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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6377 del 7 luglio 1994
«La domanda proposta da un professionista nei confronti della pubblica amministrazione, per conseguire il compenso che assuma dovutogli per prestazioni professionali di natura autonoma, si ricollega a posizioni di diritto soggettivo inerenti ad un...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4908 del 8 marzo 2006
«Nelle controversie che hanno ad oggetto la tutela del diritto alla salute, garantito dall'art. 32 Cost., la p.a. è priva di alcun potere di affievolimento della relativa posizione soggettiva, sicché la domanda di risarcimento del danno proposta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11575 del 17 novembre 1998
«La domanda di risarcimento danni proposta da un privato nei confronti della P.A., ancorché implichi questioni sull'esercizio di poteri autoritativi, se non attribuita alla giurisdizione esclusiva di un giudice speciale, appartiene alla competenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4725 del 28 maggio 1997
«Ai sensi dell'art. 140 R.D. n. 1775 del 1933, le domande volte a conseguire la condanna della pubblica amministrazione al risarcimento dei danni — anche se fatte valere in forza della generale previsione dell'art. 2043 c.c. — sono devolute alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8459 del 2 agosto 1995
«La soluzione della questione sul riparto della giurisdizione rispetto ad una domanda di risarcimento danni per la lesione della propria integrità fisica proposta da un pubblico dipendente nei confronti dell'Amministrazione, è strettamente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 3848 del 20 febbraio 2007
«In materia di contributi e sovvenzioni pubbliche, il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo deve essere attuato distinguendo le ipotesi in cui il contributo o la sovvenzione è riconosciuto direttamente dalla legge...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1774 del 26 gennaio 2011
«In tema di rapporti di lavoro alle dipendenze di Stati esteri, l'esenzione dello Stato straniero dalla giurisdizione nazionale viene meno non solo nel caso di controversie relative a rapporti lavorativi aventi per oggetto l'esecuzione di attività...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 880 del 17 gennaio 2007
«Con riguardo alle controversie inerenti al rapporto di lavoro del personale italiano di consolati di Stati stranieri in Italia, sussiste il difetto di giurisdizione del giudice italiano, per effetto della immunità consolare, quando la pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 370 del 30 giugno 1999
«Con riguardo ad azione di simulazione esercitata in via principale ed azione di revocazione esercitata in via subordinata proposta da una società italiana nei confronti di convenuti residenti in Italia e convenuti domiciliati nel territorio di uno...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 309 del 27 maggio 1999
«Ai sensi del primo comma dell'art. 3 della legge 31 maggio 1995, n. 218 un momento di collegamento idoneo a radicare la giurisdizione italiana sussiste non solo quando il convenuto ha la cittadinanza italiana o la residenza in Italia, ma anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 16557 del 18 giugno 2008
«La questione di competenza ha natura assolutamente pregiudiziale, per cui vi è una manifesta inconciliabilità, sul piano logico e giuridico, tra la richiesta di una pronuncia sul merito in via principale (che implica necessariamente il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22055 del 13 ottobre 2006
«Secondo il disposto dell'art. 38, primo comma, c.p.c., nel testo introdotto dall'art. 4 della legge 26 novembre 1990, n. 353 in vigore dal 30 aprile 1995 (in base alle disposizioni transitorie di cui all'art. 90 della stessa legge e successive...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12376 del 5 dicembre 1997
«Poiché ai fini della determinazione della competenza per materia si deve aver riguardo all'oggetto della domanda proposta dall'attore, restando irrilevanti le contrarie contestazioni del convenuto, quando il primo lamenta la violazione di un suo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10685 del 22 luglio 2002
«Costituisce eccezione nuova e come tale inammissibile in appello, ai sensi dell'art. 345 c.p.c., nel testo novellato dalla legge n. 353/1990, l'eccezione di usucapione che, essendo riconducibile al tema della prescrizione del diritto, non è fra...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4078 del 16 aprile 1991
«La competenza territoriale in ordine alle controversie di lavoro e previdenziali, nonostante la sua non esatta inquadrabilità nel paradigma del primo e terzo comma dell'art. 38 c.p.c., è inderogabile; pertanto, una volta che sia stata eccepita...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 5725 del 7 marzo 2013
«In caso di eccezione di incompetenza territoriale sollevata con riguardo a persona giuridica, la mancata contestazione in comparsa di risposta - alla quale è da equiparare quella formulata senza motivazione articolata ed esaustiva - della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9783 del 24 aprile 2009
«In sede di regolamento di competenza avverso sentenza dichiarativa dell'incompetenza del giudice adito con riferimento ai criteri di competenza territoriale derogabile, la Corte di cassazione, cui appartiene il potere di riscontrare la competenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 21899 del 29 agosto 2008
«L'eccezione di incompetenza per territorio derogabile, sollevata da una persona giuridica, si ha per non proposta se non contiene l'indicazione di tutti i fori alternativi possibili, ivi compreso quello del luogo dove la convenuta ha un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10532 del 25 ottobre 1997
«In tema di competenza territoriale nelle cause relative a diritti di obbligazione, l'art. 38 del c.p.c., come modificato dall'art. 4 della legge 26 novembre 1990, n. 353 (che, innovando il testo previgente, dispone che l'incompetenza per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24903 del 25 novembre 2005
«Nelle cause relative a diritti di obbligazione, l'attore non ha alcun onere di specificazione del criterio di competenza scelto e delle ragioni per le quali ha ritenuto di incardinare la controversia presso il giudice adito, essendo sufficiente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11657 del 12 maggio 2008
«In applicazione degli artt. 38, secondo comma, 166, 171, secondo comma e 167, secondo comma, c.p.c. (quest'ultimo nel testo vigente a decorrere dal 22 giugno 1995 e fino all'entrata in vigore, in data 1 marzo 2006, delle modifiche introdotte con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2306 del 2 febbraio 2007
«Nel procedimento davanti al giudice di pace, qualora, alla prima udienza, questi abbia dichiarato la contumacia del convenuto, procedendo alla celebrazione di una seconda e di una terza udienza, al convenuto che si costituisca tardivamente è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9692 del 24 luglio 2000
«La competenza territoriale a conoscere delle controversie relative ai contratti conclusi con un operatore commerciale per la fornitura di beni o la prestazione di servizi fuori dai locali commerciali spetta, ai sensi dell'art. 12 del D.L.vo n. 50...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1462 del 25 febbraio 1983
«Qualora una delle parti, nel giudizio di primo grado, abbia proposto l'eccezione di incompetenza per valore e poi vi abbia espressamente rinunciato, l'eccezione non può essere ulteriormente dedotta con ricorso per regolamento di competenza perché,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5033 del 18 aprile 2000
«Sebbene, ai fini della determinazione della competenza per materia, si debba aver riguardo all'oggetto della domanda ed ai fatti posti a fondamento della stessa, senza che il giudice adito possa, al riguardo, compiere attività istruttoria, egli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9313 del 18 aprile 2007
«Non sussiste litispendenza tra una causa pendente in primo grado e un'altra definita con sentenza da un giudice di secondo grado, ancorché non siano decorsi i termini per impugnarla, sia perché, per la configurabilità della litispendenza, è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1302 del 26 gennaio 2004
«La litispendenza è un rapporto tra due o più cause - e non tra più procedimenti - che consente di individuare il giudice competente in base al criterio della prevenzione, qualora tra esse vi sia identità di causa pretendi, di petitum ed esse...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7360 del 2 giugno 2000
«In caso di stessa domanda proposta dinanzi a giudici diversi, per dichiarare la litispendenza, ai sensi dell'art. 39 primo comma c.p.c., non occorre accertare la competenza del giudice preventivamente adito, ma soltanto la prevenzione, e a questo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15905 del 13 luglio 2006
«Ai sensi dell'art. 39, secondo comma, c.p.c., il giudice che ravvisi la continenza tra una causa propostagli ed altra precedentemente instaurata dinanzi a un giudice diverso deve verificare la competenza (per materia, territorio, derogabile e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2268 del 14 marzo 1997
«Il giudice che ravvisa la continenza tra una causa propostagli ed altra precedentemente instaurata dinanzi ad un giudice diverso (art. 39 secondo comma c.p.c.), deve verificare se sussiste la competenza di quest'ultimo limitatamente alla causa da...»