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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3122 del 11 dicembre 1998
«In tema di notificazioni a mezzo del telefono, non possono avere rilevanza, ai fini della validità degli atti, la comunicazione del luogo della data e dell'ora dell'udienza di convalida effettuata telefonicamente con messaggio registrato sulla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 494 del 13 aprile 1996
«Nella procedura di convalida dell'arresto, caratterizzata dall'esigenza di una rapida verifica della sussistenza delle condizioni legittimanti la restrizione della libertà personale, l'obbligo di avvisare il difensore di fiducia è soddisfatto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5617 del 15 marzo 1995
«La prescritta comunicazione al difensore di fiducia dell'avviso di fissazione dell'udienza di discussione della richiesta di riesame del provvedimento cautelare personale — stante l'urgenza conseguente all'estrema ristrettezza ed alla perentorietà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4563 del 1 febbraio 1995
«In materia di riesame delle misure cautelari personali, l'avviso prescritto per il difensore della data fissata per l'udienza dall'art. 309, comma 8, c.p.p., qualora sia stato (irritualmente) notificato a mezzo del telefono deve essere confermato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5741 del 23 ottobre 1990
«Il telefono e il telegrafo non sono comprensibili fra i «mezzi tecnici» di cui all'art. 150 c.p.p., essendo l'uso di essi disciplinato specificamente dall'articolo precedente, mentre i «mezzi tecnici» sono quelli che l'evoluzione tecnologica...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36978 del 13 ottobre 2001
«In tema di notificazioni urgenti a mezzo del telegrafo, la prova dell'avvenuta comunicazione risulta dalla produzione di copia dell'atto di spedizione rilasciata dall'ufficio postale trasmittente, ai sensi dell'art. 55 disp. att. c.p.p., nonché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2665 del 27 luglio 1993
«Nel caso in cui al difensore venga dato avviso telefonico della data fissata per l'udienza di convalida dell'arresto, l'omissione della conferma telegrafica dell'avvenuto avviso telefonico non produce nullità assoluta della notificazione, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4508 del 26 gennaio 1993
«In tema di udienza di convalida, una volta che il difensore di fiducia sia avvertito telefonicamente, ma il messaggio non giunge al destinatario, in quanto resti registrato sulla sua segreteria telefonica, non spetta al medesimo la conferma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 131 del 3 marzo 1992
«La notifica al difensore dell'avviso di fissazione dell'udienza di trattazione della richiesta di riesame, eseguita telefonicamente senza l'invio del successivo telegramma di conferma, come previsto dal comma 4 dell'art. 149 c.p.p. è nulla.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4997 del 13 febbraio 1992
«In tema convalida di arresto in flagranza, la mancata spedizione del telegramma di conferma dell'avviso telefonico al difensore di fissazione dell'udienza di convalida (art. 390, comma secondo, c.p.p.) non determina nullità della notifica non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17418 del 5 maggio 2011
«La notifica al difensore dell'avviso dell'udienza di convalida dell'arresto o del fermo non è soggetta ad un termine minimo specifico, limitandosi il codice di rito a prevedere che detto avviso debba essere dato "senza ritardo".»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4515 del 29 gennaio 2008
«In tema di avviso al difensore per l'udienza di convalida, una volta accertata l'adeguatezza del mezzo usato, con riguardo al tempo disponibile e all'insussistenza di strumenti di comunicazione alternativi, è irrilevante la circostanza della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2179 del 20 luglio 1992
«Le norme sulle notificazioni (attività a forma vincolata) non esauriscono la gamma delle possibili iniziative dirette a reperire il difensore, cui dare l'avviso, ex art. 390, comma secondo, c.p.p., dell'udienza di convalida dell'arresto o del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 454 del 7 aprile 1993
«In caso di notificazioni urgenti a mezzo di telefono, dirette ad assicurare la partecipazione necessaria del difensore dell'arrestato all'udienza di convalida, la disposizione dell'art. 391, comma secondo, c.p.p. opera in deroga a quella dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20586 del 25 maggio 2007
«In tema di procedimento di riesame, nell'ipotesi in cui non sia possibile eseguire la notifica dell'avviso dell'udienza dell'indagato, l'atto è validamente notificato, anche a mezzo fax, al difensore, poiché in tale ipotesi quest'ultimo non svolge...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5648 del 8 febbraio 2007
«La notifica dell'avviso dell'udienza di riesame diretta all'imputato non è valida se effettuata mediante telefax, seppure il ricevente non sia l'imputato medesimo ma il suo difensore nella qualità di domiciliatario, perché l'impiego di mezzi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12882 del 20 marzo 2003
«In tema di riesame, è valida ed efficace la notifica dell'udienza camerale al difensore dell'indagata effettuata a mezzo fax, eseguita d'urgenza in conseguenza di un rinvio e che contenga tutte le parti essenziali dell'atto quali il numero di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34860 del 17 ottobre 2002
«Deve ritenersi valida la comunicazione dell'avviso dell'udienza di riesame al difensore dell'imputato effettuata a mezzo telefax inviato al numero di utenza fornito dallo stesso difensore (con implicita manifestazione, quindi, della disponibilità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1534 del 13 aprile 1996
«È legittima la notificazione del decreto di fissazione dell'udienza (nella specie dinanzi al tribunale di sorveglianza) eseguita mediante consegna a mani della moglie dell'interessato, con la quale non si neghi la convivenza, a nulla rilevando la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42270 del 22 dicembre 2006
«Il disposto di cui al comma ottavo bis dell'art. 157 c.p.p., introdotto dall'art. 2, comma primo, D.L. 21 febbraio 2005 n. 17, nel testo modificato dalla legge di conversione 22 aprile 2005 n. 60 (secondo cui, dopo la prima notificazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7978 del 18 luglio 1995
«Ove non vi sia stata elezione o dichiarazione di domicilio, l'imputato che, prima dell'udienza dibattimentale, venga ristretto in stato di detenzione per altra causa non è tenuto a comunicare all'autorità giudiziaria procedente la situazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1203 del 12 febbraio 1997
«È legittimamente ritenuto irreperibile un teste (con i conseguenti riflessi sul regime delle letture e dell'utilizzabilità in dibattimento delle dichiarazioni rese nel corso delle indagini preliminari) quando, all'atto della notifica dell'avviso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3409 del 27 ottobre 1994
«L'istanza di riesame proposta a norma dell'art. 309 c.p.p. apre un procedimento incidentale che resta attinente alla fase delle indagini preliminari e che, in relazione a quanto previsto dall'art. 160 stesso codice in tema di efficacia del decreto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3234 del 10 agosto 1990
«Nella procedura conseguente ad istanza di riesame non sono consentiti né il rinvio dell'udienza né la declaratoria d'irreperibilità dell'imputato, entrambi incompatibili con i suoi termini strettissimi e con le sue finalità. Ne consegue che,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31693 del 28 luglio 2003
«In tema di notifica degli atti, quando l'imputato sia stato arrestato all'estero per un fatto diverso, e lo stesso abbia manifestato un totale disinteresse al procedimento pendente a suo carico in Italia, rinunciando espressamente a comparire, e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4516 del 23 novembre 1995
«In tema di notificazioni all'imputato, il domicilio eletto si distingue dal domicilio dichiarato perché, mentre in questo è indicato solo il luogo in cui gli atti debbono essere notificati, nel domicilio eletto viene indicata anche la persona...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26437 del 19 giugno 2003
«L'avvenuta dichiarazione o elezione di domicilio in sede di udienza di convalida dell'arresto, siccome proveniente da soggetto in stato di detenzione, non può valere agli effetti di cui all'art. 161, comma 1, c.p.p., trovando tale norma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40579 del 3 dicembre 2002
«È nulla la notificazione del decreto di fissazione dell'udienza preliminare, con conseguente nullità del decreto e di tutti gli atti successivi, eseguita presso il difensore, quale domicilio eletto dall'imputato, qualora quest'ultimo, all'atto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40324 del 29 ottobre 2008
«È legittima la notificazione del decreto di fissazione dell'udienza (nella specie dinanzi al tribunale di sorveglianza) all'imputato irreperibile eseguita mediante consegna al difensore a mezzo telefax, il cui impiego è consentito non solo con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18725 del 8 maggio 2001
«In tema di notifiche, il difensore di fiducia, anche se nel corso dell'udienza preliminare e del dibattimento non abbia svolto alcuna attività, ha il diritto di ricevere la notifica degli atti destinati alla difesa salvo che gli sia espressamente...»