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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3628 del 27 settembre 1994
«In presenza di una pluralità di condanne e di periodi di detenzione sofferti in tempi diversi non è possibile procedere ad un unico cumulo delle pene concorrenti e detrarre, poi, da detto cumulo la somma complessiva del presofferto in custodia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4940 del 18 novembre 1998
«In presenza di una pluralità di condanne e di periodi di detenzione sofferti in tempi diversi, non è possibile procedere a un unico cumulo delle pene concorrenti e detrarre, poi, a detto cumulo la somma complessiva di pena espiata in custodia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3299 del 23 gennaio 2001
«In tema di associazione per delinquere di tipo mafioso (art. 416 bis c.p.), il combinato disposto degli artt. 110 e 115 c.p. preclude la configurabilità di un concorso esterno o eventuale, atteso che l'aiuto portato all'associazione nei momenti di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1683 del 15 gennaio 2014
«...rinvenuti in occasione dell'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per il reato di cui all'art. 73 d.P.R. n. 309 del 1990, attesa l'insufficienza degli elementi idonei a giustificare la lecita provenienza e disponibilità dei beni).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2946 del 22 gennaio 2014
«...Corte costituzionale n. 57 del 2013 (relativa alla ben diversa ipotesi costituita dalla presenza dell’aggravante di cui all’art. 7 della legge n. 203/1991), la presunzione di adeguatezza esclusiva della misura cautelare della custodia in carcere.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1488 del 15 gennaio 2014
«La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per i reati sessuali, divenuta relativa a seguito della sentenza della Corte cost. n. 265 del 2010, può essere superata quando, in relazione al caso concreto, siano acquisiti anche...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2850 del 21 gennaio 2014
«La competenza funzionale ad emettere il mandato d'arresto europeo per l'esecuzione di una misura cautelare custodiale, ai sensi dell'art. 28, comma primo lett. a), della legge 22 aprile 2005, n. 69, spetta al giudice che procede. (In motivazione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2230 del 20 gennaio 2014
«Sussiste l’interesse del pubblico ministero a impugnare l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari che ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari solo relativamente ad alcuni reati, anche quando con l’impugnazione il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5566 del 4 febbraio 2014
«Non è viziata l'ordinanza del giudice che, nel respingere la richiesta presentata da più imputati di sostituzione della misura della custodia cautelare con quella degli arresti domiciliari, dia una motivazione "collettiva" delle ragioni della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2278 del 20 gennaio 2014
«...nelle sole ipotesi di custodia cautelare "ingiusta" per la sua applicazione nonostante l'insussistenza delle condizioni previste dagli artt. 273 e 280 cod. proc. pen., ovvero per effetto del dato postumo del definitivo proscioglimento del soggetto»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2657 del 21 gennaio 2014
«In tema di estradizione processuale per l'estero, la richiesta di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere a carico dell'estradando, disposta ai sensi dell'art. 704, comma terzo, cod. proc. pen., può essere sottoscritta da un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 620 del 9 gennaio 2014
«In tema di estradizione per l'estero, l'annullamento per difetto di motivazione sulla sussistenza del pericolo di fuga dell'ordinanza con la quale il presidente della corte d'appello ha convalidato l'arresto provvisorio ed ha applicato la misura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1319 del 22 agosto 1994
«Ne consegue che il pubblico ufficiale deve essere esattamente individuato, benché non nominativamente, poiché a lui va riferito lo stato di soggezione e coartazione venutosi a determinare nella persona offesa. (Affermando siffatto principio la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36638 del 6 settembre 2013
«Il giudizio di complessità, ex art. 304, comma secondo c.p.p. - che legittima la sospensione dei termini di custodia cautelare - ha carattere prognostico, dovendo essere formulato non con riguardo all'attività espletata ed esaurita, bensì in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10447 del 9 marzo 2009
«Competente a disporre la sospensione dei termini di durata della custodia cautelare (nella specie a norma dell'art. 304, comma secondo, c.p.p.), nelle more del giudizio di appello, dopo la trasmissione degli atti da parte del giudice di primo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5819 del 12 febbraio 2004
«Nel caso di processi a carico di più imputati, ad alcuni soltanto dei quali si riferiscano le cause di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare previste dall'art. 304, comma 1, lett. a) e b), e comma 4, è sufficiente, per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42590 del 24 novembre 2001
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare prevista dall'art. 304, comma 2, c.p.p., (nella specie, per la particolare complessità del dibattimento) può essere disposta solo in relazione ai reati espressamente indicati...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40701 del 14 novembre 2001
«In tema di sospensione dei termini della custodia cautelare per la particolare complessità del dibattimento, il giudice non può decidere sulla sola istanza del pubblico ministero, ma deve sentire anche il difensore o comunque porlo nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1324 del 6 aprile 2000
«La motivazione dell'ordinanza che sospende il decorso dei termini di custodia cautelare alla stregua dei parametri di cui all'art. 304, secondo comma, c.p.p. e con riferimento alla particolare complessità del dibattimento, diventa un giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3504 del 12 gennaio 2000
«In materia di sospensione dei termini della custodia cautelare, ogni decisione sulla applicazione della causa di sospensione assume autorità di giudicato “allo stato degli atti”, nel senso che ha effetto fin tanto che non intervenga un nuovo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2423 del 4 ottobre 1999
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare disposta, ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., per i dibattimenti particolarmente complessi relativi ai reati indicati nell'art. 407, comma 2, lett. a), stesso codice non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4964 del 9 settembre 1999
«Agli effetti della sospensione dei termini della custodia cautelare a norma dell'art. 304 comma 2 c.p.p., il presupposto della particolare complessità del dibattimento e quello riguardante la natura dei reati contestati a ciascun imputato, sono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3440 del 9 luglio 1999
«Ai fini della sospensione dei termini di custodia cautelare a norma dell'art. 304, comma 2, c.p.p., non può farsi riferimento a posizioni individuali differenziate, dato che la causa di sospensione per la complessità del dibattimento si basa su di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1520 del 12 maggio 1992
«Nell'estendere, con il disposto del primo comma dell'art. 251 att. c.p.p., la nuova disciplina sulla durata della custodia cautelare anche ai procedimenti regolati dalle norme anteriormente vigenti, il legislatore non ha inteso prevedere eccezioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1601 del 4 luglio 1995
«La disciplina relativa alla sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare è applicabile anche nel giudizio di appello camerale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 250 del 22 aprile 1994
«...verifica puntuale della sussistenza delle condizioni richieste, l'applicabilità della normativa disciplinante la sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare nelle ipotesi previste dall'art. 304, primo e secondo comma, c.p.p»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 37 del 29 novembre 1995
«L'istituto della sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, di cui all'art. 304 c.p.p., si applica anche nel processo penale a carico di imputati minorenni. (La Corte, nell'affermare tale principio, premesso che la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25234 del 2 luglio 2002
«La proroga dei termini di durata massima della custodia cautelare ai sensi del secondo comma dell'art. 305 c.p.p. è istituto di carattere eccezionale, che può essere attivato solo quando ricorrano simultaneamente i requisiti delle gravi esigenze...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 790 del 3 agosto 1999
«In tema di misure cautelari personali, le esigenze cautelari che possono legittimare la proroga dei termini di custodia cautelare a norma dell'art. 305, comma secondo, c.p.p. sono tutte quelle previste dall'art. 274 c.p.p. Non è infatti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2152 del 7 luglio 1995
«Nella richiesta di proroga dei termini di custodia cautelare, il pubblico ministero deve, con precisi riferimenti agli atti, specificare per ciascun indiziato, quali siano gli elementi di giudizio che supportano la connotazione di gravità delle...»