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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20104 del 18 settembre 2009
«La rinnovazione della notificazione può e deve essere ordinata dal giudice, in primo grado, quando "rileva un vizio che importi nullità" (art. 291, primo comma, c.p.c.), in appello "quando occorre" (art. 350, secondo comma, c.p.c.), e nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15489 del 7 luglio 2006
«La rinnovazione della notificazione nulla di un atto di citazione a giudizio (disposta ed eseguita a mente del disposto dell'art. 291 c.p.c.) non può ritenersi idonea a determinare effetti interruttivi del corso della prescrizione ( ex art. 2943,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5084 del 28 aprile 1992
«La notificazione di un atto introduttivo di giudizio promosso nei confronti di una società di capitali, ove il giudice abbia dovuto disporne la rinnovazione per mancata costituzione della convenuta, non è idonea a produrre — anteriormente a tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6221 del 16 febbraio 2006
«La disciplina dell'art. 190 bis c.p.p., secondo cui, nei procedimenti per taluno dei delitti indicati dall'art. 51 comma terzo bis c.p.p. l'esame di un testimone o di un soggetto ex art. 210 c.p.p., che abbia già reso dichiarazioni « in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9047 del 15 giugno 1999
«Deve infatti trovare applicazione la norma transitoria, di cui ai commi 3 e 5 dell'art. 6 della suddetta legge, la quale prevede che, se la parte interessata lo richieda, si debba far luogo a parziale rinnovazione del dibattimento, al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4720 del 22 maggio 1996
«...onianza. Ne consegue che tale mezzo istruttorio, del resto sottratto alla disponibilità delle parti non incorre nel divieto di rinnovazione in grado di appello neanche quando, come nel rito del lavoro, in tale grado operi il divieto di nuove...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41028 del 5 dicembre 2002
«Ai fini della utilizzabilità delle dichiarazioni, rese da taluno dei soggetti indicati negli artt. 64 e 197 bis c.p.p. dei quali il pubblico ministero abbia dovuto rinnovare l'esame ai sensi dell'art. 26, comma 2, della legge 1 marzo 2001 n. 63...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40199 del 27 novembre 2002
«L'art. 26, comma 2, della legge 1 marzo 2001 n. 63, nello stabilire l'obbligo (o meglio, l'onere), per il pubblico ministero, di procedere alla rinnovazione, nelle forme di cui agli artt. 64 e 197 bis c.p.p., delle dichiarazioni precedentemente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15685 del 24 aprile 2002
«La rinnovazione dell'interrogatorio del collaboratore di giustizia che abbia reso dichiarazioni sulla responsabilità di altri può essere effettuata dal pubblico ministero, a norma dell'art. 26 comma 2 della legge 1 marzo 2001, n. 63 (sul c.d....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 994 del 14 gennaio 2003
«Deve considerarsi atto abnorme, in quanto fuori dal sistema, il provvedimento con il quale il giudice dell'appello disponga, ex art. 604, comma 4 c.p.p., la regressione del procedimento al precedente grado di giudizio per consentire alla parte...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3154 del 25 gennaio 2012
«La nullità della sentenza per mancanza grafica della motivazione non incide sulla validità degli atti antecedenti, sicché alla rinnovazione dell'atto nullo deve provvedere il giudice che ha deliberato, con la conseguenza che il processo, ritornato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43236 del 30 novembre 2001
«L'omissione dell'invito all'imputato a presentarsi per rendere l'interrogatorio ai sensi dell'art. 375 c.p.p. non dà luogo alla nullità della richiesta di rinvio a giudizio prevista dall'art. 416, comma 1, c.p.p. (nella formulazione introdotta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10503 del 23 ottobre 1995
«...da parte del destinatario, non sia incolpevole. Pertanto, verificandosi il detto presupposto, il giudice non è tenuto, in caso di mancata presentazione dell'imputato, a disporre la rinnovazione della citazione ai sensi dell'art. 485 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7227 del 23 giugno 1995
«Non è configurabile alcuna preclusione, a carico dell'imputato che abbia fruito della riduzione di pena ex art. 442 c.p.p., nel testo risultante dalla sentenza della Corte costituzionale n. 81 del 15 febbraio 1991, a chiedere la rinnovazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 116 del 19 aprile 1993
«Alla declaratoria di nullità del decreto di citazione a giudizio da parte del pretore per omessa citazione della persona offesa deve far seguito la rinnovazione del decreto di citazione ad opera dello stesso pretore del dibattimento e non già la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2966 del 16 gennaio 1996
«In tema di impugnazione di sentenza contumaciale, il principio dell'equipollenza degli atti processuali, di creazione giurisprudenziale, secondo il quale la notifica prevista dall'art. 500 c.p.p. 1930 può essere sostituita, se sia stata omessa o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4880 del 18 dicembre 1997
«Il tribunale della libertà che rilevi una nullità assoluta nell'ordinanza impositiva della misura non può, dopo aver dichiarato la nullità, emettere d'ufficio un nuovo provvedimento restrittivo, in applicazione del principio stabilito dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1977 del 17 febbraio 1994
«In tema di rinnovazione delle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche, l'avvenuta presa di conoscenza da parte del tribunale del fascicolo del P.M., finalizzata ad una più adeguata valutazione della necessità e indipensabilità dell'atto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 781 del 22 gennaio 2000
«Nel caso di rinnovazione del dibattimento dovuta a mutamento della persona fisica del giudice, l'eventuale inutilizzabilità delle dichiarazioni acquisite nella precedente fase dibattimentale, per la cui lettura sia mancato il consenso delle parti,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12277 del 28 marzo 2002
«Qualora, essendo state ritualmente acquisite in primo grado, in conformità della disciplina all'epoca dettata dall'art. 513 c.p.p., le dichiarazioni accusatorie di soggetti volontariamente sottrattisi all'esame dibattimentale, poi utilizzate a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11805 del 11 marzo 2004
«In applicazione del principio tempus regit actum deve escludersi l'inutilizzabilità dell'esame dibattimentale di imputato di reato connesso, effettuato ai sensi dell'art. 210 c.p.p., senza l'avvertimento previsto dall'art. 64, comma terzo, lett....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8860 del 8 agosto 2000
«Altro è, infatti, l'attività di constatazione o apprensione, documentata nelle apposite forme, altro è la «rinnovazione» descrittiva del relativo contenuto, giacché mentre la prima esiste e si esaurisce nel momento stesso in cui viene compiuta, la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10295 del 15 marzo 2010
«Le dichiarazioni accusatorie rese da collaboratore di giustizia in procedimento definito con sentenza irrevocabile prima della data di entrata in vigore della L. 1 marzo 2001 n. 63 (modificazioni al c.p. e al codice di procedura penale in materia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3900 del 12 novembre 1997
«In tema di applicazione delle misure cautelari, l'esigenza di salvaguardia da inquinamento l'acquisizione e la genuinità della prova non si esaurisce con la chiusura delle indagini preliminari o con la conclusione del giudizio di primo grado....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1721 del 13 settembre 1993
«La Corte ha osservato che non è di ostacolo il limite di durata previsto per le misure interdittive dall'art. 308 c.p.p., poiché nel caso di esigenze probatorie è sempre possibile la rinnovazione. (Nella specie la Cassazione ha ritenuto legittima...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2951 del 10 agosto 1998
«Tale regola incontra un limite quando la misura sia disposta unicamente per esigenze probatorie, e quindi sottoposta a un termine per il compimento delle indagini a norma dell'art. 292, comma secondo, lett. d) c.p.p.: in tal caso la scadenza del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1205 del 31 maggio 1993
«In caso di rinnovazione, ai sensi dell'art. 27 c.p.p., di ordinanza applicativa di misura cautelare emessa da giudice dichiaratosi incompetente, è da escludere la necessità di procedere anche a nuovo interrogatorio. Tale articolo, infatti, impone...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 885 del 27 settembre 1999
«In tema di rinnovazione, ex art. 27 c.p.p., di ordinanza applicativa di misura cautelare, disposta da giudice dichiaratosi incompetente, è da escludere la necessità di procedere anche a nuovo interrogatorio. Detta previsione, infatti, impone al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3311 del 13 dicembre 1991
«In presenza della perdita di efficacia di una misura cautelare per effetto di un fenomeno estintivo della privazione della libertà, quale la revoca di cui all'art. 299, comma primo, c.p.p. (che implica una nuova valutazione delle condizioni di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4310 del 4 gennaio 1996
«L'obbligo di sentire previamente il difensore, che l'art. 301, comma 2, c.p.p. — nel testo risultante a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 219 del 1994 con la quale è stata dichiarata la parziale illegittimità della norma — pone...»