-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 123 del 9 gennaio 2004
«Le spese di difesa davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo, sostenute da chi abbia presentato alla corte di appello, ai sensi degli artt. 3 e 6 legge n. 89 del 2001, domanda di equa riparazione del danno derivante dall'irragionevole...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14669 del 30 luglio 2004
«La revocazione per errore di fatto può essere proposta solo entro l'anno dalla pubblicazione della sentenza revocanda, come previsto dall'art. 327, comma primo, c.p.c., salvo che nell'ipotesi eccezionale di sentenza pronunciata nei confronti della...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15854 del 13 agosto 2004
«In tema di legittimazione processuale, nel giudizio di cassazione non può dichiararsi il difetto di capacità processuale di una delle parti, se esso non risulti dagli atti e se la controparte abbia svolto le proprie difese nelle precedenti fasi...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15956 del 16 agosto 2004
«L'esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione è previsto dall'art. 412 bis c.p.c. quale condizione di procedibilità della domanda nel processo del lavoro; la relativa mancanza deve essere eccepita dal convenuto nella memoria difensiva...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16262 del 19 agosto 2004
«La mutatio libelli consiste in una pretesa nuova, diversa da quella originaria, nel senso che di quest'ultima innovi l'oggetto ed introduca nel processo nuovi temi di indagine. Pertanto, l'attore che in un suo atto difensivo, limitandosi a meglio...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17014 del 26 agosto 2004
«Il primo comma dell'art. 327 c.p.c. (che fissa il termine dell'anno dalla pubblicazione della sentenza per la proposizione dei mezzi di impugnazione ordinari indipendentemente dalla notificazione), analogicamente applicabile anche al di fuori...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17419 del 30 agosto 2004
«Infatti, l'applicabilità della disciplina acceleratoria stabilita dall'art. 297 c.p.c., che acquista valore generale in mancanza di una disciplina legislativa speciale, s'impone in via interpretativa nel rispetto dell'art. 111, secondo comma, ult....»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17564 del 1 settembre 2004
«Peraltro, tenuto conto che all'interpretazione del giudicato deve farsi luogo alla stregua dell'interpretazione delle norme piuttosto che alla stregua dell'interpretazione dei negozi e degli atti giuridici, nessuna deroga soffre il suddetto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18255 del 10 settembre 2004
«La rinuncia all'azione, diversamente dalla rinuncia agli atti del giudizio, non richiede l'accettazione della controparte, estingue l'azione, determina la cessazione della materia del contendere e, avendo l'efficacia di un rigetto, nel merito,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20320 del 15 ottobre 2004
«La ratio dell'art. 42, c.p.c., nel testo novellato dalla legge n. 353 del 1990, nella parte in cui prevede l'impugnabilità con regolamento di competenza dell'ordinanza che dispone la sospensione del processo ex art. 295, c.p.c., va identificata...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20335 del 15 ottobre 2004
«La parte obbligata a rimborsare alle altre le spese che esse hanno sostenuto a cagione del processo è quella che, col comportamento tenuto fuori del processo, ovvero col darvi inizio resistervi in forme e con argomenti non rispondenti al diritto,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21870 del 18 novembre 2004
«Il travisamento dei fatti non può costituire motivo di ricorso per cassazione poiché, risolvendosi nell'inesatta percezione, da parte del giudice, di circostanze presupposte come sicura base del suo ragionamento, in contrasto con quanto risulta...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22829 del 6 dicembre 2004
«Attesa la valenza probatoria e considerato il ruolo, nel processo del lavoro, rispettivamente, del principio di non contestazione e dell'istituto del libero interrogatorio delle parti, la mancata contestazione dei conteggi attorei da parte del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2292 del 6 febbraio 2004
«In tema di procedimento civile ed in ipotesi di morte di una delle parti nel corso del giudizio, gli eredi, indipendentemente dalla natura del rapporto sostanziale controverso, vengono a trovarsi, per tutta la durata del processo, in una...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 258 del 13 gennaio 2004
«Gli interessi legali dovuti per il ritardo con cui è corrisposto l'indirizzo per l'espropriazione o la cessione volontaria dell'immobile hanno natura compensativa, dovendoli l'espropriante corrispondere sulla somma ulteriore che è tenuto a...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8720 del 7 maggio 2004
«Il mancato rispetto, da parte del giudice, dell'ordine logico in cui si pongono le questioni insorte nel processo può rilevare come motivo di impugnazione della sentenza solo nella eventualità che abbia determinato una contraddittorietà della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9323 del 17 maggio 2004
«Per effetto dell'art. 1, primo comma, della legge 7 giugno 1993, n. 183 – che disciplina l'utilizzazione dei mezzi di telecomunicazione tra avvocati della stessa parte per la trasmissione degli atti relativi a provvedimenti giurisdizionali – nella...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10180 del 16 maggio 2005
«L'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione, nell'espropriazione forzata presso terzi, su istanza di assegnazione del creditore procedente qualifica la dichiarazione resa dal terzo come positiva ed emette il relativo provvedimento (di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15672 del 27 luglio 2005
«Anche per l'ammissibilità del ricorso incidentale, così come per il ricorso principale per cassazione, è indispensabile la stretta osservanza del disposto di cui all'art. 366, primo comma, n. 3, c.p.c., con la conseguenza che il ricorrente...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21378 del 4 novembre 2005
«La soppressione di un ente pubblico, costituito in giudizio per mezzo di procuratore, resta soggetta alle disposizioni di cui all'art. 300 c.p.c. e, pertanto, non determina l'interruzione del processo fino a quando il procuratore costituito non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22833 del 11 novembre 2005
«In tema di azioni a difesa del possesso, lo spoglio e la turbativa, costituendo fatti illeciti, determinano la responsabilità individuale dei singoli autori secondo il principio di solidarietà di cui all'art. 2055 c.c.; pertanto, nel giudizio...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26261 del 2 dicembre 2005
«Anche al ricorso per revocazione proposto avverso una sentenza della Corte di cassazione si applica l'art. 327 c.p.c. nel suo complesso, per cui la parte ricorrente non decade dalla facoltà di proporre tardivamente l'impugnazione, in applicazione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2839 del 11 febbraio 2005
«In tema di responsabilità civile degli insegnanti per omessa vigilanza, la sottrazione degli insegnanti statali alle conseguenze dell'applicabilità nei loro confronti della presunzione di cui all'art. 2048, secondo comma, c.c., nei giudizi di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 293 del 10 gennaio 2005
«Nel procedimento per il riassetto contabile o amministrativo della società per azioni previsto dall'art. 2409, c.c., la condanna al pagamento delle spese processuali, pronunciata a favore di colui che – partecipando al procedimento in forza di...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 3872 del 24 febbraio 2005
«Ne deriva ulteriormente che la sentenza conclusiva del processo è nulla per carenza di un presupposto necessario ai fini della valida costituzione del processo stesso, ma non inesistente, e che essa, per effetto del principio della conversione dei...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 561 del 13 gennaio 2005
«In tal senso depongono, da un canto, il complessivo quadro normativo che l'ordinamento processualcivilistico offre in parte qua (la parte che conferisce la procura ad litem non è tenuta ad eleggere domicilio né presso il procuratore né presso...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5896 del 18 marzo 2005
«Nell'ipotesi in cui si sia verificata la morte della parte in primo grado ed il processo sia interrotto, ai sensi dell'art. 299 c.p.c., come nel caso di interruzione per morte o impedimento del procuratore, la sentenza che sia stata eventualmente...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6332 del 24 marzo 2005
«Né la giurisdizione del giudice amministrativo in ordine a detta domanda risarcitoria può trovare fondamento nel testo novellato dell'art. 7 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034: infatti detta norma — la quale prevede che quando è chiesto al...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8568 del 23 aprile 2005
«In tema di equa riparazione conseguente alla violazione del diritto alla ragionevole durata del processo, la valutazione equitativa dell'indennizzo a titolo di danno non patrimoniale è soggetta, per specifico rinvio contenuto nell'art. 2 della...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9098 del 3 maggio 2005
«Infatti, le differenze strutturali, funzionali e teleologiche del processo penale rispetto a quello civile pienamente giustificano, salvo il rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo, una diversa modulazione, da parte del legislatore,...»