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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6866 del 21 giugno 1993
«Nel contratto di deposito la consegna della cosa ed i conseguenti doveri di custodia e di restituzione non restano limitati alla cosa nella sua struttura elementare, ma si estendono, salvo patto contrario, a tutte quelle che, pur mantenendo una...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 14319 del 28 giugno 2011
«L'istituzione da parte dei Comuni, previa deliberazione della Giunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell'art. 7, comma 1, lettera f), del d.l.vo 30 aprile 1992, n. 285 (codice della strada), non comporta l'assunzione dell'obbligo del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3585 del 16 aprile 1996
«Il libretto bancario di deposito a risparmio, pur non potendosi considerare atto pubblico dotato dell'efficacia probatoria privilegiata di cui all'art. 2700 c.c., è assistito dallo speciale regime delineato dall'art. 1835, stesso codice, sicché,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9790 del 18 giugno 2003
«Ai sensi dell'art. 2705 c.c., ai fini della efficacia del telegramma è sufficiente che l'originale sia consegnato o fatto consegnare dal mittente, anche senza che questi lo sottoscriva, sicché l'utilizzazione del servizio telefonico, prevista dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2634 del 21 giugno 1994
«Ne consegue che, allorché si tratti dell'esecuzione di una sentenza di condanna pronunciata dall'autorità giudiziaria ordinaria, alla stessa autorità, in qualità di tribunale di sorveglianza, spetta, in via di principio, provvedere in ordine alle...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 23122 del 9 giugno 2011
«Rientra, nell'ambito del divieto, per il giudice ricusato, di pronunciare sentenza sino a che non intervenga l'ordinanza che dichiara inammissibile o rigetta la ricusazione, ogni provvedimento che, comunque denominato, sia idoneo a definire la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4123 del 9 agosto 1996
«Ai fini di cui all'art. 47, comma terzo, dell'ordinamento penitenziario, secondo il quale «l'affidamento in prova al servizio sociale può essere disposto senza procedere alla osservazione in istituto quando il condannato, dopo un periodo di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1308 del 21 maggio 1996
«Ai fini della sospensione dell'esecuzione della pena in seguito alla presentazione dell'istanza di affidamento in prova al servizio sociale, ai sensi dell'art. 47, comma 4, L. 26 luglio 1975, n. 354, è necessario che non sussistano provvedimenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2691 del 6 luglio 1992
«L'affidamento in prova al servizio sociale, disciplinato dall'art. 47 ord. penit. (L. 26 luglio 1975 n. 354, mod. art. 11 L. 10 ottobre 1986 n. 663), dopo gli interventi della Corte costituzionale (sent. n. 569/89 e ord. n. 309/90) può essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 88 del 4 marzo 1995
«Poiché l'affidamento in prova al servizio sociale costituisce misura alternativa alla sola pena detentiva, solo a tale pena, e non anche alle eventuali pene pecuniarie inflitte con la medesima condanna, può riferirsi l'effetto estintivo previsto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4717 del 19 novembre 1996
«Ai fini della revoca dell'affidamento in prova al servizio sociale, previsto dall'art. 47, penultimo comma, dell'ordinamento penitenziario, rilevano soltanto condotte tenute successivamente alla concessione del beneficio. Non può, pertanto, dar...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 877 del 14 aprile 1993
«Come si evince chiaramente dall'art. 298 c.p.p. e, segnatamente, dal comma secondo di tale disposizione (per il quale la misura cautelare non è sospesa, ma trova invece esecuzione quando la pena deve essere espiata in regime di misura alternativa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4061 del 15 giugno 2000
«La proposta di revoca dell'affidamento in prova al servizio sociale non determina incompatibilità del magistrato di sorveglianza che l'abbia formulata nel successivo giudizio per la revoca della misura.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4667 del 11 ottobre 1996
«Non va pronunciata condanna alle spese del ricorrente il cui ricorso sia stato dichiarato inammissibile per mancata presentazione dei motivi, allorché gli giovi l'accoglimento dell'impugnazione del procuratore generale. (Fattispecie relativa alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2195 del 23 maggio 2000
«La speciale disciplina derogatoria e premiale, prevista in materia di misure alternative alla detenzione dall'art. 13 ter D.L. 15 gennaio 1991 n. 8, convertito in legge 15 marzo 1991 n. 82, per i collaboratori di giustizia, non comporta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17029 del 10 aprile 2003
«La declaratoria di inammissibilità di istanza di affidamento in prova al servizio sociale adottata de plano dal Presidente del tribunale di sorveglianza sul rilievo che l'entità della pena residua da espiare è superiore al limite massimo previsto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2149 del 8 giugno 1994
«È illegittima — e viziata di nullità assoluta — la revoca dell'affidamento in prova al servizio sociale adottata de plano. (In motivazione, la Suprema Corte ha ribadito che la revoca di una misura alternativa alla detenzione non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2551 del 13 giugno 1998
«L'attribuzione di competenza compiuta dall'art. 677, comma primo, c.p.p., in favore del tribunale di sorveglianza avente giurisdizione sull'istituto in cui si trova l'interessato all'atto della richiesta, deve intendersi derogata, in materia di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43571 del 24 dicembre 2002
«In tema di affidamento in prova al servizio sociale in casi particolari, come disciplinato dall'art. 94 del T.U. in materia di stupefacenti, emanato con D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309, la competenza a decidere in ordine alla revoca appartiene, ai...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 845 del 31 marzo 1992
«Il tribunale di sorveglianza competente a decidere sulla richiesta di affidamento in prova al servizio sociale avanzata da soggetto che si trovi in stato di libertà è, in base al disposto di cui all'art. 47 comma terzo della L. 26 luglio 1975, n....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33890 del 3 settembre 2009
«In caso di successione di disposizioni diverse concernenti misure alternative alla detenzione, che non attengono né alla cognizione del reato, né all'irrogazione della pena, ma alle modalità esecutive di questa, non operano le regole dettate...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 762 del 17 gennaio 2005
«L'affidamento al servizio sociale è misura alternativa alla sola detenzione e pertanto l'esito positivo del periodo di prova comporta esclusivamente l'estinzione della pena detentiva e non invece della pena pecuniaria o delle misure di sicurezza....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32649 del 11 agosto 2009
«La prestazione di attività non retribuita a favore della collettività, cui può essere subordinata in mancanza di opposizione del condannato la sospensione condizionale della pena, pur non rivestendo natura di sanzione penale, ha contenuto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34040 del 11 ottobre 2006
«È legittimo il provvedimento con cui il Tribunale di sorveglianza rigetta l'istanza di affidamento in prova al servizio sociale - proposta da un condannato al quale sia stata applicata la recidiva reiterata di cui all'art. 99, comma quarto, c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30792 del 18 settembre 2006
«In tema di misure alternative alla detenzione, la previsione di cui all'art. 7 della legge n. 251 del 2005 — che ha introdotto il comma primo dell'art. 47 ter della legge n. 354 del 1975 il quale prevede specifiche restrizioni nella concessione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3588 del 27 ottobre 1993
«L'effetto dell'estinzione della pena — previsto dall'ultimo comma dell'art. 47 dell'ordinamento penitenziario quale conseguenza dell'effetto positivo del periodo di affidamento in prova al servizio sociale — deve essere rapportato alla sola pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41460 del 7 ottobre 2013
«L'estinzione della pena conseguente al buon esito del periodo di affidamento in prova al servizio sociale non determina anche l'estinzione delle misure di sicurezza, non comportando tale esito l'automatico venir meno della pericolosità sociale del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23973 del 24 giugno 2005
«Non è ostativo all'accertamento della pericolosità sociale del condannato ai fini dell'esecuzione della libertà vigilata l'estinzione della pena conseguente al buon esito del periodo di affidamento in prova al servizio sociale, in quanto la misura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17019 del 10 aprile 2003
«L'estinzione della pena conseguente al buon esito del periodo di affidamento in prova al servizio sociale, in applicazione dell'art. 47 legge 26 luglio 1975, n. 354, non estingue anche la misura di sicurezza della libertà vigilata, eventualmente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5816 del 18 maggio 1995
«Al contrario assumono permanentemente la qualifica di agente di polizia giudiziaria e sono pubblici ufficiali, anche quando non sono comandati in servizio, coloro che, al termine della scuola, sono nominati agenti e mandati ai reparti od uffici,...»