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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34902 del 17 settembre 2007
«In tema di violenza sessuale, la diminuente prevista dall'art. 609 bis, ultimo comma, c.p. per i casi di minore gravità non è soggetta al giudizio di comparazione di cui all'art. 69 c.p.p., stante l'obbligatorietà della sua applicazione allorché...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22036 del 23 giugno 2006
«In tema di reati contro la libertà sessuale, la circostanza attenuante della minore gravità del fatto è riferibile anche alle condotte di violenza sessuale aggravate in conseguenza dell'età inferiore ai dieci anni della vittima, in quanto, seppure...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27485 del 18 giugno 2004
«L'abuso sessuale particolarmente invasivo dell'intimità del soggetto passivo in quanto posto in essere con modalità subdole tali da carpire, prima, e tradire, poi, la fiducia della persona offesa ponendola in posizione di inferiorità fisica...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2597 del 26 gennaio 2004
«In tema di reati contro la libertà sessuale,ai fini dell'accertamento della sussistenza o meno dell'attenuante speciale del fatto di minore gravità, prevista dall'art. 609 bis, terzo comma, c.p., deve farsi riferimento oltre che alla materialità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47730 del 15 dicembre 2003
«In tema di abusi sessuali, ai fini della configurabilità della diminuente del fatto di minore gravità prevista dall'art. 609 bis, terzo comma, c.p. non può farsi riferimento esclusivo alla materialità del fatto, come nel precedente assetto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5646 del 16 maggio 2000
«In tema di violenza sessuale, stante il carattere indefinito e discrezionale della circostanza attenuante ad effetto speciale di cui all'art. 609 bis, è necessario fare riferimento a criteri normativi certi quali gli elementi menzionati dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11558 del 11 ottobre 1999
«La circostanza attenuante, prevista dal terzo comma dell'art. 609 bis c.p. nei «casi di minore gravità» deve considerarsi applicabile in tutte quelle fattispecie in cui — avuto riguardo ai mezzi, alle modalità esecutive ed alle circostanze...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1040 del 6 febbraio 1997
«Il compimento di atti sessuali diversi dalla congiunzione carnale può avere anche connotazioni di gravità maggiore della congiunzione stessa e l'applicazione della circostanza attenuante speciale prevista da comma 3 dell'art. 609 bis deve avere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19033 del 2 maggio 2013
«In tema di violenza sessuale commessa mediante strumenti telematici di comunicazione a distanza, la mancanza di contatto fisico tra l'autore del reato e la vittima non è determinante ai fini del riconoscimento della circostanza attenuante del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26369 del 6 luglio 2011
«Il concorso di persone nel reato di violenza sessuale è configurabile solo nella forma del concorso morale con l'autore materiale della condotta criminosa ove il concorrente non sia presente sul luogo del delitto, configurandosi diversamente il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46289 del 3 dicembre 2003
«In tema di violenza sessuale sui minori avvenuta in ambito familiare, le dichiarazioni dei congiunti che hanno raccolto le confidenze del minore costituiscono veri e propri riscontri allorché integrano qualificate deposizioni de relato e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12007 del 14 marzo 2003
«In tema di atti sessuali con minorenne la nozione di “atti sessuali”, così come del resto l'ipotesi di “minore gravità”, non si differenzia da quella prevista dall'art. 609 bis c.p. e non può essere caratterizzata da una concezione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46766 del 19 dicembre 2011
«Le circostanze aggravanti previste, rispettivamente, dall'art. 609 ter, comma primo, n. 1, c.p. (violenza sessuale commessa ai danni di minore infraquattordicenne) e dall'art. 609 ter, comma primo, n. 5, c.p. (violenza sessuale commessa dal reo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2119 del 20 gennaio 2009
«Con riferimento al reato di violenza sessuale nei confronti di minore infraquattordicenne, la posizione di convivenza dell'imputato con la madre del minore stesso può rappresentare presupposto dell'"abuso di autorità".»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19725 del 16 maggio 2008
«In tema di violenza sessuale in danno di minori, la circostanza aggravante della minorata difesa è compatibile con quella della minore età a condizione che il reo non si limiti solo ad approfittare della minore età della vittima, in quanto mentre...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8855 del 2 ottobre 1996
«In tema di violenza sessuale, la diminuente secondo cui «nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi», benché collocata nell'art. 609 bis c.p. (introdotto dall'art. 3 legge 15 febbraio 1996, n. 66: norme...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3196 del 23 gennaio 2009
«Il delitto di corruzione di minorenne e quello di atti osceni in luogo pubblico concorrono formalmente se la condotta dell'agente non si limita ad offendere il pudore o l'onore sessuale, ma è posta in essere anche in modo da coinvolgere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15633 del 15 aprile 2008
«In tema di reati sessuali, il dolo specifico richiesto ai fini della configurabilità del delitto di corruzione di minorenne (art. 609 quinquies, c.p. ) è incompatibile con il dolo eventuale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9111 del 28 febbraio 2008
«In tema di reati sessuali, il delitto di corruzione di minorenne (art. 609 quinquies c.p.) si configura anche nel caso di una presenza temporanea del minore in occasione dello svolgimento di un rapporto sessuale tra adulti. (Fattispecie nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44681 del 7 dicembre 2005
«Il bene giuridico tutelato nel delitto di corruzione di minorenni consiste nella salvaguardia di un sereno sviluppo psichico della sfera sessuale di soggetti di età minore, che non deve essere turbato dal trauma che può derivare dall'assistere ad...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33006 del 5 agosto 2003
«Non sussiste il concorso apparente, sotto il profilo dell'assorbimento tra il reato di cui all'art. 609 quater (atti sessuali con minorenne) e quello di cui all'art. 609 quinquies (corruzione di minorenne) c.p., in quanto essi configurano due...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9223 del 25 agosto 2000
«È configurabile il tentativo di corruzione di minorenne nell'attività di chi proponga ad un minore di mostrargli il proprio pene e descriva, fin nei dettagli, la manovra della masturbazione maschile, pur senza commettere atti sessuali, essendo gli...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4264 del 2 aprile 1999
«Non è configurabile il reato, anche soltanto tentato, di corruzione di minorenne di cui all'art. 609 quinquies c.p., nell'ipotesi in cui l'agente mostri a minori giornali e videocassette a contenuto pornografico, esulando la predetta condotta dal...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4761 del 20 maggio 1997
«La legge 15 febbraio 1996, n. 66, contenente le nuove norme contro la violenza sessuale, ha espressamente abrogato, fra gli altri, l'art. 530 c.p., introducendo in detto codice gli artt. 609 quater (Atti sessuali con minorenne) e 609 quinquies...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10484 del 6 dicembre 1996
«In tema di corruzione di minorenni, a seguito dell'abrogazione dell'art. 530 c.p. ad opera dell'art. 1 della legge 15 febbraio 1996, n. 66, gli atti sessuali con i minorenni e la corruzione di minorenni, ora previsti rispettivamente dagli artt....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32235 del 7 agosto 2007
«In tema di reati contro la libertà sessuale commessi in danno di persona minore di anni quattordici, l'ignoranza, da parte del soggetto agente, dell'età della persona offesa scrimina la condotta laddove la stessa sia inevitabile, in ragione della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17844 del 5 maggio 2008
«In tema di reati sessuali, le pene accessorie dell'interdizione dai pubblici uffici e dall'esercizio della tutela e della curatela (art. 6, L. 20 febbraio 1958, n. 75 ) si applicano anche in caso di condanna per il delitto di prostituzione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26196 del 18 giugno 2003
«In caso di procedimento per il reato di violenza sessuale aggravata in danno di una figlia minorenne, è legittimo il provvedimento che dispone a carico del condannato la perdita della potestà di genitore per tutti i delitti di cui agli artt. 609...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22066 del 20 maggio 2003
«In tema di prova testimoniale, l'assistenza dei familiari o di un esperto in psicologia infantile all'esame testimoniale del minore è facoltativa e non obbligatoria (art. 498, comma n. 4 c.p.p.) né è imposta dall'art. 609 decies c.p., che ha la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3186 del 5 aprile 1997
«La minaccia condizionata è punibile — tranne che con essa l'autore intenda non già restringere la libertà psichica del minacciato, bensì prevenire un'azione illecita dello stesso, rappresentandogli tempestivamente quale reazione legittima il suo...»