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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2546 del 7 marzo 2000
«Poiché anche nel processo fallimentare la pubblicazione costituisce il momento in cui la sentenza viene giuridicamente ad esistenza mentre la deliberazione in camera di consiglio è momento interno all'organo decidente privo di effetti immediati e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19506 del 16 luglio 2008
«È assoggettabile a ricorso per cassazione, a norma dell'art. 111, comma 7, Cost., il provvedimento con cui il tribunale accolga (o rigetti ) il reclamo proposto contro un decreto emesso dal giudice delegato in tema di vendita dei beni del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9030 del 28 agosto 1995
«I provvedimenti di nomina degli organi della procedura concorsuale, ancorché contenuti in una sentenza o altro provvedimento di carattere decisorio, conservano natura ordinatoria e amministrativa e, in quanto privi di qualsiasi portata decisoria...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3853 del 20 dicembre 1999
«Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento che decide nel merito sulla ricusazione, va trattato, in difetto di diversa previsione, con il rito camerale non partecipato stabilito in via generale davanti alla Suprema Corte dall'art. 611 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2559 del 13 giugno 1998
«I motivi nuovi devono consistere in un'ulteriore illustrazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono l'originaria richiesta rivolta al giudice dell'impugnazione, nei limiti dei capi o punti della decisione oggetto del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3381 del 30 settembre 1993
«In mancanza di specifico mandato per esperire ricorso per cassazione il difensore di fiducia dell'imputato che non ha presenziato all'udienza in cui è stato emesso provvedimento, poi impugnato per cassazione, e nel corso della quale all'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1025 del 12 gennaio 2006
«Il principio secondo cui non è ammissibile il ricorso per cassazione volto unicamente ad ottenere la rettifica, ai sensi dell'art. 619, comma 2, c.p.p., dell'errore di denominazione o di computo attinente alla specie o alla quantità della pena,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6093 del 24 febbraio 2000
«In tema di correzione di errore materiale, la regola generale in base alla quale non è consentita tale correzione quando essa si risolverebbe nella modifica essenziale o nella sostituzione di una decisione già assunta, non può ritenersi operante,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13224 del 5 ottobre 1990
«La disposizione di cui al secondo comma dell'art. 619 c.p.p. che consente alla Corte di cassazione di provvedere alla rettificazione della specie o della quantità della pena per errore di denominazione o di computo riguarda esclusivamente le pene...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2810 del 22 agosto 1994
«La morte della persona sottoposta a misura di prevenzione, sopravvenuta alla proposizione del ricorso per cassazione avverso il relativo provvedimento implica l'estinzione della misura e priva di interesse il ricorso stesso, in ordine al quale la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7882 del 29 febbraio 2012
«I poteri del giudice di rinvio sono diversi a seconda che l'annullamento sia stato pronunciato per violazione o erronea applicazione della legge penale, oppure per mancanza o manifesta illogicità della motivazione, giacché, mentre, nella prima...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11150 del 13 marzo 2009
«In tema di misure volte a prevenire i fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive, l'annullamento con rinvio, per mancato rispetto dei termini a difesa, dell'ordinanza di convalida del provvedimento del Questore impositivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2098 del 15 gennaio 2008
«È legittima l'ordinanza emessa, in sede di giudizio di rinvio, dallo stesso giudice autore del provvedimento annullato dalla Corte di cassazione, in quanto la diversità della persona fisica del giudice chiamato a decidere dopo annullamento con...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 44273 del 12 novembre 2004
«Va annullata con rinvio l'ordinanza del giudice che, in sede di convalida del provvedimento emesso dal questore ai sensi dell'art. 6, comma secondo, legge 13 dicembre 1989 n. 401 e successive modificazioni, limitandosi ad un controllo meramente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23502 del 19 maggio 2004
«In tema di annullamento con rinvio di un'ordinanza da parte della Suprema Corte, se il collegio chiamato a rivalutare la questione risulti composto da magistrati che già si erano pronunziati sul merito di essa, non sussiste per nessuno dei suoi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40995 del 5 dicembre 2002
«In tema di procedimento di prevenzione, qualora la Corte di cassazione annulli con rinvio il decreto emesso dalla Corte di appello, gli atti debbono essere trasmessi, ai sensi dell'art. 623, comma 1, lett. c), c.p.p., ad altra sezione della stessa...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 294 del 5 luglio 1995
«Sono inammissibili le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 623 e 624 c.p.p., in riferimento agli artt. 24 e 25, primo comma, Cost., nella parte in cui sanciscono, al di fuori della procedura di rettificazione di errori materiali,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 2903 del 24 agosto 1995
«L'omessa statuizione del rinvio per nuovo errore a seguito dell'annullamento parziale da parte della Cassazione del provvedimento impugnato integra mero errore materiale quando il rinvio consegue di diritto ex art. 623 c.p.p.: in tal caso...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 2671 del 22 febbraio 2012
«Il reclamo avverso il decreto di annullamento del concordato preventivo, seguito da contestuale dichiarazione di fallimento e nella specie relativo a procedura svoltasi per intero dopo l'entrata in vigore del D.L.vo n. 169 del 2007, non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2462 del 3 marzo 1995
«L'imprenditore che ometta di produrre le scritture contabili, lo stato analitico ed estimativo delle attività e l'elenco nominativo dei creditori, come richiesto dall'art. 187, non può ritenere sussistente la condizione essenziale costituita dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2486 del 15 aprile 1985
«Avverso il decreto del tribunale di proroga del periodo di amministrazione controllata, deve ritenersi esperibile da parte dei creditori il ricorso per cassazione, a norma dell'art. 111 della Costituzione, trattandosi di provvedimento, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10385 del 11 settembre 1992
«Il tribunale chiamato a decidere sull'istanza presentata dai creditori di fallimento dell'imprenditore e sull'istanza di questo di ammissione all'amministrazione controllata, può, in presenza dei rispettivi presupposti, accogliere l'una o l'altra,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6532 del 19 maggio 2000
«Nel liquidare il compenso del commissario giudiziale di amministrazione controllata, il giudice, coerentemente con la ratio del criterio introdotto dagli artt. 1 e 5 del D.M. n. 570 del 1992, adotta misure percentuali differenziate, massime per i...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 423 del 21 gennaio 1988
«Il ricorso per cassazione, avverso il provvedimento con cui il tribunale abbia liquidato il compenso al commissario giudiziale dell'amministrazione controllata, è soggetto alla sospensione dei termini durante il periodo feriale, stante la non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6076 del 20 maggio 1992
«Il decreto di ammissione alla procedura di amministrazione controllata integra un provvedimento giurisdizionale con contenuto decisorio su diritti soggettivi, sia dell'imprenditore che dei creditori e con carattere di definitività, così da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3536 del 27 aprile 1990
«Contro il decreto del tribunale dichiarativo dell'inammissibilità della proposta di concordato preventivo, tanto nell'ipotesi prevista dall'art. 162 l. fall., quanto in quella prevista dall'art. 192, terzo comma, stessa legge, non è proponibile...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11848 del 30 ottobre 1992
«Con riguardo alla posizione delle imprese escluse dal fallimento perché soggette al regime della liquidazione coatta amministrativa, spetta alla giurisdizione amministrativa la tutela rispetto sia al decreto ministeriale che ordina la liquidazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2178 del 28 marzo 1985
«Con riguardo alle imprese soggette a liquidazione coatta amministrativa, ivi comprese quelle autorizzate all'esercizio dell'assicurazione della responsabilità civile a norma dell'art. 57 della L. 10 giugno 1978, n. 295, le attribuzioni del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1954 del 31 maggio 1969
«La liquidazione coatta amministrativa dell'impresa debitrice, intervenuta nel giudizio di primo grado avente ad oggetto l'accertamento del debito e la condanna al pagamento, rende in ogni caso improcedibile il giudizio stesso, senza necessità che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22378 del 27 ottobre 2011
«In tema di liquidazione coatta amministrativa, il provvedimento ministeriale di revoca del commissario liquidatore, emesso nel procedimento di liquidazione coatta amministrativa, ha carattere amministrativo ed a fronte di esso la posizione del...»