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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5150 del 3 aprile 2003
«I motivi del ricorso per cassazione devono investire, a pena d'inammissibilità, questioni che siano già comprese nel tema del decidere del giudizio d'appello, non essendo prospettabili per la prima volta in sede di legittimità questioni nuove o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5456 del 8 aprile 2003
«Ove il giudice di primo grado, in un processo con cumulo di domande, abbia pronunciato sentenza definitiva – e tale è quella contenente un espresso provvedimento di separazione oppure una pronuncia sulle spese, la quale, potendo essere adottata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6372 del 19 aprile 2003
«Il giudice d'appello che, dichiarata la nullità della sentenza impugnata per nullità della notificazione della citazione, ordina la rimessione della causa al giudice di primo grado, non può abbreviare o prorogare il termine di sei mesi per la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8993 del 5 giugno 2003
«Le ipotesi di rimessione della causa al primo giudice da parte del giudice d'appello, previste dagli artt. 353 e 354 c.p.c., devono intendersi tassative, sicché – fuori di tali ipotesi (fra le quali non è compresa la violazione dell'art. 183...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12521 del 7 luglio 2004
«La sentenza di merito è impugnabile non solo con il regolamento necessario di competenza, ma a mezzo della proposizione dell'appello, tutte le volte in cui pur contenendo una pronuncia sulla competenza, contenga anche una risoluzione di contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13169 del 16 luglio 2004
«Poiché l'ordine di integrazione del contraddittorio è funzionale alla eventuale proposizione del gravame incidentale, nei giudizi in cui il pubblico ministero ha il potere di impugnazione (nella specie, limitatamente agli interessi patrimoniali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13426 del 20 luglio 2004
«...comporta la necessità, per il giudice d'appello che dichiari il vizio, di porvi rimedio, trattenendo la causa e decidendola nel merito, senza che a ciò osti il principio del doppio grado di giurisdizione, che è privo di rilevanza costituzionale.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14030 del 26 luglio 2004
«...e la verifica) che il pubblico ufficiale attesta di avere compiuto, ma non della validità del documento, trattandosi di un mero giudizio che come ogni altra valutazione del primo giudice, deve poter essere vagliato dal giudice d'appello.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15603 del 11 agosto 2004
«L'accertamento del giudice di secondo grado sull'esistenza di un giudicato interno non può essere rimosso se non per effetto di espressa impugnazione, restando altrimenti preclusa ogni questione al riguardo. (Nella specie, la sentenza d'appello,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5119 del 12 marzo 2004
«Qualora la sentenza d'appello abbia disposto la rimessione delle parti al primo giudice per l'integrazione necessaria del contraddittorio, la regola fissata dall'art. 353, terzo comma, c.p.c., secondo cui se è proposto ricorso per Cassazione il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5590 del 19 marzo 2004
«...discussa; la sentenza emessa dal giudice d'appello all'udienza di rinvio tenutasi pur in difetto di comunicazione, e alla quale non tutte le parti siano comparse, è affetta da nullità assoluta per violazione del principio del contraddittorio.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 58 del 7 gennaio 2004
«In materia di procedimento civile, il potere del giudice d'appello di procedere d'ufficio ad un nuovo regolamento delle spese processuali, quale conseguenza della pronunzia di merito adottata, sussiste in caso di riforma in tutto o in parte della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5854 del 24 marzo 2004
«...ma il nuovo giudice nominato dovrà convocare le parti dinanzi a sé perché precisino nuovamente le conclusioni. (Fattispecie relativa al giudizio d'appello relativo a sentenza del giudice di pace deciso dal tribunale in composizione monocratica).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9243 del 14 maggio 2004
«Ove il giudice d'appello abbia dichiarato inammissibile il gravame, ritenendolo privo di specificità, e ne abbia evidenziato anche, per mera completezza di esposizione, la eventuale infondatezza, la parte rimasta soccombente che ricorra in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9474 del 19 maggio 2004
«...la S.C., nel confermarla, ha rilevato che la sentenza d'appello era stata impugnata soltanto relativamente al credito controverso, trascurando l'omissione di pronuncia in ordine alle spese suindicate, oggetto di autonoma domanda di rimborso).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10959 del 25 maggio 2005
«...della corte d'appello, anziché da una sezione penale dello stesso organo; enunciando il principio di cui in massima, le Sezioni Unite hanno dichiarato l'inammissibilità del motivo di ricorso con il quale si lamentava il difetto di giurisdizione).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16588 del 5 agosto 2005
«Ne consegue che qualora la sentenza impugnata sia stata cassata e rinviata al giudice d'appello per una nuova valutazione dei medesimi fatti nell'ambito della disciplina di cui al secondo comma, cioè al fine di determinare il risarcimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21190 del 31 ottobre 2005
«Il decreto con cui la Corte d'appello provvede, su reclamo delle parti ex art. 739 c.p.c., alla revisione delle condizioni inerenti ai rapporti patrimoniali fra i coniugi divorziati ed al mantenimento della prole, ha carattere decisorio e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28248 del 20 dicembre 2005
«Una volta che la decisione (nella specie, della corte d'appello) sia stata deliberata dallo stesso collegio giudicante che aveva raccolto le conclusioni formulate dalle parti e ritenuto la causa a sentenza, non è configurabile un difetto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5416 del 11 marzo 2005
«Poiché nelle controversie soggette al rito del lavoro (nella specie, controversia relativa ad affitto agrario) trova applicazione l'art. 208 c.p.c., concernente la decadenza dall'assunzione della prova, secondo cui il giudice, dichiarata la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5896 del 18 marzo 2005
«Nell'ipotesi in cui si sia verificata la morte della parte in primo grado ed il processo sia interrotto, ai sensi dell'art. 299 c.p.c., come nel caso di interruzione per morte o impedimento del procuratore, la sentenza che sia stata eventualmente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7746 del 14 aprile 2005
«...dall'art. 347, secondo comma, c.p.c. — secondo cui l'appellante deve inserire nel proprio fascicolo copia della sentenza impugnata — mira a garantire soltanto la possibilità dell'esame della sentenza impugnata da parte del giudice d'appello.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10220 del 4 maggio 2006
«...i quali la giurisdizione (avente ad oggetto, nella specie, il diritto vantato dal privato al risarcimento del danno da occupazione appropriativa) apparterrebbe, contrariamente a quanto affermato dalla Corte d'appello, al giudice amministrativo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12728 del 29 maggio 2006
«La doglianza afferente alla pretesa erronea interpretazione di norme giuridiche può essere eccepita in grado d'appello, non trattandosi di eccezione in senso proprio preclusa dall'art. 437 c.p.c., atteso il dovere del giudice di appello di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13655 del 13 giugno 2006
«... La S.C., rilevato che non era stata contestata la qualificazione dell'opposizione agli atti esecutivi, in applicazione del principio di cui sopra ha confermato la sentenza della corte d'appello che aveva dichiarato inammissibile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14650 del 23 giugno 2006
«...di gravame. (In applicazione di detto principio la S.C. ha cassato la sentenza di secondo grado, in quanto il giudice d'appello non aveva provveduto alla rinnovazione degli atti successivi alla irregolare riassunzione del giudizio di primo grado).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1526 del 26 gennaio 2006
«In tema di risarcimento del danno da fatto illecito, il giudice d'appello può procedere anche d'ufficio all'ulteriore rivalutazione della somma liquidata dalla sentenza di primo grado, in quanto la svalutazione monetaria medio tempore intervenuta...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15557 del 7 luglio 2006
«Il giudice d'appello, che è giudice del merito, è tenuto a sindacare il provvedimento di compensazione delle spese processuali adottato dal giudice di primo grado, anche d'ufficio, ove riformi in tutto o in parte la sentenza impugnata, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15698 del 11 luglio 2006
«La questione relativa all'appellabilità o meno di una sentenza di primo grado sulla quale il giudice d'appello non si sia pronunciato, afferendo la materia del regime di impugnazione delle decisioni al potere di rilevazione d'ufficio, è rilevabile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19041 del 5 settembre 2006
«...la competenza a revocare viene trasferita all'ufficio successore. (Fattispecie relativa al trasferimento delle funzioni di giudice d'appello nel processo del lavoro dal tribunale alla Corte d'Appello, ai sensi dell'art. 73 D.L.vo N. 51 del 1998)»