-
Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 3295 del 2 agosto 1996
«Il decreto che dispone il giudizio emesso dal giudice all'esito dell'udienza preliminare, per il principio di tassatività delle impugnazioni, è inoppugnabile; trattasi invero di un atto di mero impulso processuale, diretto a fondare la competenza...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3926 del 4 gennaio 1996
«Al fine della individuazione della particolare complessità del dibattimento che giustifica, ex art. 304, comma 2, c.p.p., la sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, occorre fare riferimento alla situazione processuale...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4073 del 19 aprile 1996
«Legittimamente il beneficio della sospensione condizionale della pena è negato dal giudice in base a prognosi sfavorevole nella quale rientrano, oltre le sentenze di condanna riportate dall'imputato, anche i precedenti giudiziari di cui all'art....»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4192 del 22 aprile 1996
«Anche per la celebrazione del giudizio camerale nelle forme previste dall'art. 599 c.p.p. è necessario, a pena di nullità, notificare all'imputato un formale decreto di citazione e non è sufficiente l'invio di un semplice avviso di fissazione...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4308 del 21 gennaio 1996
«Per la sussistenza del delitto di estorsione non si richiede che la volontà del soggetto passivo, per effetto della minaccia, sia completamente esclusa, ma che, residuando la possibilità di scelta fra l'accettare le richieste dell'agente o subire...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44 del 4 gennaio 1996
«Quando la concessione delle attenuanti generiche non rappresenti la risultante di una pronuncia formulata all'esito di un giudizio di cognizione, ma si ponga quale semplice elemento dell'accordo delle parti, non può valere la regola secondo cui i...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4593 del 23 dicembre 1996
«L'ordinanza che, ai sensi dell'art. 304, comma secondo, c.p.p., dispone nella fase del giudizio la sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, può essere legittimamente adottata anche prima della dichiarazione di apertura...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5291 del 24 gennaio 1996
«Il giudice per le indagini preliminari che non intenda accogliere la richiesta di archiviazione del P.M. deve fissare la data dell'udienza in camera di consiglio, dandone avviso al P.M., al sottoposto alle indagini, alla persona offesa e al...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5732 del 10 dicembre 1996
«In tema di dichiarazioni accusatorie provenienti da soggetti rientranti nelle previsioni di cui all'art. 192, commi terzo e quarto, c.p.p., l'attitudine di tali dichiarazioni a costituire «gravi indizi di colpevolezza», al fine dell'applicazione o...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6037 del 31 gennaio 1996
«Agli eventuali errori processuali o sostanziali che si verifichino nell'ambito del giudizio di cassazione non può porsi rimedio mediante il ricorso alla procedura di correzione degli errori materiali, prevista dall'art. 130 c.p.p. (principio...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6169 del 19 giugno 1996
«Ai fini di escludere la punibilità per il reato di falsa testimonianza deve ritenersi che la ritrattazione di quest'ultima, resa in un giudizio civile, possa essere effettuata anche nel processo penale avente ad oggetto l'accertamento del reato in...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6916 del 8 luglio 1996
«Nessuna nullità della sentenza è configurabile nel rifiuto del pubblico ministero, presente in udienza, di concludere nel merito; non rileva sul punto, infatti, il disposto di cui all'art. 178, lett. b) c.p.p., che sanziona con la nullità la...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8493 del 18 settembre 1996
«Qualora il giudizio di appello debba svolgersi in camera di consiglio nelle forme previste dall'art. 127 c.p.p., richiamato dall'art. 599 c.p.p., sussiste ipotesi di nullità per mancata presenza del difensore dell'imputato solamente in quanto la...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8788 del 30 settembre 1996
«Il giudizio di comparazione tra circostanze di diverso segno regolato all'art. 69 c.p. è imposto dalla necessità di una valutazione complessiva del fatto delittuoso, tale che, fermo il principio di proporzione tra pena e reato, consenta nel...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1210 del 12 febbraio 1997
«In sede di rinvio il giudice deve mantenersi nei binari tracciati dalla Corte di cassazione ed attenersi al principio affermato nella sentenza di annullamento; ne deriva che egli non può assolvere l'imputato ai sensi dell'art. 129, primo comma,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1281 del 19 aprile 1997
«In materia di riesame delle misure cautelari, con riferimento all'obbligo di trasmissione degli atti (art. 309 quinto comma), deve ritenersi che al P.M. o al Gip non spetti nessun potere di selezione degli atti al fine di giustificare tagli...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 174 del 13 febbraio 1997
«La causa di sospensione dei termini della custodia cautelare durante la fase del giudizio, rappresentata dalla complessità del dibattimento (art. 304, comma secondo, c.p.p.), quando si tratti di reati indicati nell'art. 407, comma secondo, c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1965 del 3 giugno 1997
«In tema di liberazione condizionale (art. 176 c.p.) il comportamento da valutare ai fini del giudizio sul ravvedimento deve consistere nell'insieme dagli atteggiamenti concretamente tenuti ed esteriormente manifestati dal soggetto, che consentano...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2094 del 6 marzo 1997
«Allorquando si ometta il dovuto giudizio di comparazione tra circostanze aggravanti ed attenuanti, di qualunque specie, ma venga tuttavia apportata, sulla pena prevista per la fattispecie autonomamente aggravata, una diminuzione per effetto delle...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2584 del 8 agosto 1997
«Ai fini della formulazione del giudizio prognostico di particolare complessità, richiesto per dar luogo alla sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., deve ritenersi consentito al...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2626 del 18 marzo 1997
«Anche nel giudizio speciale di cui all'art. 444 c.p.p. (cosiddetto patteggiamento) il tempo necessario per la prescrizione dei reati va determinato con riguardo alla pena stabilita per il reato ritenuto in sentenza ed in particolare tenendo conto...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2638 del 19 marzo 1997
«Cade in un grave vizio logico e viola le regole processuali il giudice d'appello che, nel giudizio di rinvio a seguito di annullamento da parte della cassazione, equipari le eccezioni ritenute assorbite dalla corte in sede di annullamento con...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4322 del 10 maggio 1997
«Nel caso di reato continuato, ai fini della determinazione della pena base, la violazione più grave deve essere individuata con riferimento alla pena da infliggere in concreto per ciascuna di esse, dopo la valutazione di ogni singola circostanza e...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4943 del 2 dicembre 1997
«Il giudizio di convalida dell'arresto e del fermo, nel caso in cui il P.M. abbia rimesso in libertà l'arrestato o il fermato, pur dovendo necessariamente seguire al provvedimento di arresto o di fermo, non deve essere richiesto entro il termine...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5386 del 7 giugno 1997
«L'assenza del difensore di fiducia in dibattimento per altro impegno professionale in una diversa sede giudiziaria, specie se tempestivamente comunicato, impone al giudice del processo di cui si chiede il rinvio di effettuare sempre e comunque un...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6448 del 11 dicembre 1997
«Non dà luogo ad incompatibilità, ai sensi dell'art. 34 c.p.p., il fatto che il giudice del dibattimento, in forza della c.d. «competenza accessoria», abbia, nella fase degli atti preliminari al giudizio apertasi con l'emissione del decreto di cui...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6911 del 25 gennaio 1997
«Non può essere considerato abnorme — quale che sia, nel merito, la sua fondatezza — il provvedimento con il quale il giudice del dibattimento dichiari, in limine litis, la nullità del decreto che ha disposto il giudizio, ritenendo ravvisabile una...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 84 del 9 gennaio 1997
«Ai fini del riconoscimento dell'attenuante del risarcimento del danno (art. 62 n. 6 c.p.) è sufficiente un'offerta di risarcimento, anche non formale, che abbia i requisiti della congruità e della serietà, in presenza dei quali l'attenuante deve...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 118 del 17 febbraio 1998
«In tema di patteggiamento l'obbligo di immediata declaratoria di una delle cause di non punibilità, di cui all'art. 129, presuppone che il giudice possa riconoscere direttamente l'esistenza di una delle dette cause, con esclusione quindi...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12320 del 25 novembre 1998
«In presenza della causa estintiva della prescrizione del reato, l'obbligo del giudice di immediata declaratoria ex art. 129 c.p.p. postula che le circostanze idonee a escludere l'esistenza del fatto, la rilevanza penale di esso e la non...»