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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34813 del 27 settembre 2010
«In tema di omessa custodia di animali, l'obbligo di custodia sorge ogni qualvolta sussista una relazione anche di semplice detenzione tra l'animale e una data persona, in quanto l'art. 672 c.p. collega il dovere di non lasciare libero l'animale o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2959 del 18 luglio 1997
«Ai fini della configurabilità del reato di fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti, non occorre stabilire se le definizioni di «materie esplodenti», usata dall'art. 678 c.p., e di «artifici e prodotti affini» e «giocattoli pirici»...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6010 del 18 maggio 1988
«Le castagnole e le bombe-carta non possono essere ricomprese tra gli esplosivi micidiali dotati di caratteristiche che li fanno assimilare alle armi da guerra e il loro possesso può integrare le figure criminose di cui agli artt. 678 e 679 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40358 del 8 novembre 2011
«Il reato di cui all'art. 679 c.p. si distingue da quello previsto dall'art. 678 c.p., perché mentre quest'ultimo è diretto a salvaguardare la pubblica incolumità in relazione ai pericoli che possono derivare dalla fabbricazione, importazione,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7006 del 14 giugno 2000
«In materia di omessa denuncia di materie esplodenti, deve escludersi che l'obbligo di denuncia del possesso o della detenzione di tali sostanze gravi anche sul dipendente, in quanto l'art. 679 c.p. (che tale obbligo impone) presuppone che vi sia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42 del 17 gennaio 1974
«L'obbligo di sottoporre a verificazione periodica i pesi e le misure stabilito dall'art. 12 del T.U. 23 agosto 1890, n. 7088, riguarda tutti coloro che risultano iscritti nello stato degli utenti formato dalla giunta comunale a norma dell'art. 18...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5522 del 19 novembre 1997
«Poiché, con il passaggio in giudicato della sentenza che dispone la confisca, si ha un trasferimento a titolo originario dei beni sequestrati nel patrimonio dello Stato (tanto che il denaro, i titoli al portatore di qualunque genere essi siano, i...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2 del 4 gennaio 1995
«In tema di concorso di persone nel reato, si configura la partecipazione morale e non la mera presenza passiva allorquando la mancata assunzione di qualsiasi iniziativa e il mantenimento di un atteggiamento di «non intervenuto» esprime una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9337 del 31 agosto 1994
«Con la disposizione di cui all'art. 708 c.p. (possesso ingiustificato di valori) il legislatore ha voluto prevenire future aggressioni patrimoniali in quanto, sospettandosi logicamente la provenienza delittuosa delle cose detenute senza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7634 del 7 luglio 1994
«L'elemento oggettivo della contravvenzione di cui all'art. 707 c.p., rappresentato dal fatto che l'agente sia «colto in possesso» di chiavi alterate o di grimaldelli, non va inteso nel senso che, oltre al possesso di tali oggetti, si richiede...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6331 del 17 dicembre 1990
«In tema di sequestro probatorio, il denaro può configurarsi come corpo di reato, in relazione alla contravvenzione di possesso ingiustificato di valori, prevista dall'art. 708 c.p., anche nel caso in cui l'imputato ne sia stato colto in possesso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1591 del 12 febbraio 1987
«Nel reato di possesso ingiustificato di denaro e oggetti di valore possono concorrere anche le persone incensurate quando conoscono o abbiano la possibilità di conoscere le qualità soggettive del correo, idonee a realizzare il presupposto del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32521 del 19 agosto 2011
«L'elemento materiale della contravvenzione di cui all'art. 707 c.p., rappresentato dal fatto che l'agente sia colto in possesso di chiavi alterate o di grimaldelli, non va inteso nel significato restrittivo che l'agente venga colto "in flagranza"...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1335 del 18 gennaio 2007
«In tema di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, nella nozione di «strumenti atti ad aprire o a sforzare serrature» formula generica con cui la previsione incriminatrice completa l'elencazione degli oggetti del possesso,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21423 del 20 giugno 2006
«Non si configura, per difetto della condizione soggettiva di persona condannata per delitti determinati da motivi di lucro, il reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli se l'autore ha come unico precedente una sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 198 del 11 gennaio 2001
«Ai fini della configurabilità del reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, non è necessario un rapporto attuale e costante di contiguità fisica degli oggetti con la persona, ma è sufficiente che quest'ultima li detenga...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10475 del 1 settembre 1999
«In tema di possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, poiché la contravvenzione di cui all'art. 707 c.p. punisce la condotta di colui che sia colto in possesso degli oggetti sopra indicati, per la realizzazione dell'elemento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9331 del 26 ottobre 1996
«Poiché l'elemento oggettivo caratterizzante il reato di cui all'art. 707 c.p. è costituito dall'attualità del possesso degli strumenti atti allo scasso, il quale non presuppone un rapporto di contiguità fisica costante con gli stessi, l'elemento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6929 del 8 luglio 1996
«La disposizione di cui all'art. 707 c.p. (possesso ingiustificato di chiavi false o grimaldelli) pone a carico del detentore - per le sue qualità personali - l'onere di dare la prova che gli oggetti rinvenuti in suo possesso sono destinati ad un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8315 del 9 ottobre 1984
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 707 c.p., non è richiesto che le cose o gli oggetti indicati dalla norma siano di proprietà dell'agente, essendo sufficiente che essi siano in suo possesso, inteso come qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8217 del 12 ottobre 1983
«Ai fini della sussistenza del reato di possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso, l'espressione «è colto» non postula una situazione di rigorosa flagranza, ma soltanto una situazione di disponibilità dalla quale derivi la possibilità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29448 del 10 luglio 2013
«Sussiste la condizione soggettiva di persona condannata per delitti determinati da motivi di lucro - ricorrendo la quale è configurabile il reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli - anche qualora l'autore abbia come...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9644 del 28 luglio 1999
«In tema di possesso di chiavi alterate e grimaldelli (art. 707 c.p.), è sufficiente, ai fini della configurabilità del concorso nel reato, la consapevole disponibilità concreta ed immediata, da parte di più persone, degli arnesi predetti,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10374 del 30 ottobre 1982
«Il reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli si consuma nel momento in cui il reo viene sorpreso in possesso di detti oggetti.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2479 del 13 marzo 1995
«La contravvenzione di cui all'art. 707 c.p. può ritenersi assorbita dall'aggravante della violenza sulle cose, prevista per il furto dall'art. 625, n. 2, c.p., qualora ricorra un nesso di strumentalità tra il possesso degli arnesi atti allo scasso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7073 del 17 giugno 1988
«In tema di rapporti tra la contravvenzione di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli e il reato di furto circostanziato, tentato o consumato, quando il soggetto attivo è sorpreso mentre si accinge, essendo in possesso di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10667 del 14 novembre 1985
«La contravvenzione di cui all'art. 707 c.p. è assorbita dal reato di furto aggravato solo se gli arnesi sono stati usati sicuramente per consumare il furto e soprattutto se il loro possesso è stato accertato nell'atto di commettere il furto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5445 del 12 giugno 1984
«La contravvenzione di cui all'art. 707 c.p. può ritenersi assorbita nell'aggravante della violenza sulle cose prevista per il furto dall'art. 625, n. 2, c.p. qualora ricorra un nesso di strumentalità tra il possesso degli arnesi atti allo scasso e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1580 del 17 febbraio 1982
«Il possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso non è assorbito nel delitto di furto aggravato a norma dell'art. 625 n. 2 c.p., se si protragga oltre il tempo necessario alla perpetrazione del furto medesimo.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43084 del 11 novembre 2003
«Non è configurabile l'elemento oggettivo della contravvenzione di cui all'art. 712 c.p. nella condotta di un soggetto che trovi e conservi il possesso di un oggetto, abbandonato da chi lo ha sottratto al legittimo proprietario, in quanto nel...»