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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1114 del 27 marzo 1976
«Poiché, a norma degli artt. 599, 600 e 601 c.p.c., la separazione della quota in natura spettante al debitore esecutato è consentita nel solo caso in cui non tutti i comproprietari dei beni indivisi, oggetto dell'esecuzione, siano obbligati nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4607 del 11 maggio 1994
«Nel giudizio di opposizione promosso contro il creditore procedente dal terzo assoggettato all'esecuzione, ai sensi degli artt. 602-604 c.p.c., il debitore si trova in posizione di litisconsorte necessario col creditore procedente, trattandosi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7922 del 26 aprile 2004
«In materia di esecuzione forzata, i motivi di invalidazione della vendita forzata a causa del mancato rispetto di norme del processo di espropriazione devono essere fatti valere come opposizione agli atti esecutivi nell'ambito di quel processo; in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6427 del 17 marzo 2009
«In difetto di prova contraria, sugli immobili oggetto di comunione concorrono pari poteri gestori di tutti i comproprietari, in virtù della presunzione che ciascuno di essi operi con il consenso degli altri, per cui ogni comunista è legittimato ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3400 del 8 marzo 2001
«Secondo i principi generali regolanti la materia delle opposizioni in seno al processo esecutivo, mentre l'opposizione all'esecuzione investe l'an dell'azione esecutiva (e ciò sia quando risulti contestata l'esistenza o la validità del titolo, sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17795 del 30 agosto 2011
«La solidarietà passiva dei confideiussori non determina, nell'opposizione a precetto intimato contro uno di essi, la necessità dell'integrazione del contraddittorio, avendo il creditore la possibilità di richiedere il pagamento dell'intero anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9887 del 27 luglio 2000
«Nell'esecuzione forzata condotta su beni già sottoposti ad ipoteca dal dante causa a garanzia del debitore originario, il terzo acquirente nei confronti del quale si svolga l'esecuzione stessa può far valere, con il rimedio dell'opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5146 del 8 maggio 1991
«In tema di espropriazione forzata legittimati passivi e litisconsorti necessari nelle cause di opposizione all'esecuzione sono soltanto il soggetto che ha proceduto al pignoramento ed i creditori intervenuti muniti di titolo esecutivo che abbiano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10994 del 14 luglio 2003
«Anche prima della entrata in vigore delle disposizioni sul procedimento cautelare uniforme, i provvedimenti urgenti aventi come contenuto ordini di fare o di non fare, ovvero di consegna o rilascio, — e quindi tutti i provvedimenti cautelari...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8451 del 2 agosto 1995
«Qualora il ricorso in opposizione agli atti esecutivi con il pedissequo decreto che fissa l'udienza di comparizione non sia stato notificato nel termine perentorio fissato dal giudice ex art. 618 c.p.c. a tutti i legittimi contraddittori, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4000 del 23 febbraio 2006
«Il rimedio dell'opposizione di terzo all'esecuzione ai sensi dell'art. 619 c.p.c. è azione concessa all'alienante del bene con patto di riservato dominio, e non al debitore esecutato che deduca che il bene debba essere sottratto all'esecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7564 del 29 agosto 1994
«Il contratto di locazione, che conferisce un mero diritto personale di godimento, e prescinde dalla sussistenza del diritto di proprietà del locatore, non è di per sé idoneo, in mancanza di altre risultanze probatorie o qualora esse siano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3626 del 14 giugno 1982
«L'espressione «casa del debitore» — usata dall'art. 621 c.p.c. per stabilire i limiti della prova testimoniale nel giudizio di opposizione all'esecuzione promosso dal terzo che pretende di avere la proprietà sui beni pignorati in quel luogo —...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15965 del 20 luglio 2011
«In tema di esecuzione forzata, tutti gli eventi che si concretano nella sospensione o negazione dell'efficacia esecutiva del titolo esecutivo o nella sospensione dell'esecuzione a seguito di opposizione all'esecuzione o nella negazione del diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5086 del 11 giugno 1987
«La disposizione del primo comma dell'art. 629 c.p.c., la quale prevede la estinzione del processo esecutivo nel caso di rinuncia agli atti esecutivi da parte del creditore pignorante e dei creditori intervenuti muniti di titolo esecutivo, non fa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19960 del 30 agosto 2013
«L'ordinanza che dichiari l'estinzione parziale, anziché totale, del processo esecutivo malgrado le rinunce, pur intervenute in tempi diversi, di tutti i creditori, è suscettibile di reclamo ex art. 630, terzo comma, c.p.c. Ne consegue che, ove il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14812 del 4 settembre 2012
«Tutti i provvedimenti del giudice dell'esecuzione, dichiarativi dell'estinzione del processo, sono soggetti al controllo previsto dall'art. 630 c.p.c. (e cioè il reclamo al collegio, il quale provvede con decreto che ha natura di sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16714 del 17 luglio 2009
«Gli effetti del pignoramento presso terzi non sopravvivono all'estinzione della procedura esecutiva, atteso che, ai sensi dell'art. 632 c.p.c., l'estinzione del processo esecutivo rende inefficaci tutti gli atti compiuti in precedenza e tra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18744 del 9 dicembre 2003
«Ai sensi dell'art. 641, secondo comma, c.p.c., non è necessaria la espressa richiesta del creditore istante ai fini del legittimo esercizio da parte del giudice della facoltà di ridurre fino a dieci giorni il termine per proporre opposizione a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4987 del 4 giugno 1997
«La sospensione feriale dei termini processuali, disposta dall'art. 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742, si applica a tutti i termini processuali, e, quindi, anche a quello previsto per la proposizione dell'opposizione a decreto ingiuntivo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9872 del 10 ottobre 1997
«Se un decreto ingiuntivo è notificato nelle mani dell'amministratore di una società ingiunta, ma presso la sede legale di altra società (art. 145 c.p.c.), il cui rappresentante legale è il medesimo soggetto per entrambe, la notifica non è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3341 del 7 aprile 1987
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 111 c.p.c., che disciplina la successione a titolo particolare nel diritto controverso, il trasferimento di tale diritto deve avvenire nel corso del processo, cioè dopo il compimento dell'atto costitutivo di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9938 del 12 maggio 2005
«In tema di presupposti di inammissibilità dell'opposizione tardiva a decreto ingiuntivo la conoscenza «non tempestiva» del decreto ingiuntivo per effetto della irregolarità della sua notificazione non si identifica con una conoscenza avvenuta il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16199 del 25 luglio 2011
«La legge n. 533 del 1973 non ha fatto venir meno l'ammissibilità del procedimento d'ingiunzione per i crediti di lavoro e previdenziali, ma si è limitata a prevedere l'applicabilità del rito del lavoro nel giudizio di opposizione. Ne consegue che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20613 del 7 ottobre 2011
«L'opposizione al decreto ingiuntivo instaura un ordinario giudizio di cognizione, nel quale il giudice non deve limitarsi ad esaminare se l'ingiunzione sia stata legittimamente emessa, ma deve procedere ad una autonoma valutazione di tutti gli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1656 del 17 febbraio 1998
«Non sussiste il vizio di extra petita (art. 112 c.p.c.) se il giudice dell'opposizione a decreto ingiuntivo - giudizio di cognizione non solo per accertare l'esistenza delle condizioni per l'emissione dell'ingiunzione, ma anche per esaminare la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4837 del 18 maggio 1994
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo spettano all'opposto tutti i poteri che il codice di rito ricollega alla posizione processuale di convenuto, compreso quello di proporre domanda riconvenzionale, a fondamento della quale può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8059 del 31 marzo 2007
«La sentenza di rigetto dell'opposizione a decreto ingiuntivo che contenga la condanna alle spese del giudizio di opposizione costituisce titolo esecutivo che consente al creditore di procedere ad esecuzione forzata quanto alle spese relative al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16319 del 24 luglio 2007
«Il giudicato formatosi a seguito della mancata opposizione avverso un decreto ingiuntivo, recante intimazione di pagamento di canoni arretrati in relazione ad un rapporto di locazione, fa stato fra le stesse parti circa l'esistenza e validità del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14910 del 13 giugno 2013
«Il rimedio dell'opposizione tardiva ex art. 650 c.p.c. comprende, nell'ipotesi della irregolarità della notificazione, tutti i vizi che la inficiano e, quindi, anche la notificazione del decreto ingiuntivo oltre i termini di legge, che, ai sensi...»