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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35187 del 21 ottobre 2002
«Ai fini della sussistenza della circostanza aggravante comune consistente nell'avere agito con crudeltà verso le persone, non è necessario che l'azione del colpevole sia diretta contro la vittima, essendo sufficiente che essa sia indirizzata verso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4136 del 4 dicembre 1991
«...in contrabbando ha una connotazione autonoma rispetto a quella di cui all'art. 99 c.p. in quanto è obbligatoria e non facoltativa e va considerata come una particolare circostanza aggravante soggettiva siccome inerente alla persona del colpevole.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1420 del 19 aprile 1994
«La circostanza aggravante del nesso teleologico di cui all'art. 61 n. 2 c.p. sussiste per il reato di lesioni personali volontarie commesso al fine di resistere ad un pubblico ufficiale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 666 del 29 aprile 1999
«...determinazione del titolo di reato o dalla sussistenza di una circostanza aggravante e non possa escludersi, allo stato degli atti, la più grave delle ipotesi prospettabili, il conflitto va risolto ritenendo la competenza del giudice superiore).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1656 del 14 gennaio 2013
«...i reati attribuiti alla cognizione del tribunale in composizione collegiale il delitto di resistenza a pubblico ufficiale, circostanziato ai sensi dell'art. 339, comma secondo, c.p., da considerarsi come circostanza aggravante ad effetto speciale.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13989 del 23 marzo 2004
«Non sussiste un rapporto di specialità, ma di mera interferenza, tra il reato di riciclaggio (art. 648 bis c.p.) e quello di falso documentale (art. 476 e 482 c.p.), il quale può presentarsi come occasionale modalità di realizzazione del primo ma...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4 del 10 giugno 1999
«In tema di nuove contestazioni, la modifica dell'imputazione di cui all'art. 516 c.p.p. e la contestazione di un reato concorrente o di una circostanza aggravante di cui all'art. 517 c.p.p. possono essere effettuate dopo l'avvenuta apertura del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17 del 24 luglio 1991
«Una circostanza aggravante deve essere ritenuta, oltre che riconosciuta, anche come applicata, non solo allorquando nella realtà giuridica di un processo viene attivato il suo effetto tipico di aggravamento della pena, ma anche quando se ne...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2164 del 2 marzo 1995
«In tema di associazione di stampo mafioso l'aggravante delle armi è applicabile anche agli aderenti al gruppo che per colpa ignorino la disponibilità delle stesse, infatti, attesa l'ampia formulazione dell'art. 59 c.p. (relativo alle circostanze...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2080 del 9 settembre 1996
«Non sussiste incompatibilità tra la circostanza aggravante di cui all'art. 378, comma secondo, c.p., e quella prevista dall'art. 7 D.L. 13 maggio 1991, n. 152, conv. con modif. nella legge 12 luglio 1991, n. 203. Infatti, nel primo caso è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5013 del 27 settembre 1999
«...associazioni per delinquere di tipo mafioso, relativamente a fatti commessi prima dell'entrata in vigore del D.L. 13 maggio 1991 n. 152 (conv. con modif. in legge 12 luglio 1991 n. 203) il quale ha introdotto, con l'art. 7, la suddetta aggravante.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4297 del 11 ottobre 1996
«Ai fini della presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275, comma terzo, seconda parte, c.p.p., è irrilevante la circostanza che l'esistenza delle condizioni di cui all'art. 7 del D.L. 13 maggio 1991 n. 152 non sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2481 del 24 agosto 1995
«...ha ritenuto che ai fini della determinazione della pena utile per il calcolo della durata della custodia cautelare si dovesse tenere conto della pronuncia del giudice del riesame che aveva escluso una circostanza aggravante ad effetto speciale).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2181 del 3 marzo 1995
«Per l'applicazione della circostanza aggravante di cui all'art. 112, n. 1, c.p., è sufficiente che i concorrenti siano in numero di due persone, in quanto la dizione «persone» indicata dalla norma include anche il dirigente, promotore od...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16 del 11 giugno 1998
«...detto che mantengono la loro natura. (Fattispecie relativa a reato di rapina aggravata a norma dell'art. 628, comma terzo, c.p. con l'ulteriore aggravante di cui all'art. 7 D.L. 13 maggio 1991, n. 152, convertito nella L. 12 luglio 1991, n. 203).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6226 del 19 dicembre 1997
«Il tribunale del riesame, chiamato a decidere soltanto se, in ordine al reato per il quale è stata emessa l'ordinanza impugnata, siano ravvisabili gravi indizi di colpevolezza ed esigenze cautelari, non può statuire circa la configurabilità o meno...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16 del 3 settembre 1999
«Ne consegue che esso può dirsi soddisfatto quando i fatti addebitati siano indicati in modo tale che l'interessato ne abbia immediata e compiuta conoscenza, a nulla rilevando che risultino richiamati esclusivamente gli articoli di legge relativi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1496 del 4 agosto 1998
«Avverso l'ordinanza con cui il Gip modificata l'imputazione, integrandola con la contestazione di una circostanza aggravante (nella specie, art. 80 D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309 sugli stupefacenti), è esperibile solo l'appello ex art. 309 c.p.p., e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6235 del 28 gennaio 1998
«È illegittima la decisione del Tribunale del riesame che escluda la sussistenza di una circostanza aggravante (nella specie, dei motivi abietti) non rilevante ai fini della custodia cautelare.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3442 del 30 ottobre 1995
«L'art. 319 ter c.p. (Corruzione in atti giudiziari) configura un reato autonomo e non una circostanza aggravante ad effetto speciale rispetto ai delitti di corruzione previsti dagli artt. 318 e 319 c.p. Quanto sopra si ricava dalla circostanza che...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«È configurabile la circostanza aggravante di cui all'art. 640, comma 2, n. 1, c.p., nella truffa consistita nel procurarsi elargizioni della CEE nel settore agricolo, in quanto il danno diretto e immediato viene subito dall'Aima, ente pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 866 del 26 gennaio 1995
«L'attenuante della minima partecipazione al fatto di cui all'art. 114 c.p. è incompatibile con la circostanza aggravante relativa al numero delle persone (art. 114, comma 2, c.p.); ed è anche incompatibile con il reato associativo, dato che tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1117 del 7 aprile 1992
«Nel corso delle indagini preliminari, il pubblico ministero deve procedere a nuove iscrizioni nel registro di cui all'art. 335 c.p.p. in tutti i casi diversi dal mutamento della qualificazione giuridica o dall'accertamento di circostanza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34643 del 4 settembre 2008
«Il giudice d'appello che abbia accertato l'erronea applicazione da parte del giudice di primo grado di una circostanza aggravante sottratta al giudizio di comparazione e, quindi, alla disciplina prevista dall'art. 604, comma secondo, c.p.p., deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 740 del 3 febbraio 1997
«...la trasmissione degli atti al P.M. — il quale aveva chiesto il rinvio a giudizio in relazione all'imputazione di omicidio aggravato dalla premeditazione — per la riformulazione dell'imputazione con l'esclusione della circostanza aggravante.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 548 del 21 marzo 1996
«Ne consegue che rientra nei poteri del Gip — una volta esclusa la configurabilità, in fatto o in diritto, di una circostanza aggravante — quello di eliminare ogni riferimento ad essa nell'imputazione, anche per gli evidenti riflessi, se ad effetto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12822 del 2 aprile 2010
«In tema di millantato credito, ai fini dell'integrazione dell'ipotesi di cui all'art. 346, comma secondo, c.p. (che costituisce autonomo titolo di reato e non circostanza aggravante del reato previsto dal comma primo dello stesso articolo), è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35738 del 5 ottobre 2010
«Ai fini dell'interdizione al cosiddetto "patteggiamento allargato" nei confronti di coloro che siano stati dichiarati recidivi ai sensi dell'art. 99, comma quarto, c.p., non occorre una pregressa dichiarazione giudiziale della recidiva che, al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5018 del 13 gennaio 2000
«...come nel caso in esame, quella detentiva. Nell'enunciare il principio sopra riportato, la Suprema Corte ha ricordato che la fattispecie di cui al comma secondo dell'art. 588 c.p. costituisce non titolo autonomo di reato, ma circostanza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10048 del 8 novembre 1993
«Tale omissione, pertanto, anche se ascritta come reato autonomo, opera altresì come circostanza aggravante del concorrente reato di omicidio colposo, essendo distinti e giuridicamente autonomi gli interessi offesi, rispettivamente la pubblica...»