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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12839 del 15 dicembre 1995
«Considerato che, in materia di dichiarazione di fallimento, a seguito della pronuncia di sentenza di incompetenza per territorio da parte del tribunale investito del relativo procedimento, svolge un ruolo centrale la trasmissione d'ufficio degli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1167 del 19 gennaio 2007
«Ai sensi dell'art. 38 c.p.c., sost. dall'art. 4 legge 26 novembre 1990, n. 353, l'incompetenza per materia, al pari di quella per valore e per territorio nei casi previsti dall'art. 28 del codice di rito, è rilevata, anche d'ufficio, non oltre la...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 8759 del 7 maggio 2004
«In tema di ammissibilità del regolamento di competenza d'ufficio, la relativa proposizione successivamente alla prima udienza di trattazione deve ritenersi pienamente legittima nei giudizi dinanzi ai tribunali regionali delle acque pubbliche,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1553 del 5 febbraio 2002
«A norma dell'art. 38 c.p.c., nel testo introdotto dalla legge n. 353 del 1990, che ha comportato il superamento della distinzione tra criteri di competenza “forti” e “deboli”, l'incompetenza per materia o per territorio, nei casi previsti...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 29577 del 18 dicembre 2008
«Qualora la pronuncia declinatoria della competenza venga impugnata col relativo regolamento, senza che il processo sia nel frattempo riassunto davanti al giudice indicato come competente, l'omissione, da parte dell'impugnante, della richiesta di...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 18019 del 17 dicembre 2002
«Ove il ricorrente non abbia depositato la copia autentica della ordinanza impugnata con il regolamento di competenza, la relativa istanza non può essere dichiarata, per ciò solo, improcedibile allorché il fascicolo d'ufficio, tempestivamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4555 del 15 aprile 1992
«In tema di regolamento di competenza, il termine di cinque giorni successivi all'ultima notificazione del ricorso, entro il quale l'istante deve chiedere al cancelliere degli uffici avanti ai quali pendano i processi che i relativi fascicoli siano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7410 del 27 marzo 2007
«Poiché la presentazione ed il deposito dell'istanza di trasmissione del fascicolo d'ufficio non sono richiesti dall'art. 47 c.p.c. a pena di improcedibilità, la loro mancanza non può comportare la declaratoria della sua improcedibilità, ma,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14536 del 29 settembre 2003
«Anche per il regolamento di competenza trova applicazione la regola che il ricorrente ha l'onere di depositare nella cancelleria della Corte di cassazione, insieme con il ricorso, la copia autentica, integrale, della decisione impugnata,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6792 del 24 maggio 2000
«Nel procedimento per regolamento necessario di competenza (art. 42 c.p.c., come sostituito dall'art. 6 della legge 353/90; art. 47 c.p.c.) non è previsto alcun onere di notifica del controricorso, mentre la parte alla quale sia stata notificata...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 24479 del 2 ottobre 2008
«L'art. 47, comma quarto, c.p.c. dispone che il regolamento di competenza d'ufficio sia richiesto con ordinanza, senza dettare alcuna precisazione sui requisiti di contenuto del provvedimento, i quali vanno, pertanto, mutuati dall'art. 134 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18795 del 6 settembre 2007
«L'art. 47, comma quarto, c.p.c. dispone che il regolamento di competenza d'ufficio sia richiesto con ordinanza, senza dettare alcuna precisazione sui requisiti di contenuto che tale provvedimento deve avere. Ne discende che tali requisiti vanno...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9987 del 26 aprile 2007
«L'istanza di regolamento di competenza d'ufficio si compone di due parti: una statuizione sulla competenza e una segnalazione alla Corte regolatrice del contrasto sussistente tra gli orientamenti di due giudici; tuttavia essa è assimilabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14468 del 30 maggio 2008
«La legitimatio ad causam attiva e passiva, consiste nella titolarità del potere e del dovere di promuovere o subire un giudizio in ordine al rapporto sostanziale dedotto in causa, mediante la deduzione di fatti in astratto idonei a fondare il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15939 del 17 luglio 2007
«In tema di capacità processuale del curatore fallimentare, l'autorizzazione del giudice delegato a stare in giudizio ai sensi dell'art. 25 comma 1 n. 6 legge fall. può essere concessa anche dopo la decorrenza del termine per proporre impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17281 del 23 luglio 2010
«In tema di procedimento per la dichiarazione di fallimento, l'art. 1, secondo comma, legge fall., nel testo modificato dal d.l.vo 12 settembre 2007, n. 169, pone a carico del debitore l'onere di provare di essere esente dal fallimento, così...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3472 del 11 febbraio 2011
«In tema di procedimento per la dichiarazione di fallimento, la nuova formulazione dell'art. 6 legge fall. esclude l'iniziativa d'ufficio del tribunale ed implica, pertanto, che il giudice possa pronunciarsi nel merito solo in presenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4632 del 26 febbraio 2009
«È ammissibile il ricorso per cassazione proposto dal curatore fallimentare avverso la sentenza di revoca della dichiarazione di fallimento, non essendo configurabile una carenza di legittimazione del curatore, nonostante l'intervenuta chiusura del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4209 del 16 marzo 2012
«Il P.M. è legittimato a formulare la richiesta di fallimento a seguito della comunicazione del decreto con il quale il tribunale abbia revocato l'ammissione al concordato preventivo, essendo egli, nel sistema della legge, informato sia della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19411 del 28 settembre 2004
«La dichiarazione, da parte di un primo tribunale, dell'incompetenza per territorio a pronunciare il fallimento di un imprenditore, quand'anche non seguita da riassunzione del processo, nei modi e nei tempi previsti dall'art. 50 c.p.c., davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11079 del 11 giugno 2004
«I poteri d'ufficio di cui è dotato il tribunale quanto alla dichiarazione di fallimento persistono anche nel giudizio di opposizione, e l'officiosità del processo non è limitata allo svolgimento del giudizio di primo grado, ma prosegue nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9483 del 28 giugno 2002
«L'iniziativa con la quale il giudice delegato ai fallimenti trasmette al tribunale la comunicazione ricevuta nell'esercizio delle sue funzioni dal curatore di un fallimento, relativa all'insolvenza di un'impresa, costituisce un adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 961 del 16 gennaio 2009
«In tema di rappresentanza in giudizio delle persone giuridiche, trattandosi di uno dei presupposti della capacità di stare in giudizio, è onere della parte che ha conferito la procura - in caso di contestazione della controparte specifica e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11848 del 21 maggio 2009
«Nel nuovo sistema istituzionale e costituzionale degli enti locali, il riconoscimento in capo al Presidente della Provincia della rappresentanza dell'ente, ai sensi dell'art. 50 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2878 del 26 febbraio 2003
«La legittimazione a promuovere giudizi in rappresentanza dell'ente Comune compete in via primaria al sindaco e può spettare al segretario generale, nella sua qualità di dirigente di ufficio dirigenziale generale, solo in quanto tale potestà sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28078 del 21 dicembre 2011
«Poichè la delega del Presidente dell'I.N.P.D.A.P. ad un direttore di sede periferica, per agire in giudizio, attiene al momento genetico del processo e alla valida instaurazione del contraddittorio, la procura da questi conferita al difensore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16076 del 15 novembre 2002
«In tema di associazioni non riconosciute, stabilire se una struttura organizzativa locale che fa capo ad un'associazione avente carattere nazionale costituisca un organo di quest'ultima, ovvero sia invece, a sua volta, un'associazione munita di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9284 del 5 agosto 1992
«L'autorizzazione a stare in giudizio in rappresentanza della unità sanitaria locale, rilasciata dal comitato di gestione ai fini dell'opposizione a precetto, non abilita il rappresentante legale dell'Usl alla proposizione del regolamento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11506 del 21 giugno 2004
«Le ordinarie preclusioni istruttorie non operano ai fini dell'accertamento della legittimazione processuale, che può essere compiuto dal giudice anche di ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8327 del 11 giugno 2002
«In relazione alla rappresentanza in giudizio delle persone giuridiche, il principio che il giudice ha l'obbligo di accertare, anche d'ufficio e in sede di impugnazione, la legittimazione processuale, comporta che egli deve verificare se il...»