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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4334 del 24 ottobre 1989
«La norma dell'art. 11, primo comma, delle disposizioni sulla legge in generale, nel sancire (con formulazione identica a quella accolta dall'art. 2 del c.c. del 1865 e costituente, a sua volta, la traduzione letterale dell'art. 1, n. 2, delle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10942 del 13 novembre 1990
«L'art. 20 della L. 22 ottobre 1971, n. 865, ove stabilisce l'inefficacia del decreto di occupazione delle aree da espropriare se non attuato entro tre mesi dalla sua emanazione, trova applicazione, in difetto di diversa previsione, anche per le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 158 del 16 gennaio 1990
«In tema di impresa familiare, la cognizione del giudice del lavoro, ex art. 409 c.p.c., non è circoscritta all'accertamento del diritto alla remunerazione dei soggetti indicati dall'art. 230 bis c.c., ma comprende la domanda con la quale un...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7378 del 19 luglio 1990
«In tema di esecuzione per espropriazione forzata, qualora la facoltà di chiedere la conversione del pignoramento, prima della vendita del bene (art. 495 c.p.c.), venga esercitata dal debitore nella stessa udienza fissata per tale vendita, o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9135 del 4 settembre 1990
«L'attività di direzione di complessi lavori di potenziamento degli impianti di un acquedotto gestito da un consorzio di comuni, concretatasi in una prestazione professionale protratta nel tempo, è riconducibile ad un rapporto (parasubordinato)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12547 del 22 novembre 1991
«L'applicazione delle tabelle di capitalizzazione approvato con R.D. n. 1403 del 1922, così come il richiamo al reddito di lavoro dipendente di cui all'art. 4 comma primo della legge n. 39 del 1977, ha una giustificazione razionale solo quando sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4593 del 26 aprile 1991
«Il ricorso per cassazione in nome e per conto dell'Enel, che sia sottoscritto da difensore munito di mandato speciale conferito da un dirigente dell'ente in forza di procura a questo rilasciata dal presidente, è inammissibile, per difetto di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11195 del 14 ottobre 1992
«Il principio, secondo il quale il processo di cassazione, caratterizzato dall'impulso d'ufficio, non è soggetto ad interruzione in presenza degli eventi di cui agli artt. 299 e ss. c.p.c., tenendo conto che tali norme si riferiscono esclusivamente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5888 del 16 maggio 1992
«Con il ricorso per cassazione di cui all'art. 111, secondo comma, Cost. si possono denunziare soltanto «violazioni di legge», con riferimento sia alla legge regolatrice del rapporto sostanziale controverso, sia alla legge regolatrice del processo....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1164 del 29 gennaio 1993
«La sospensione del provvedimento di esclusione del socio rientra nella competenza del tribunale davanti al quale è impugnata la relativa deliberazione, in base all'espressa previsione dell'art. 2527, terzo comma, c.c., e, quindi, esula dalle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1411 del 4 febbraio 1993
«L'art. 4 del d.l. 30 dicembre 1987 n. 536, convertito, con modificazioni, in L. 29 febbraio 1988, n. 48, ai sensi del quale i pagamenti effettuati per contributi ed accessori in favore degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5792 del 22 maggio 1993
«La proposizione del ricorso per cassazione avverso sentenza che sia stata impugnata anche con revocazione, qualora sia anteriore alla comunicazione della sentenza definitiva del giudizio revocatorio, non comporta, per effetto di tale circostanza,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8230 del 23 luglio 1993
«L'art. 9 della L. 14 febbraio 1990, n. 29, secondo cui tutte le controversie in materia di contratti agrari e conseguenti alla conversione di contratti agrari in affitto (e, quindi, anche quelle che ai sensi dell'art. 409 lett. b e 413 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 889 del 12 novembre 1993
«La previsione dell'art. 221 c.p.c., relativa alla possibilità che la querela di falso venga proposta dalla parte personalmente, con dichiarazione da essa sottoscritta, è da ritenere osservata allorché tale proposizione avvenga, con inequivoca...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7262 del 5 agosto 1994
«Il potere del giudice ordinario di adottare provvedimenti di urgenza ai sensi dell'art. 700 c.p.c. sussiste con limitato riguardo alla tutela in via cautelare di posizioni soggettive devolute alla cognizione del medesimo giudice e pertanto non può...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7953 del 1 ottobre 1994
«La previsione della notificazione collettiva ed impersonale dell'impugnazione agli eredi del defunto ha carattere eccezionale ed è, pertanto, limitata alle sole ipotesi la cui previsione è espressamente contemplata (artt. 303, comma 2, 286, comma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 822 del 21 ottobre 1994
«L'ordinanza emessa in sede di procedimento cautelare, sia prima dell'inizio del giudizio di merito, sia nella pendenza di esso, con la quale il giudice dichiara la propria incompetenza, o rigetta il ricorso per motivi di rito o di merito, o lo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6441 del 8 giugno 1995
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro il giuramento decisorio può essere deferito, in grado d'appello, in qualsiasi momento della causa, secondo la testuale previsione dell'art. 437, secondo comma, c.p.c., e quindi anche nel corso della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6709 del 14 giugno 1995
«Nel rito del lavoro, è assolutamente precluso al giudice integrare o modificare il dispositivo di sentenza, come deliberato e letto in udienza, e deve ritenersi atto abnorme e giuridicamente inesistente – e come tale inidoneo a passare in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9415 del 7 settembre 1995
«Ai fini della rinnovazione di una impugnazione inammissibile (nella specie, per mancato deposito del ricorso per cassazione nel termine perentorio di cui all'art. 369 c.p.c.), la notifica della prima impugnazione equivale, agli effetti della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8838 del 9 ottobre 1996
«Il divieto di prova testimoniale conseguente alla previsione, per un tipo di contratti, della forma scritta ad probationem determina l'inammissibilità della prova testimoniale che abbia ad oggetto, implicitamente od esplicitamente, l'esistenza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11234 del 13 novembre 1997
«Pur dovendo la natura pericolosa di un'attività derivare da una specifica previsione legislativa, e pur non potendosi considerare pericolosa ex se l'attività di navigazione aerea, la applicazione della norma di cui all'art. 2050 c.c. è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5369 del 14 giugno 1997
«Il principio della irretroattività della legge (sancito dall'art. 11 delle disposizioni sulla legge in generale) deve ritenersi applicabile anche alle norme di ordine pubblico, e non trova, pertanto, deroga nel disposto della legge 6 agosto 1967,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 551 del 20 gennaio 1997
«I provvedimenti d'urgenza emessi ai sensi dell'art. 700 c.p.c. hanno di norma il carattere dell'atipicità, nel senso che vanno adottati, secondo le circostanze, allo scopo di assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione di merito ma non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7958 del 25 agosto 1997
«L'ordinanza emessa dal tribunale a norma dell'art. 11 della legge n. 319 del 1980 (resa, in tema di liquidazione a periti e consulenti, in camera di consiglio ed in presenza di più parti), pur incidendo, con carattere di definitività, su diritti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3209 del 26 marzo 1998
«Nel credito di lavoro la rivalutazione non ha funzione risarcitoria ma costituisce, al pari degli interessi, componente del credito originario, entrando a far parte del patrimonio del lavoratore indipendentemente dall'effettività del danno, per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4397 del 29 aprile 1998
«L'accordo diretto alla immediata impugnazione in sede di legittimità della sentenza di primo grado (cosiddetto revisio per saltum), concretandosi nella rinunzia ad un grado di giudizio, deve intervenire personalmente fra le parti, anche tramite...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4738 del 11 maggio 1998
«I vizi delle clausole compromissorie che diano luogo all'invalidità del titolo di investitura degli arbitri, rientrando nella previsione dell'art. 829, n. 1 c.p.c., si traducono in motivi di nullità della pronuncia arbitrale, da dedursi, come...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4931 del 16 maggio 1998
«Nell'arbitraggio le parti demandano al terzo arbitratore la determinazione, in loro sostituzione, di uno o più elementi di un contratto concluso ma incompleto; in mancanza di espressa qualificazione, da parte dei contraenti, del tipo di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11687 del 16 ottobre 1999
«La regola per cui tutti i contratti della Pubblica Amministrazione e in genere degli enti pubblici devono essere stipulati per iscritto rinviene la sua ratio nell'esigenza di identificare esattamente il contenuto negoziale e rendere possibile i...»