Brocardi.it - L'avvocato in un click! CHI SIAMO   CONSULENZA LEGALE

Articolo 31 Costituzione

[Aggiornato al 22/10/2023]

Dispositivo dell'art. 31 Costituzione

La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia [36, 37] e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.

Protegge la maternità [37], l'infanzia e la gioventù [37], favorendo gli istituti necessari a tale scopo [291 ss. c.c.].

Ratio Legis

Anche tale norma (v. 30 Cost.) dimostra la particolare tutela che il costituente ha riservato alla famiglia - quale società naturale che costituisce uno dei pilastri dell'ordinamento - ed alla maternità, infanzia e gioventù, considerate espressione dei soggetti più deboli del nucleo famigliare.

Spiegazione dell'art. 31 Costituzione

La carta costituzionale, al fine di favorire il pieno sviluppo della persona umana, tende a garantire i principali diritti e rapporti etico-sociali, tra cui si annoverano i rapporti familiari.

Tali rapporti e le formazioni sociali di cui si compongono rappresentano un fondamentale raccordo tra lo Stato ed il singolo cittadino, rappresentando un elemento imprescindibile della vita democratica del Paese.

Per quanto concerne il primo comma, esso impone allo Stato una tutela positiva nei confronti delle famiglie più bisognose e numerose. Per l'attuazione del principio si sono susseguite nel tempo diverse disposizioni di legge, tendenzialmente volte ad attribuire alla famiglia o ad uno dei genitori dei contributi economici a sostegno della genitorialità, di regola sino a che i figli non raggiungono una certa età. Sulla stessa scia si pongono anche le disposizioni che attribuiscono i congedi parentali (di maternità o paternità) nonchè quelle che agevolano il reingresso dei genitori nel mondo del lavoro. Una particolare attenzione viene dedicata dal costituente alle famiglie numerose.

Il secondo comma stabilisce invece un preciso dovere di tutela della maternità da parte dell'ordinamento, in maniera tale da non disincentivare la donna a procreare, per il timore di perdere il lavoro o di non reperirne un altro una volta terminata la gestazione.

A livello di legge ordinaria, altri due profili importanti di tutela della maternità sono quelli che riguardano l'aborto e la procreazione medicalmente assistita. Il primo è stato introdotto dalla l. 22 maggio 1978, n. 194 mentre la seconda dalla l. 19 febbraio 2004, n. 40. Entrambe le leggi sono state accompagnate da forti critiche: in particolare, mentre quella sull'aborto è stata fortemente avversata dai sostenitori della vita per la sua portata innovatrice, quella sulla procreazione assistita è stata accusata di essere troppo conservatrice ed a favore della tutela dell'embrione, a discapito di ogni possibilità di ricerca. Infine, un aspetto importante della tutela della maternità è quello che deriva dall'esistenza dei servizi sociali e dalla loro funzione di sostegno della procreazione e della maternità.

Il tema della tutela dell'infanzia è particolarmente sentito sia nel nostro ordinamento sia a livello comunitario ed internazionale. Oltre che nella norma in esame, la Costituzione lo tratta nell'art. 34 in relazione al diritto allo studio. Di recente, importante appare la l. 8 febbraio 2006, n. 54 che, garantendo il diritto alla bigenitorialità, affronta il tema dalla prospettiva dei minori. In ordine al diritto comunitario, l'art. 24 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea elenca una serie di diritti attribuiti al minore. Infine, di importanza non minore è la Convenzione sui diritti del fanciullo, adottata a New York dall'ONU il 20 novembre 1989.

Oltre agli istituti già enunciati, particolare importanza assumono a questi scopi quelli dell'adozione e dell'affido temporaneo, disciplinati dalla l. 4 maggio 1983, n. 184. Con il primo si tende a garantire una famiglia ai minori che ne sono privi mentre con il secondo si vuole sopperire alle difficoltà momentanee del nucleo famigliare, ferma restando la tendenza, primaria, a reinserirvi il minore.

Notizie giuridiche correlate all'articolo

Tesi di laurea correlate all'articolo

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.

SEI UN AVVOCATO?
AFFIDA A NOI LE TUE RICERCHE!

Sei un professionista e necessiti di una ricerca giuridica su questo articolo? Un cliente ti ha chiesto un parere su questo argomento o devi redigere un atto riguardante la materia?
Inviaci la tua richiesta e ottieni in tempi brevissimi quanto ti serve per lo svolgimento della tua attività professionale!

Consulenze legali
relative all'articolo 31 Costituzione

Seguono tutti i quesiti posti dagli utenti del sito che hanno ricevuto una risposta da parte della redazione giuridica di Brocardi.it usufruendo del servizio di consulenza legale. Si precisa che l'elenco non è completo, poiché non risultano pubblicati i pareri legali resi a tutti quei clienti che, per varie ragioni, hanno espressamente richiesto la riservatezza.

C C. chiede
giovedì 30/01/2025
“Buonasera, vivo con mio figlio trentenne non autosufficiente (disabilità legge 104 con notazione di gravità). Ho cambiato nel mese di dicembre 2024 la mia residenza anagrafica a casa di mio marito, nel medesimo comune, mentre quella di mio figlio é rimasta invariata nella nostra abitazione. Al fine di ottenere la conferma dell'assegno unico universale, come posso dimostrare di essere nello stesso nucleo familiare con mio figlio in fase di compilazione della DSU per la ISEE?”
Consulenza legale i 06/02/2025
L'assegno unico e universale è una misura di sostegno economico, introdotta a decorrere dal 1° marzo 2022 dal Decreto legislativo 230/2021 (e successive modifiche), destinata alle famiglie con figli a carico, erogata per ciascun figlio minorenne (dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati) e per figli maggiorenni a carico, fino ai 21 anni, che soddisfano determinati requisiti, come il frequentare un corso di studi, svolgere un tirocinio, avere un reddito inferiore a 8.000 euro annui, o essere disoccupati registrati. È altresì riconosciuto a figli con disabilità, senza limiti di età.

Il beneficio è attribuito in base al valore dell'ISEE del nucleo familiare, con importi variabili a seconda della fascia di riferimento; nel caso di disabilità grave, l'ISEE tiene conto della condizione del figlio, prevedendo possibili agevolazioni, come una maggiorazione dell'importo dell'assegno unico; è possibile richiedere l'assegno unico anche in assenza di ISEE, o con un valore superiore a 45.574,96 euro, applicando in tal caso gli importi minimi.

Nel caso in esame, si ritiene opportuno evidenziare che, sebbene sia avvenuto un cambio di residenza anagrafica, la circostanza che il figlio continui a risiedere nell'abitazione precedente - e che non sia intervenuto un mutamento sostanziale della situazione di fatto - consente di considerarlo ancora parte del medesimo nucleo familiare ai fini della compilazione della DSU per la determinazione dell'ISEE.

In particolare, la separazione della residenza da quella del figlio disabile non comporta automaticamente la sua qualificazione come nucleo familiare autonomo ai fini ISEE; infatti la residenza separata non modifica il fatto che, se il figlio risulta economicamente a carico di uno dei genitori, egli continui a far parte del nucleo familiare di quest'ultimo.

Ne consegue che, ai fini della determinazione del nucleo familiare, il figlio continuerà a essere considerato parte dello stesso nucleo familiare della madre, indipendentemente dal luogo in cui la madre risiede.