di parziale illegittimità costituzionale dell'art. 28 della L. 24 dicembre 1969, n. 990, emessa dalla Corte costituzionale con sentenza del 6 giugno 1989, n. 319, l'azione surrogatoria dell'ente gestore delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12247 del 3 dicembre 1998
«L'Inail non può surrogarsi nel diritto dell'assicurato al risarcimento del danno biologico spettantegli verso i terzi responsabili, atteso che sono reciprocamente estranei il risarcimento del danno alla salute e la prestazione che spetta al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9401 del 25 settembre 1997
«L'Inail, a seguito della modifica normativa conseguente ad alcune decisioni della Corte Costituzionale (nella specie n. 356 del 1991), non può surrogarsi all'assicurato per le somme dovutegli dal responsabile del sinistro stradale per risarcimento...»