-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 687 del 17 settembre 1991
«Allorché, a seguito di arresto in flagranza, si proceda a giudizio direttissimo, il pretore ha l'obbligo, prima di pronunciarsi sulla convalida dell'arresto, di sentire il difensore presente, a norma dell'art. 391, comma terzo, nuovo c.p.p., non...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 696 del 20 marzo 2000
«In ragione del rinvio all'art. 278 c.p.p. contenuto nell'art. 379 c.p.p., ai fini dell'applicazione delle norme sull'arresto in flagranza, si deve avere riguardo alla pena stabilita dalla legge per ciascun reato consumato o tentato. Ne consegue,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3712 del 5 dicembre 1996
«L'art. 3 D.L. 13 maggio 1991, n. 152 convertito con modifiche in legge 12 luglio 1991, n. 203, inoltre, stabilendo la possibilità dell'arresto fuori flagranza, indica che il delitto si perfeziona al momento dell'allontanamento dal luogo di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7988 del 24 agosto 1993
«Nel caso di trasformazione del giudizio direttissimo in abbreviato, il fondamento logico della speciale disciplina prevista dal secondo comma dell'art. 452 c.p.p. che, tra l'altro, consente al giudice di assumere elementi ulteriori necessari ai...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6 del 8 gennaio 1997
«L'esercizio del potere-dovere di arresto in flagranza di reato attribuito agli organi di polizia giudiziaria è disciplinato dalle disposizioni dettate dagli artt. 379 e segg. c.p.p., nessuna delle quali prevede che, al momento dell'atto, debbano...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10008 del 26 settembre 1991
«Anche nell'ipotesi del giudizio direttissimo con contestuale procedura di convalida dell'arresto in flagranza, disciplinata dall'art. 449 c.p.p., si applicano le disposizioni di cui all'art. 391 c.p.p. (espressamente richiamate, «in quanto...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1662 del 4 luglio 1995
«Il divieto, posto dall'art. 270, comma 1, c.p.p., di utilizzare i risultati delle intercettazioni in procedimenti diversi da quelli nei quali tali intercettazioni sono state disposte, (salvo il caso della loro indispensabilità per l'accertamento...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48797 del 19 dicembre 2003
«In base al testuale tenore dell'art. 143, comma 1, c.p.p., secondo cui l'imputato che non conosca la lingua italiana ha diritto all'assistenza di un interprete «al fine di poter comprendere l'accusa contro di lui formulata e di seguire il...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3106 del 10 ottobre 1992
«La relazione di mancata notificazione dell'avviso di fissazione del compimento di un atto processuale urgente (quale la convalida dell'arresto in flagranza o del fermo e l'interrogatorio dell'indagato arrestato) al difensore di fiducia, anche...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4997 del 13 febbraio 1992
«In tema convalida di arresto in flagranza, la mancata spedizione del telegramma di conferma dell'avviso telefonico al difensore di fissazione dell'udienza di convalida (art. 390, comma secondo, c.p.p.) non determina nullità della notifica non...»