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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2634 del 17 luglio 1969
«L'inosservanza della norma relativa alla presenza dei testimoni al matrimonio civile non produce la nullità del matrimonio, ma solo la sanzione dell'ammenda a carico dell'ufficiale di stato civile celebrante.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1133 del 4 febbraio 1988
«Nel procedimento di adozione di persona maggiorenne disciplinato dagli artt. 291 e seguenti (nuovo testo) del codice civile, la revoca del consenso dell'adottante o dell'adottato deve essere espressa prima della pronuncia del tribunale e non anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9170 del 13 maggio 2004
«Ne consegue che, caso in cui il giudizio del quale si lamenti l'eccessiva durata si sia svolto dinanzi ad una sezione giurisdizionale della Corte dei conti i cui magistrati non fanno parte di alcun distretto di Corte d'appello, al di là della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2577 del 6 marzo 1995
«Tali sono, per loro natura, quelli che tutelano gli interessi considerati dai delitti previsti dal codice penale, rispetto ai quali la tutela civilistica assegnata alle vittime costituisce il riflesso patrimoniale della violazione di un divieto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19558 del 13 settembre 2006
«Tale principio si applica anche ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche che, dopo la privatizzazione, «sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e delle leggi sui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11500 del 4 novembre 1995
«...penale su quella civile o amministrativa, onde il giudice investito della controversia può accertare fatti costituenti condotte penalmente rilevanti e pervenire a qualificazioni e soluzioni del tutto autonome da quelle della sede penale.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3437 del 2 aprile 1991
«...dall'ars. 131 del R.D. n. 1165 del 1938, venuta meno a seguito dell'entrata in vigore del codice civile, che agli artt. 2516 e 2517 espressamente richiede per l'applicabilità della relativa disciplina la compatibilità con le leggi speciali.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 149 del 11 gennaio 1995
«...coscienza), a differenza di quella per il reato previsto nel comma 1 dello stesso articolo (rifiuto del servizio militare non armato o del servizio sostitutivo civile), appartiene alla giurisdizione del giudice militare e non di quello ordinario.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12782 del 29 dicembre 1995
«Ne consegue che, nel diverso caso di un unico fatto delittuoso commesso in concorso da un civile e da un militare, i cui elementi integrano soggettivamente e oggettivamente gli estremi di un reato militare, non opera la connessione prevista...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 25 del 6 dicembre 1999
«È giuridicamente inesistente il provvedimento giurisdizionale che, quantunque materialmente esistente e ascrivibile a un giudice, sia tuttavia privo del requisito minimo della provenienza da un organo giudiziario investito del potere di decisione...»
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