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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 9258 del 14 maggio 2004
«Una volta definito il procedimento di ricusazione del giudice (nella specie: con la declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di rigetto della relativa istanza), cessa la causa di sospensione del processo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2219 del 20 aprile 1979
«La sottoscrizione dei provvedimenti del giudice da parte del cancelliere, prevista dall'art. 57 comma secondo c.p.c. ha la sola funzione di autentica della sottoscrizione del magistrato che la precede; ne consegue che la sua mancanza non importa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24992 del 25 novembre 2011
«In tema di liquidazione del compenso in favore del consulente tecnico medico, il criterio dell'onorario fisso stabilito dagli artt. 20 e 21 della tabella allegata dal d.m. 30 maggio 2002 è applicabile in riferimento agli accertamenti aventi ad...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21288 del 3 novembre 2005
«Il ricorso previsto dall'art. 11 della legge 8 luglio 1980, n. 319 avverso il provvedimento di liquidazione dei compensi spettanti al consulente tecnico d'ufficio può essere proposto dal difensore che assiste la parte nel giudizio nel cui ambito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11975 del 8 agosto 2002
«Nel procedimento civile nel quale il P.M. è litisconsorte (nella specie adozione di minore), il P.M. stesso, in assenza di qualsiasi potere di iniziativa in materia di compensi al consulente tecnico d'ufficio, non può proporre ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7465 del 20 aprile 2004
«Avverso il provvedimento di liquidazione del compenso in favore del custode giudiziario emesso in data successiva all'entrata in vigore del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9968 del 28 agosto 1992
«L'ordinanza di sostituzione del custode di beni sequestrati (art. 66, terzo comma c.p.c.), anche con riguardo ai presupposti, quale la competenza del giudice a pronunciarla secondo i criteri di cui all'art. 65, secondo comma c.p.c., è priva di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6254 del 20 novembre 1982
«L'ordinanza del giudice dell'esecuzione di surroga del custode dei beni pignorati è sottratta ad ogni impugnazione, salvo il rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi, allorché si contesti, non già l'opportunità del provvedimento, ma lo stesso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 207 del 19 gennaio 1973
«Nell'espropriazione forzata immobiliare promossa dagli istituti di credito fondiario per il recupero di somme di danaro mutuate con garanzia di prima ipoteca, il provvedimento di nomina di un sequestratario dei beni pignorati ai sensi dell'art. 45...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24257 del 21 novembre 2007
«Nel procedimento relativo alla liquidazione dell'indennità spettante al custode di cose sottoposte a sequestro penale è parte necessaria il P.M., quale organo preposto alla vigilanza sull'osservanza delle leggi ed alla tutela dei diritti e degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17764 del 16 ottobre 2012
«La titolarità dell'azione del P.M. in sede civile è eccezionale, derogando al principio della domanda di parte (cd. principio dispositivo), e la regola della tipicità, contenuta negli artt. 69 c.p.c. e 2907 c.c., porta ad escludere interpretazioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12236 del 20 agosto 2003
«La legittimazione a proporre impugnazione da parte dell'ufficio del pubblico ministero si determina avendo riguardo all'ufficio funzionante presso il giudice che ha pronunciato la sentenza, salvo deroghe espresse; anche se, proposta l'impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7423 del 31 marzo 2011
«Nei procedimenti in cui sia prescritto l'intervento obbligatorio in causa del P.M. (nella specie, giudizio in tema di iscrizione all'albo dei praticanti giornalisti), l'omessa partecipazione dello stesso al giudizio di primo grado dà luogo a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8031 del 6 aprile 2006
«È legittimo, perchè conforme al disposto dell'articolo 70 c.p.c. l'intervento facoltativo del P.M. in un giudizio instaurato con ricorso ex articolo 2 della legge n. 89 del 2001 diretto a ottenere l'equa riparazione per la irragionevole durata di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14163 del 14 novembre 2001
«Nei casi di intervento obbligatorio del Pubblico Ministero, l'omessa notifica del ricorso per cassazione al Procuratore Generale presso la Corte d'Appello non è causa di inammissibilità allorquando la sentenza impugnata abbia accolto le richieste...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8382 del 20 giugno 2000
«Le azioni di cui agli artt. 148 e 361 c.c. relative al contributo per il mantenimento del figlio, al quale è tenuto il genitore naturale, non rientrano tra quelle nelle quali il pubblico ministero deve intervenire a pena di nullità. Né la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7352 del 27 luglio 1998
«In tema di intervento in causa del P.M. (nella specie, causa matrimoniale), l'obbligo di intervento sancito con riferimento «ad ogni causa presso la Corte di cassazione», di cui al comma 2 dell'art. 70 c.p.c., non postula (attesa la eterogeneità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11198 del 20 novembre 1990
«Il pubblico ministero, che interviene nel giudizio di cassazione, a norma del penultimo comma dell'art. 70 c.p.c. è tenuto a rispettare i limiti del giudizio fissati dal ricorrente, in quanto la legge gli attribuisce il solo potere di esprimere il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14969 del 2 luglio 2007
«In tema di marchi d'impresa, ai sensi degli artt. 70 e 72 c.p.c., il P.M. è parte necessaria nei soli giudizi in cui sia stata esperita, in via principale o riconvenzionale, l'azione diretta ad ottenere la dichiarazione di decadenza o di nullità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1197 del 23 novembre 2000
«Il ricorso per cassazione avverso la sentenza pronunciata in sede di reclamo dalla Corte d'appello — sezione speciale usi civici — non va notificato al pubblico ministero presso il giudice a quo, atteso che, nel procedimento in materia di usi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10273 del 10 dicembre 1996
«Nel giudizio per il disconoscimento di paternità, il ricorso per cassazione non deve essere notificato al pubblico ministero presso il giudice a quo, ma è sufficiente che intervenga il procuratore generale presso la Corte di cassazione, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6856 del 17 giugno 1995
«Dal disposto dell'art. 70 dell'ordinamento giudiziario, approvato con R.D. 30 gennaio 1941, n. 12 — a norma del quale le funzioni del pubblico ministero presso la Corte Suprema di Cassazione e presso le corti d'appello sono esercitate da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6324 del 22 giugno 1990
«Anche dopo l'entrata in vigore della L. 1 dicembre 1970, n. 898 (disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio) — il cui art. 5 ha abrogato implicitamente il terzo comma dell'art. 72 c.p.c. senza peraltro incidere sul potere del P.M....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2367 del 10 aprile 1985
«L'istanza di regolamento di competenza, che venga proposta dal pubblico ministero con ricorso non notificato alle altre parti del procedimento, deve essere dichiarata inammissibile, indipendentemente da ogni questione sulla sussistenza del potere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3149 del 9 maggio 1983
«Il potere d'impugnazione del pubblico ministero, con riguardo ai procedimenti che avrebbe potuto egli stesso promuovere, quale quello per l'adozione da parte del tribunale per i minorenni di provvedimenti riconducibili nella previsione degli artt....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1693 del 7 giugno 1974
«Il provvedimento con cui viene nominato un curatore speciale ai sensi dell'art. 78 c.p.c. ha natura di atto di volontaria giurisdizione, e non è né decisorio né definitivo, potendo la sua legittimità essere controllata nel giudizio al quale esso è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3598 del 12 marzo 2003
«In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, la norma generale dell'art. 86 c.p.c. (secondo la quale la parte stessa, se in possesso dei requisiti necessari per esercitare l'ufficio di difensore presso il giudice adito, può stare in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3745 del 21 giugno 1985
«Se il mandato alle liti viene conferito a più difensori, ciascuno di essi, in difetto di un'espressa ed inequivoca volontà della parte circa il carattere congiuntivo, e non disgiuntivo, del mandato medesimo, ha pieni poteri di rappresentanza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11978 del 8 agosto 2003
«In caso di inosservanza da parte dei difensori del dovere di comportarsi in giudizio con lealtà e probità, a norma dell'art. 88, secondo comma, c.p.c., il giudice ne riferisce alle autorità che esercitano il potere disciplinare su di esse, atteso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6439 del 17 marzo 2009
«La Corte di cassazione è competente ad ordinare, ai sensi dell'art. 89 cod. proc. civ., la cancellazione delle espressioni sconvenienti ed offensive contenute nei soli scritti ad essa diretti, con la conseguenza che è inammissibile il motivo del...»