-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7905 del 6 luglio 1998
«A seguito dell'inciso aggiunto con l'art. 2 della L. del 7 febbraio 1990, n. 19 nel testo dell'art. 62, n. 4 c.p., secondo il quale «Nei delitti determinati da motivi di lucro, l'avere agito per conseguire o l'avere comunque conseguito un lucro di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7104 del 12 giugno 1998
«Poiché l'attenuante di cui all'art. 62 n. 4 c.p. prende in considerazione il solo aspetto oggettivo del danno o del lucro, essa può configurarsi anche quando persona offesa dal reato sia lo Stato o altro ente pubblico, sicché il giudice non deve...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5134 del 31 maggio 1997
«Nei delitti contro il patrimonio l'attenuante prevista dall'art. 62 c.p. è applicabile, ove ne ricorrano i presupposti, indipendentemente dalla gravità delle conseguenze dell'evento poiché la legge 7 febbraio 1990 n. 19, prevedendo l'estensione...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3859 del 24 aprile 1997
«Al reato di divieto d'importazione di animali o parti d'animali, appartenenti a specie protette (nel caso Carapaci - carcasse o gusci - di tartarughe), non può essere applicata la circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, perché la...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13068 del 30 dicembre 1994
«Ai fini della concessione dell'attenuante di cui all'art. 62, n. 4, c.p., l'entità del danno deve essere valutata con riferimento al complessivo pregiudizio economico subito dalla persona offesa, e non già, al mero valore intrinseco dell'oggetto...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6187 del 26 maggio 1994
«La circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità concerne soltanto i delitti: non è pertanto applicabile alle contravvenzioni edilizie.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11035 del 2 dicembre 1993
«Ai fini dell'applicazione della circostanza di cui all'art. 62 n. 4 c.p. la valutazione della speciale tenuità, nel caso di reato continuato, va commisurata non alla somma globalmente contestata, ma alle distinte ipotesi delittuose poiché —...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9098 del 6 ottobre 1993
«In tema di reati tributari non è applicabile la circostanza attenuante di cui all'art. 62, n. 4, c.p., non essendo — questi illeciti — annoverabili tra quelli che offendono il patrimonio. La tutela penale ha come oggetto non il patrimonio dello...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7943 del 23 agosto 1993
«Può configurarsi l'attenuante di cui all'art. 62, n. 4, c.p. (danno patrimoniale di speciale tenuità), nel caso di furto di energia elettrica quando, sia pure mediante uso di un abusivo collegamento avente carattere di stabilità, il prelievo...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3724 del 16 aprile 1993
«Nel caso di pluralità di furti, quando risultino sottratte, in tempi diversi, cose di valore non particolarmente lieve e cose per le quali sia invece oggettivamente configurabile l'attenuante del danno di speciale tenuità, detta attenuante, con...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3621 del 9 aprile 1993
«Non è configurabile la circostanza attenuante di cui all'art. 62 n. 4, seconda parte, c.p. (come modificato dall'art. 2 della L. 7 febbraio 1990 n. 19), nel caso di cessione di sostanze stupefacenti, giacché, quand'anche il lucro conseguito a...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2666 del 19 marzo 1993
«Quando gli elementi di fatto acquisiti al processo consentono di determinare in modo certo il valore del danno cagionato dal reato, ai fini dell'esclusione delle attenuanti del danno lieve e dell'intero risarcimento del danno è sufficiente ed...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10355 del 29 ottobre 1992
«Ai fini della concessione dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, prevista dall'art. 62 n. 4 c.p., nel caso di tentativo il giudice deve avere riguardo alle concrete modalità dell'azione rimasta incompiuta o improduttiva di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1206 del 1 agosto 1992
«A seguito della nuova formulazione dell'art. 62, n. 4, c.p., recata dall'art. 2, L. 7 febbraio 1990, n. 19, la circostanza attenuante del danno patrimoniale di particolare tenuità può essere concessa non solo nei tradizionali reati contro il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8413 del 28 luglio 1992
«In tema di tentativo, ai fini della concessione — con riferimento ai delitti contro il patrimonio o che comunque offendono il patrimonio — della circostanza attenuante del danno di particolare tenuità, devesi considerare il nocumento che il reato,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2001 del 21 febbraio 1992
«In tema di concessione della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, per determinare se si è in presenza di un danno che sia tenue dal punto di vista obiettivo è necessario considerare il valore complessivo del pregiudizio arrecato...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10993 del 4 novembre 1991
«L'attenuante di aver cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di speciale tenuità, prevista dall'art. 62, n. 4, c.p., è compatibile con l'ipotesi attenuata di ricettazione prevista dall'art. 648, secondo comma, c.p., solo se...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10445 del 21 novembre 1984
«Ai fini della configurabilità dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, quando non si tratti di denaro, si deve tenere conto del valore economico che la cosa oggetto del danno ha nelle normali contrattazioni commerciali in un...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29938 del 29 luglio 2010
«L'attenuante di cui all'art. 62 n. 5 c.p., richiedendo la sussistenza del fatto doloso della persona offesa, rinvia, per la nozione del dolo, al precedente art. 43 e quindi presuppone che la persona offesa preveda e voglia l'evento dannoso come...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17375 del 16 aprile 2015
«Non è legittimato a proporre opposizione alla richiesta di archiviazione il privato che risenta di un pregiudizio per il reato di falsa perizia di cui all'art. 373 cod. pen., trattandosi di una fattispecie incriminatrice lesiva dell'interesse...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35266 del 21 settembre 2007
«La circostanza aggravante di cui all'art. 378, comma secondo, c.p. ha natura oggettiva, poiché attiene alla maggiore entità del danno subito dall'amministrazione della giustizia per effetto della lesione dell'interesse alla repressione del reato...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23324 del 29 maggio 2013
«È configurabile il delitto di favoreggiamento nei confronti dell'acquirente di modiche quantità di sostanza stupefacente per uso personale che, sentito come persona informata dei fatti, si rifiuti di fornire alla P.G. informazione sulle persone da...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 21832 del 22 febbraio 2007
«È configurabile il delitto di favoreggiamento nei confronti dell'acquirente di modiche quantità di sostanza stupefacente per uso personale che, sentito come persona informata dei fatti, si rifiuti di fornire alla P.G. informazioni sulle persone da...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13626 del 23 dicembre 1998
«Non è punibile per falsa o reticente testimonianza, ex art. 384, comma secondo, c.p., il sanitario chiamato a deporre su un fatto del quale può derivare la sua responsabilità per omissione di referto, non potendosi applicare in tale ipotesi l'art....»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8632 del 27 luglio 1995
«Perché possa operare la causa di giustificazione speciale prevista dall'art. 384, comma 1, c.p. (necessità di salvare sè medesimo od un prossimo congiunto da un grave ed inevitabile nocumento nella libertà o nell'onore) occorre che il fatto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10605 del 24 novembre 1981
«Il reato di evasione è delitto di danno, a carattere commissivo e permanente e, mentre il suo momento consumativo coincide con l'illegittima conquista della libertà da parte di chi se ne trovi legalmente privato, lo stato di consumazione perdura...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29679 del 16 luglio 2008
«In tema di reato di evasione, non può ravvisarsi, in caso di allontanamento dall'abitazione in cui il soggetto è in stato di restrizione domiciliare, la causa di giustificazione dello stato di necessità per asserito deterioramento dei rapporti con...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10255 del 29 ottobre 1982
«Il delitto di evasione è regolato nel capo dei delitti contro l'amministrazione della giustizia, perché mira a ripristinare l'ordine stabilito, con la pronuncia giudiziaria. Benché l'aggravante specifica, di cui al capoverso dell'art. 385 c.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44936 del 7 dicembre 2005
«Il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, di cui all'art. 388, comma primo, c.p., è a consumazione istantanea e si perfeziona nel momento in cui il debitore non ottempera alla ingiunzione di adempiere, in quanto il...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33989 del 3 agosto 2015
«Le norme di cui agli artt. 388 e 574 cod. pen., che prevedono rispettivamente il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e quello di sottrazione di persona incapace non danno luogo ad un concorso di norme governato dal...»