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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 19368 del 30 settembre 2016
«Nella ipotesi di pendenza, presso un tribunale, di una causa relativa al pagamento del corrispettivo per prestazione contrattuale (nella specie, per servizio di custodia e trasporto valori), in cui sia proposta domanda riconvenzionale per il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25 del 9 gennaio 1974
«Nei supermercati e nei grandi magazzini, dove vige il sistema del cosiddetto self-service (cioè il prelievo diretto degli oggetti esposti sui banchi di vendita), il cliente acquista la disponibilità degli oggetti direttamente prelevati soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3114 del 4 aprile 1985
«In tema di reato di calunnia, il difensore non può essere chiamato a rispondere della sussistenza dei fatti denunziati solo quando la prestazione professionale si limiti ad espletare il mandato nei limiti consentiti dalla legge, e non, invece,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 764 del 22 gennaio 1987
«Il cliente di una prostituta che, a fronte della prestazione mercenaria effettuata, ottenga la restituzione della somma di danaro versata per essa, con violenza o minaccia, commette il delitto di rapina in quanto, trattandosi di negozio nullo per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39087 del 3 novembre 2001
«Non integra il reato di esercizio abusivo della professione di biologo la condotta di chi, avendo messo a disposizione del pubblico un apparecchio per autodiagnosi, esegua in luogo dell'interessato quelle operazioni materiali necessarie per il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36592 del 10 ottobre 2005
«È ravvisabile il delitto di abuso d'ufficio nel comportamento di un ispettore di polizia che impartisca ai cittadini, con i quali intrattiene rapporti per ragioni del suo ufficio, consigli sulla nomina del difensore di fiducia, avviandoli presso...»
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Cassazione penale, sentenza n. 29435 del 16 luglio 2009
«Commette reato l'avvocato che, non più iscritto all'albo, esercita in aula attività strumentali e manovali, sostituendo de facto il difensore originariamente nominato dal cliente. (mass. redaz.)»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3332 del 23 gennaio 2013
«È configurabile il reato di appropriazione indebita nel caso in cui il dipendente di un istituto bancario, assumendo arbitrariamente i poteri dell'organo di amministrazione competente ad autorizzare il superamento dei limiti del fido o della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18457 del 4 maggio 2015
«Il dipendente di Poste Italiane S.p.A. che svolga attività di tipo bancario (cosiddetto "bancoposta") non riveste la qualità di persona incaricata di pubblico servizio; con la conseguenza che l'appropriazione di somme dei risparmiatori commessa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45642 del 17 novembre 2015
«In tema di usura, il profitto confiscabile ai sensi dell'art. 644, ultimo comma, cod. pen., identificandosi secondo la generale nozione di profitto del reato nell'effettivo arricchimento patrimoniale già conseguito, ed in rapporto di immediata e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4884 del 27 febbraio 2017
«La subconcessione di spazi aeroportuali per lo svolgimento di un'attività di ristorazione, qualora trovi origine in un rapporto derivato tra il con-cessionario ed il terzo, al quale l'amministrazione concedente sia rimasta estranea, neppure...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7663 del 18 aprile 2016
«La subconcessione di spazi aeroportuali per lo svolgimento dell'attività di avvolgimento dei bagagli con pellicola protettiva ha natura privatistica, sicché non è soggetta alle regole dell'evidenza pubblica ed è devoluta alla giurisdizione...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2557 del 30 maggio 2017
«In presenza dell'istituzione di una nuova sede farmaceutica, non trova applicazione l'art. 7 della Legge 241/1990, in quanto i farmacisti già titolari di farmacia non possono considerarsi destinatari diretti del provvedimento da emanare, giacché...»
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Commissione Tributaria Regionale Per La Liguria, sentenza n. 114 del 7 febbraio 2018
«Le indennità risarcitorie corrisposte alla clientela per fatti colposi imputabili al professionista nell’esercizio dell’attività professionale devono essere ricondotte alle spese deducibili di cui all’art. 54 del TUIR secondo il criterio di cassa.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 7111 del 5 dicembre 2006
«Il cliente ha interesse ad accedere agli atti con cui il Consiglio dell'Ordine ha valutato i fatti narrati nell'esposto sin dalla eventuale archiviazione o dall'avvio del procedimento disciplinare, al fine di trarre elementi per valutare se...»
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Commissione Tributaria Regionale Per L'Emilia-Romagna, Sez. I, sentenza n. 253 del 18 gennaio 2018
«È fiscalmente deducibile dal reddito imponibile il cd. “extrasconto” che il fornitore abbia riconosciuto a un suo cliente strategico ad ulteriore abbattimento del corrispettivo pattuito, anche quando la concessione di questa ulteriore riduzione...»
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Commissione Tributaria Regionale per l'Abruzzo, Sez. IV, sentenza n. 270 del 29 marzo 2017
«Sulla base del criterio della prevalenza della sostanza sulla forma, i c.d. finanziamenti post sisma, se pure all’apparenza paiono crediti verso la clientela, in realtà non sono tali, data l’assenza del rischio d’impresa (essendo garantiti dallo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14610 del 12 luglio 2005
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, l’immobile utilizzato a locale di esposizione, in tanto può determinare l’esistenza del diritto all’indennità per la perdita dell’avviamento, in quanto il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11378 del 16 maggio 2006
«L’indennità per perdita di avviamento commerciale, prevista dall’art. 34, secondo comma, legge n. 392 del 1978 qualora l’immobile sia destinato, da parte del locatore in proprio o di un terzo, all’esercizio della stessa attività o di un’attività...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 810 del 27 gennaio 1997
«In caso di cessazione della locazione di un bene su un immobile complementare - nella specie spazio scoperto, adibito a stazionamento di un camion per la vendita di panini e bevande, situato su un’area di parcheggio per i clienti di un esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10598 del 10 agosto 2000
«Le disposizioni della legge c.d. sull’equo canone che attribuiscono al conduttore di immobile adibito per uso diverso da quello di abitazione (artt. 35-38-69 legge 27 luglio 1978, n. 392) il diritto ad una indennità per la perdita dell’avviamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1435 del 20 febbraio 1999
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, l’immobile utilizzato a locale di esposizione, in tanto può determinare resistenza del diritto all’indennità per la perdita dell’avviamento, in quanto si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11865 del 23 novembre 1998
«L’art. 35 della legge n. 392 del 1978, nel riferirsi al requisito dei contatti diretti con il pubblico degli utenti e dei consumatori, postula che l’immobile sia adoperato come luogo aperto alla frequentazione diretta, senza intermediazione, e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1632 del 16 febbraio 1998
«In tema di indennità per la perdita dell’avviamento commerciale, la sussistenza del requisito richiesto dall’art. 35 della legge 27 luglio 1978, n. 392 si ravvisa nell’esigenza che l’immobile locato sia utilizzato dal conduttore, nell’esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1304 del 15 marzo 1989
«L’art. 35 della L. n. 392 del 1978, stabilendo che l’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale spetta al conduttore quando l’immobile sia adibito allo svolgimento delle attività tutelate di cui al precedente art. 27 ove comportino...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4486 del 10 luglio 1986
«Il diritto di prelazione, attribuito dall’art. 38 della legge n. 392 del 1978 al conduttore di immobile adibito ad uso diverso da quello di abitazione, per il caso di vendita dello stesso, poiché intende proteggere l'avviamento inteso come...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12592 del 23 novembre 1991
«Al conduttore che si serva dell’immobile in locazione per l’esercizio di un’attività artistica - artigianale (nella specie, vendita dei propri disegni ornamentali per tessuti) non spetta il diritto di prelazione e riscatto, ai sensi degli artt. 38...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8713 del 4 ottobre 1996
«Il conduttore di immobile urbano adibito a uso non abitativo, che ai sensi dell’art. 39 della L. 27 luglio 1978, n. 392 ha esercitato il diritto di riscatto del bene, alienato a un terzo in violazione del suo diritto di prelazione, e che ha...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26604 del 17 giugno 2019
«Il delitto di accesso abusivo ad un sistema informatico può concorrere con quello di frode informatica, diversi essendo i beni giuridici tutelati e le condotte sanzionate, in quanto il primo tutela il domicilio informatico sotto il profilo dello...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 565 del 8 gennaio 2019
«Integra il delitto previsto dall'art. 615-ter cod. pen. la condotta del dipendente che, pur essendo abilitato e pur non violando le prescrizioni formali impartite dal titolare di un sistema informatico o telematico protetto per delimitarne...»