-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 13 luglio 1999
«Tale contributo può manifestarsi nelle forme più varie, anche nel collaborare con l'associazione mafiosa mediante il procacciamento di risorse finanziarie da destinare a lavori pubblici e nell'aggiudicazione “pilotata” dei relativi appalti,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7126 del 16 giugno 2000
«In tema di rapporti fra azione civile ed azione penale, il trasferimento nel processo penale dell'azione civile esercitata mediante richiesta di decreto ingiuntivo è consentito, ai sensi dell'art. 75, comma 1, c.p.p., solo ove l'intimato abbia...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6 del 8 gennaio 1997
«Fin dal momento dell'esecuzione dell'arresto, pertanto, ed ancor prima della sua formale documentazione, sussiste l'obbligo degli operatori di polizia giudiziaria che vi hanno proceduto di informare immediatamente il difensore dell'interessato a...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1472 del 4 febbraio 1999
«In tema di sindacato della Corte di cassazione sulla valutazione delle chiamate di correo operata dal giudice di merito, non è consentito al giudice di legittimità un controllo sul significato concreto di ciascuna dichiarazione e di ciascun...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8350 del 2 marzo 2011
«In caso di condanna per il reato di falsa testimonianza, il risarcimento disposto in favore della parte civile non può ricomprendere la totalità degli effetti dannosi subiti per la sottoposizione al procedimento penale, ma solo del danno...»
-
Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 670 del 26 marzo 1994
«Pur in assenza di una esplicita disposizione come quella dettata, in tema di requisiti della sentenza, dall'art. 546 c.p.p. che sanziona con la nullità il difetto o l'incompletezza del dispositivo, non può escludersi la sussistenza di analogo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12414 del 17 dicembre 1994
«L'ordinanza di revoca del provvedimento con il quale era stata disposta la sospensione del processo è provvedimento meramente ordinatorio, la cui mancanza di motivazione non è causa di nullità, essendo sufficiente che il giudice esponga le ragioni...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5639 del 9 febbraio 1994
«Il giudice di appello al quale sia stata denunciata una nullità per carenza di motivazione, non può limitarsi a rilevare tale carenza, ma nell'ambito delle questioni decise dal provvedimento impugnato, deve riesaminare l'oggetto della decisione,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42 del 6 febbraio 1995
«L'interesse richiesto dall'art. 568, comma 4, c.p.p., quale condizione di inammissibilità di qualsiasi impugnazione, deve essere correlato agli effetti primari e diretti del provvedimento da impugnare e sussiste solo se il gravame sia idoneo a...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46207 del 19 dicembre 2005
«Avuto riguardo alla valorizzazione del principio del contraddittorio operata dal riformulato art. 111 Cost., deve ritenersi che la procedura camerale partecipata, quale prevista dall'art. 127 c.p.p., costituisca, rispetto a quella de plano, non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4214 del 7 aprile 1998
«Nel ricorso per cassazione, proposto avverso la sentenza di condanna, il difensore stesso aveva eccepito la nullità della sentenza pronunciata dalla corte di merito, non essendo stata data, all'imputato, la possibilità di presenziare al giudizio...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32924 del 29 luglio 2004
«Non sussiste l'obbligo di provvedere alla traduzione degli atti, ai sensi degli artt. 143 e 147 c.p.p., quando si procede alla trascrizione delle conversazioni telefoniche, ritualmente intercettate, svolte in lingua dialettale: invero, la...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 181 del 7 gennaio 2008
«La mancata emissione di decreto di irreperibilità dell'imputato ai fini della notifica dell'estratto della sentenza contumaciale determina una nullità generale a regime intermedio dell'atto, da ritenersi sanata laddove l'imputato abbia, impugnando...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17179 del 8 maggio 2002
«Il principio di immediata declaratoria di determinate cause di non punibilità sancito dall'art. 129 c.p.p. impone che nel giudizio di cassazione, qualora ricorrano contestualmente una causa estintiva del reato e una nullità processuale assoluta e...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1460 del 16 luglio 1998
«In tale situazione vale la regola di cui all'art. 129 c.p.p., in base alla quale in presenza di causa estintiva del reato, l'inizio di prova ovvero la prova incompleta in ordine alla responsabilità dell'imputato non viene equiparata alla mancanza...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6384 del 21 maggio 1999
«Deve quindi ritenersi che la concreta possibilità di conoscenza del contenuto dell'atto da parte del destinatario sia pregiudicata ogniqualvolta la restituzione al mittente sia avvenuta dopo un periodo di giacenza eccessivamente breve. (Nella...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28996 del 16 luglio 2001
«In tema di notificazione con il rito degli irreperibili, risulta correttamente eseguita la notifica della sentenza secondo le forme dell'art. 159 del c.p.p. allorché l'imputato si è volontariamente sottratto alla possibilità di ricevere le...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3285 del 5 gennaio 2000
«L'istituto del pagamento rateale della multa, disposto ai sensi dell'art. 133 ter c.p., ha come presupposto la valutazione delle condizioni economiche del condannato raffrontate all'entità della pena inflitta in concreto, e detti presupposti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5698 del 6 febbraio 2003
«Il decreto di irreperibilità dell'imputato emesso nel corso delle indagini preliminari non spiega efficacia ai fini della notificazione del decreto di citazione a giudizio disposta dal pubblico ministero ai sensi dell'art. 552 c.p.p., in quanto la...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3330 del 4 luglio 2000
«L'elezione o dichiarazione di domicilio sono valide ed efficaci unicamente nell'ambito del procedimento nel quale sono state effettuate, mentre non spiegano alcun effetto nell'ambito di altri procedimenti, sia pure geneticamente collegati a quello...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13682 del 28 dicembre 1998
«L'inosservanza delle formalità dettate dall'art. 468, comma 4 bis, c.p.p. per l'acquisizione a richiesta di parte dei verbali di prove di altro procedimento penale è sfornita di qualsivoglia sanzione processuale, non operando l'inammissibilità...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9088 del 26 febbraio 2003
«Qualora venga presentato davanti al giudice dell'esecuzione un atto formalmente qualificato come istanza di incidente di esecuzione, con il quale sia in realtà chiesta la restituzione nel termine per impugnare ex art. 175 c.p.p., spetta al giudice...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17886 del 15 aprile 2003
«Il provvedimento con il quale il giudice dell'esecuzione dispone la remissione in termini, pur avendo dichiarato la non esecutività della sentenza, è affetto da nullità per violazione del disposto di cui all'art. 670, comma 3 c.p.p., ma una volta...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5064 del 9 febbraio 2006
«In materia di misure cautelari personali, nella fase del giudizio, la richiesta di adozione, modifica o revoca di una misura coercitiva deve essere esaminata e decisa dal giudice, in composizione monocratica o collegiale, investito della...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11864 del 4 dicembre 1995
«La notificazione del decreto di citazione per il giudizio di appello senza il rispetto del termine di comparizione di venti giorni previsto dall'art. 601, comma 3, c.p.p., determina una nullità assoluta, rilevabile in ogni stato e grado del...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3852 del 16 aprile 1996
«Ed infatti, la proposizione dell'appello a mezzo del difensore per motivi attinenti al merito della decisione dimostra non solo che l'imputato ha avuto conoscenza dell'atto ma che ha esercitato rispetto ad esso il diritto di difesa sicché non è...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12650 del 1 dicembre 1998
«Né tale nullità (di tipo intermedio) può ritenersi sanata ai sensi del secondo comma dell'art. 182 c.p.p. per il fatto che il difensore d'ufficio, appositamente nominato, nulla abbia eccepito in merito, non potendosi riconoscere alla condotta...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6422 del 1 giugno 1994
«Il diritto alla prova riconosciuto alle parti dall'art. 190, primo comma, c.p.p., implica la corrispondente attribuzione del potere di escludere le prove manifestamente superflue ed irrilevanti, secondo una verifica di esclusiva competenza del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33300 del 4 settembre 2001
«L'ordinanza applicativa di misure cautelari personali, pur se formalmente viziata da inosservanza di norme processuali stabilite a pena di inutilizzabilità, in tanto va annullata in quanto si accerti che la fonte di prova illegittimamente indicata...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34076 del 8 agosto 2003
«In tema di valutazione delle dichiarazioni rese ex art. 210 c.p.p., il giudizio di credibilità del dichiarante e di attendibilità delle dichiarazioni deve essere l'esito di una motivata valutazione autonoma del giudicante e non può essere...»