-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35 del 21 febbraio 1996
«Nel procedimento di esecuzione delle pene pecuniarie, secondo il combinato disposto degli artt. 660, secondo comma, c.p.p., 181 e 182 disp. att. c.p.p., il compito del pubblico ministero, nelle ipotesi in cui la procedura di recupero — cui è...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 642 del 21 marzo 1998
«...che hanno giurisdizione sull'istituto di prevenzione o di pena in cui si trova l'interessato all'atto della richiesta, della proposta o dell'inizio di ufficio del procedimento. (Fattispecie in tema di conversione delle pene pecuniarie).»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 22 novembre 1997
«...che hanno giurisdizione sull'istituto di prevenzione o di pena in cui si trova l'interessato all'atto della richiesta, della proposta o dell'inizio di ufficio del procedimento. (Fattispecie in tema di conversione delle pene pecuniarie).»
-
Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 373 del 1 aprile 1994
«L'impossibilità di esecuzione del decreto di conversione delle pene pecuniarie comporta, ai sensi degli artt. 102 e 108, L. n. 689 del 1981, la riconversione in pena detentiva che va richiesta dal pubblico ministero competente per l'esecuzione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1874 del 17 marzo 1997
«La competenza a disporre la conversione delle pene pecuniarie per insolvibilità del condannato spetta al magistrato di sorveglianza avente giurisdizione sull'istituto penitenziario nel quale si trovava, all'atto della richiesta del P.M., il...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5210 del 16 dicembre 1998
«In tema di conversione delle pene pecuniarie, il criterio attributivo della competenza per territorio corrisponde a quello enunciato dal primo comma dell'art. 677 c.p.p., la cui estensione copre tanto la pronuncia dell'ordine di conversione,...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9568 del 13 settembre 1995
«La violazione della prescrizione avente ad oggetto la sospensione della patente di guida — che inerisce alla libertà controllata conseguente alla conversione di pene pecuniarie non eseguite per insolvibilità del condannato —...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3687 del 12 novembre 1994
«L'art. 102 della L. 24 novembre 1981, n. 689, disciplina la conversione delle pene pecuniarie in modo autonomo, senza richiamarsi ai criteri dettati dall'art. 135 c.p. in tema di ragguaglio tra pene pecuniarie e pene detentive, ai quali, invece,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18405 del 17 aprile 2003
«Il principio posto dall'art. 51, comma 2 e 3, D.L.vo n. 213 del 1998 — per il quale ogni sanzione penale o amministrativa espressa in lire nelle vigenti disposizioni normative è tradotta in euro secondo il tasso di conversione irrevocabilmente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26358 del 9 giugno 2005
«Presupposto della conversione delle pene pecuniarie è la verifica dell'effettiva insolvibilità del condannato, da intendersi come permanente impossibilità di adempiere, ed è distinta dalla situazione di insolvenza, che rappresenta invece uno stato...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15021 del 11 aprile 2001
«La durata della libertà controllata da applicarsi in conversione di pene pecuniarie inflitte con diverse pronunce di condanna va determinata non sulla base del cumulo di dette pene, ma facendo invece riferimento a ciascuna di esse, separatamente,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3565 del 14 settembre 1994
«...660 c.p.p. e 102 della L. 24 novembre 1981, n. 689), permanendo la validità dei detti principi, la conversione delle pene pecuniarie nei confronti del fallito sia subordinata alle medesime condizioni a suo tempo indicate dal giudice delle leggi.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1260 del 25 maggio 1994
«Presupposto per la conversione delle pene pecuniarie è l'insolvenza del condannato, il cui accertamento, ad opera del pubblico ministero quale organo preposto all'esecuzione delle sentenze, non può che aver luogo dopo il materiale reperimento del...»