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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3073 del 16 marzo 1995
«Nei casi di cassazione per error in judicando in jus (art. 360 n. 3 c.p.c.), il giudice del rinvio deve uniformarsi al principio di diritto indicato (art. 384 c.p.c.) e, nell'applicarlo, deve attenersi agli accertamenti di fatto già compiuti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5624 del 23 maggio 1995
«Allorquando l'inesistenza giuridica dell'atto esecutivo non è dichiarata d'ufficio del giudice dell'esecuzione, è necessario, perché possa avvenire tale dichiarazione, che sia proposta un'opposizione, la quale, poiché non investe il diritto a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5748 del 25 maggio 1995
«Al fine di far valere, ex art. 360, n. 5, c.p.c., il vizio di omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione su punti decisivi della controversia prospettati dalle parti o rilevabili d'ufficio, è necessario che il ricorrente indichi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3031 del 2 aprile 1996
«Anche nel regolamento preventivo di giurisdizione la mancata richiesta della trasmissione del fascicolo d'ufficio determina l'improcedibilità del ricorso, quando senza l'anzidetto fascicolo non sia possibile valutare la natura e la fondatezza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4958 del 29 maggio 1996
«Il giudicato interno relativo ad una statuizione della sentenza di primo grado non impugnata dalla parte da essa pregiudicata, limitatasi a proporre appello, in via principale, avverso altro capo della sentenza predetta, è rilevabile d'ufficio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7630 del 19 agosto 1996
«Nel rito del lavoro, la preclusione, stabilita dall'art. 416, secondo comma, per le domande riconvenzionali e per le eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio che non siano state proposte dal convenuto nella memoria di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1788 del 27 febbraio 1997
«L'art. 416 comma 2 c.p.c. (a norma del quale il convenuto nel processo del lavoro deve proporre a pena di decadenza nell'atto di costituzione tutte le eccezioni sostanziali e processuali non rilevabili d'ufficio), va interpretato alla luce del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4476 del 20 maggio 1997
«...ha come fatti costitutivi l'esistenza del debito e la mora del debitore, la sussistenza dei quali deve essere provata dall'attore e verificata d'ufficio dal giudice a prescindere dalla mancanza di eccezioni del convenuto al riguardo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5568 del 21 giugno 1997
«...grado. In entrambe le ipotesi la mancata integrazione del contraddittorio nel giudizio di appello determina la nullità dell'intero procedimento di secondo grado e della sentenza che lo ha concluso, rilevabile d'ufficio anche in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5765 del 27 giugno 1997
«Il giudizio di cassazione, essendo dominato dall'impulso d'ufficio, non è suscettibile di interruzione per il verificarsi di uno degli eventi previsti dagli artt. 299, 300 e 301 c.p.c. In particolare, non produce interruzione la morte del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 717 del 24 gennaio 1997
«Tale decadenza ha carattere assoluto ed inderogabile e deve essere rilevata d'ufficio dal giudice indipendentemente dal silenzio serbato dall'attore o dalla circostanza che il medesimo si sia difeso sostenendo l'infondatezza anziché...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11720 del 19 novembre 1998
«L'art. 416, secondo comma, c.p.c., non preclude all'appellante – che convenuto in primo grado ha eccepito la prescrizione decennale – ovvero al giudice di appello, d'ufficio, di restringerne l'ambito qualificandola invece come quinquennale, perché...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11932 del 25 novembre 1998
«...dall'ultima notificazione del ricorso, ma non consente di evitare la suddetta sanzione mediante equipollenti, quali il deposito da parte del controricorrente di copia della sentenza stessa o l'esistenza della medesima nel fascicolo d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2031 del 25 febbraio 1998
«L'incidenza della svalutazione monetaria nella liquidazione del danno da fatto illecito dev'essere stabilita d'ufficio anche nel giudizio d'appello e in quello di rinvio, salvo che sulla questione si sia formato giudicato interno. Ne consegue che,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6272 del 24 giugno 1998
«...della lite già all'inizio, in relazione all'obbligo del giudice di verificare le condizioni dell'azione, opera il principio della rilevabilità d'ufficio, e la loro puntualizzazione per la prima volta in appello non allarga il thema decidendum.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6897 del 14 luglio 1998
«In tal caso, pertanto, è inibito al giudice di applicare d'ufficio una prescrizione diversa da quella che deve considerarsi opposta in concreto, fermo restando inoltre che l'applicazione di quest'ultima è soggetta alle regole proprie del rito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7083 del 18 luglio 1998
«Nelle controversie individuali di lavoro l'eccezione di incompetenza per territorio per essere idonea ad impedire che la causa rimanga radicata presso il giudice adito secondo il criterio del Foro non contestato, deve avere non solo il carattere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11252 del 7 ottobre 1999
«Nel rito del lavoro la sussistenza di fatti modificativi, impeditivi o estintivi della pretesa attorea costituenti «mere difese» può essere dedotta per la prima volta anche in appello ed è rilevabile d'ufficio anche nel silenzio della parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12553 del 12 novembre 1999
«La pubblica amministrazione risponde del danno cagionato a terzi dal proprio dipendente quando la condotta di quest'ultimo sia strumentalmente connessa all'attività d'ufficio. Tale nesso di connessione strumentale, però, non viene meno per il solo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12840 del 19 novembre 1999
«Non è, invece, vietato alla parte, allegando con l'appello fatti non dedotti in primo grado, chiedere che il giudice d'appello pronunci su questioni sulle quali il giudice di primo grado avrebbe dovuto e potuto pronunciarsi anche d'ufficio se i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1430 del 20 febbraio 1999
«L'espressione normativa, di cui all'art. 360 n. 5 c.p.c., «punto decisivo della controversia, prospettato dalle parti o rilevabile d'ufficio», si riferisce all'accertamento dei punti di fatto che hanno assunto rilevanza per la decisione e non a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1583 del 24 febbraio 1999
«Qualora la Corte di Cassazione abbia ordinato l'integrazione del contraddittorio ai sensi dell'art. 371 bis c.p.c., il deposito dell'atto di integrazione del contraddittorio oltre il termine di venti giorni dalla scadenza del termine concesso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 36 del 5 febbraio 1999
«La preclusione che deriva dal giudicato implicito sulla giurisdizione può pure conseguire alla mancata impugnazione della pronuncia di merito relativa alla domanda riconvenzionale, che sia dipendente dal titolo dedotto in giudizio dall'attore o da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 381 del 30 giugno 1999
«...delle censure mosse alla sentenza del giudice di pace (peraltro non impugnata anche sotto il profilo della mancata indicazione dei fatti o della genericità della motivazione), tali da non consentire alcuna indagine d'ufficio sugli atti acquisiti.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3928 del 21 aprile 1999
«L'errore di fatto che può legittimare la revocazione della sentenza di cassazione ai sensi dell'art. 395 n. 4 c.p.c., così come inciso dalle sentenze della Corte costituzionale 30 gennaio 1986, n. 17 e 31 gennaio 1991, n. 36, deve riguardare gli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5893 del 14 giugno 1999
«...può trarre d'ufficio tutte le conseguenze cui essi sono idonei ai fini della quantificazione del danno risultino acquisiti e provati «rite et recte», alla stregua della specifica disciplina dell'acquisizione propria di detto regime processuale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6111 del 18 giugno 1999
«...copia dell'atto di citazione notificata e di quella inserita nel fascicolo d'ufficio è causa di inesistenza dell'atto introduttivo del giudizio atteso che la sottoscrizione è elemento indispensabile per la formazione fenomenica dell'atto stesso.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11916 del 11 settembre 2000
«Il difetto di integrità del contraddittorio per omessa citazione di un litisconsorte necessario non costituendo un'eccezione in senso proprio può essere rilevata d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio e sollevata per la prima volta anche nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12 del 4 gennaio 2000
«...la procura speciale risulti apposta sull'originale dell'atto introduttivo, giacché è sulla base del contenuto di questo che avviene l'iscrizione a ruolo della causa e, quindi, la formazione del fascicolo d'ufficio, ai sensi dell'art. 168 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14416 del 4 novembre 2000
«...del diritto azionato, che deve essere provato dall'attore e il cui difetto è rilevabile d'ufficio anche in appello, rientrando tra i poteri – doveri del giudice l'accertamento degli elementi costitutivi e dei requisiti di fondatezza della domanda.»