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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8444 del 20 agosto 1990
«Con riguardo a contratto concluso da un falsus procurator (e perciò con efficacia sospesa fino alla ratifica da parte del dominus ), il termine semestrale entro il quale il creditore ha l'onere, ai sensi dell'art. 1957 c.c., di chiedere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3401 del 5 giugno 1984
«In ipotesi di preliminare di compravendita immobiliare, stipulato dal promissario acquirente per sé o per persona da nominare, la circostanza che quest'ultimo provveda a tale nomina dopo la scadenza del termine all'uopo fissato, in esecuzione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3644 del 20 dicembre 1972
«Il termine per la dichiarazione di nomina della persona contraente (art. 1402 c.c.) è da qualificare termine di decadenza, e dalla inosservanza di esso consegue che il contratto produce i suoi effetti fra i contraenti originari. La relativa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6073 del 30 maggio 1995
«Il riconoscimento, da parte del venditore, dell'esistenza dei vizi della cosa venduta esime il compratore, a norma dell'art. 1495, secondo comma, c.c., dall'onere di denunziarli e può sanare gli effetti della decadenza, eventualmente verificatasi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2471 del 10 settembre 1974
«In tema di contratto di vendita, le azioni di garanzia, le quali tendono a tutelare il compratore nella fase dinamica della esecuzione del contratto, perseguono tale fine prescindendo da ogni indagine sulla colpa del venditore (cioè anche quando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7863 del 19 luglio 1995
«Il giudice di merito che ha regolarmente acquisito al processo l'accertamento tecnico preventivo può trarre elementi di prova anche dalle indagini effettuate dal consulente tecnico al di fuori dei limiti dell'incarico ricevuto se queste indagini...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14665 del 3 giugno 2008
«La trasformazione, da parte del compratore, della cosa acquistata, con conseguente obiettiva impossibilità di restituirla, non è di per sé sufficiente a precludergli l'azione di risoluzione contrattuale per vizi ai sensi dell'art. 1492, terzo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15481 del 6 dicembre 2001
«Il compratore, che abbia subito un danno a causa dei vizi della cosa, può rinunciare a proporre l'azione per la risoluzione del contratto o per la riduzione del prezzo ed esercitare la sola azione di risarcimento del danno dipendente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4980 del 19 luglio 1983
«Qualora la cosa venduta sia affetta da vizi, il compratore non può avvalersi, anche nel concorso della colpa del venditore, dell'azione di esatto adempimento, alternativamente con le azioni derivanti dalla garanzia di cui all'art. 1490 c.c., in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10767 del 9 luglio 2003
«In tema di decadenza dalla garanzia per vizi della cosa venduta (art. 1495 c.c.), anche nei casi di compravendita di azienda la denunzia deve seguire entro gli otto giorni dalla scoperta, onde consentire al venditore il controllo del fondamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10728 del 3 agosto 2001
«I termini di decadenza e di prescrizione di cui all'art. 1495 c.c. riguardano tutte le azioni spettanti al compratore per i vizi o la mancanza di qualità della cosa pattuita, e, pertanto, anche quella di risarcimento dei danni relativi.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10188 del 3 agosto 2000
«L'azione di risoluzione del contratto di compravendita per vizi che rendono la cosa venduta inidonea all'uso si fonda sul disposto degli artt. 1490, 1492 e 1495 c.c., e soggiace ai termini di decadenza e di prescrizione di cui all'art. 1495 dello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4085 del 9 luglio 1982
«L'azione proposta dal compratore di un immobile che non possa godere di esso per l'inagibilità dell'impianto di riscaldamento stante il mancato collaudo da parte dei vigili del fuoco, non è soggetta ai termini di decadenza e di prescrizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5732 del 10 marzo 2011
«In materia di denunzia dei vizi della cosa venduta, ai fini della decorrenza del termine di decadenza di cui all'art. 1495 c.c., pur dovendosi, di regola, distinguere tra vizi apparenti ed occulti - là dove per i primi detto termine decorre dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4657 del 8 maggio 1998
«Ai fini della risoluzione di un contratto di compravendita per mancanza di qualità promesse, non è necessario accertare se esse fossero o meno essenziali per l'uso tipico o normale a cui la cosa è destinata, perché la volontà delle parti, nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7541 del 8 luglio 1995
«Il termine di decadenza previsto dall'art. 1495 c.c., per l'azione di garanzia dei vizi della cosa venduta decorre dalla effettiva scoperta dei vizi, che si ha quando il compratore ne abbia acquistato certezza obiettiva e completa (e non dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1082 del 30 gennaio 1995
«In tema di garanzia per vizi della cosa venduta, ai fini della decorrenza del termine breve di otto giorni per la denuncia, va considerato: che solo per il «vizio apparente», che è quello rilevabile attraverso un rapido e sommario esame del bene...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1458 del 14 febbraio 1994
«Il termine di decadenza per la denunzia dei vizi della cosa venduta ai sensi dell'art. 1495 c.c., pur dovendo essere riferito alla semplice manifestazione del vizio e non già alla sua individuazione causale, decorre tuttavia solo dal momento in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13294 del 21 giugno 2005
«In tema di compravendita l'impegno del venditore di eliminare i vizi che rendano la cosa inidonea all'uso cui è destinata (ovvero ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore economico) di per sé non dà vita a una nuova obbligazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15758 del 13 dicembre 2001
«Il riconoscimento, da parte del venditore, dei vizi della cosa alienata, che può avvenire anche per facta concludentia quali l'esecuzione di riparazioni o la sostituzione di parti della cosa medesima ovvero la predisposizione di un'attività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5597 del 17 aprile 2001
«Il riconoscimento dei vizi della cosa venduta da parte del venditore — che, ex art. 1495, secondo comma, c.c. esonera l'acquirente dall'onere della tempestiva denuncia ed impedisce la decadenza dello stesso dalla garanzia pur in difetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6641 del 12 giugno 1991
«Il riconoscimento dei vizi della cosa venduta — che a norma dell'art. 1495 c.c. esclude la necessità della loro denunzia da parte dell'acquirente — può avvenire anche tacitamente e cioè mediante il compimento di atti incompatibili con l'intenzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2660 del 4 marzo 1993
«L'occultamento della mancanza di qualità della cosa venduta, che, ai sensi dell'art. 1495 c.c., al quale rinvia il secondo comma dell'art. 1497 c.c., determina l'esonero della denuncia e quindi esclude la correlata decadenza, richiede una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2586 del 25 marzo 1988
«La prescrizione annuale del diritto del compratore alla garanzia per i vizi della cosa venduta — diritto che può anche mancare (come avviene quando il vizio sia facilmente riconoscibile o non presenti la gravità richiesta dall'art. 1490 c.c. o la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10916 del 18 maggio 2011
«In tema di compravendita, si ha consegna di "aliud pro alio" che dà luogo all'azione contrattuale di risoluzione o di adempimento, ai sensi dell'art. 1453 c.c., svincolata dai termini di decadenza e prescrizione previsti dall'art. 1495 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18859 del 10 luglio 2008
«Si ha vizio redibitorio oppure mancanza di qualità essenziali della cosa consegnata qualora questa presenti imperfezioni che la rendano inidonea all'uso cui dovrebbe essere destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore, ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14586 del 30 luglio 2004
«In tema di compravendita, qualora la res tradita sia completamente diversa da quella pattuita — in quanto, appartenendo a un genere diverso, si riveli del tutto inidonea ad assolvere la destinazione economico — sociale del bene venduto — ricorre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 593 del 19 gennaio 1995
«In tema di vendita il criterio distintivo tra la consegna di aliud pro alio — che dà luogo all'ordinaria azione di risoluzione per inadempimento ex art. 1453 c.c., svincolata da termini di decadenza e di prescrizione ai quali sono soggette le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1097 del 23 febbraio 1981
«In un contratto di compravendita, della clausola con la quale è stabilita la decadenza del termine di pagamento per il caso che il compratore rinvii l'esecuzione del contratto, il venditore può avvalersi soltanto durante il periodo in cui la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7385 del 12 dicembre 1986
«La vendita con patto di riscatto o de retrovendendo , ex art. 1500 c.c.; anche se stipulata a scopo di garanzia, sempreché sia vera e reale, non incorre nella sanzione di nullità stabilita per il patto commissorio vietato dagli artt. 1963, 2744...»